Teheran 1979: la rivoluzione islamica ha portato alla cacciata dello scià di Persia, fuggito in Occidente e l'ayatollah Khomeini ha preso il potere prima spirituale e poi politico della nazione. Gli islamici assaltano l'ambasciata americana perchè gli USA sono responsabili della mancata estradizione dello scià. Sei impiegati riescono a fuggire e si rifugiano nella vicina ambasciata canadese. I rivoluzionari islamici però sapranno presto della loro esistenza e grazie al febbrile lavoro di moltissimi bambini ricostruiranno dai documenti i loro volti. Tony Mendez della CIA è incaricato di portarli a casa e ha un'idea folgorante: far passare i sei per componenti di una troupe cinematografica di un film di fantascienza con locations esotiche tra cui il bazar di Teheran . Si chiama Argo e viene messa in moto una finta macchina produttiva ( sceneggiatura, storyboards, conferenze stampa) grazie a un produttore hollywoodiano piuttosto spregiudicato e un famoso tecnico degli effetti speciali.
Un film che naturalmente non sarà mai realizzato. Almeno fino ad ora.
Con mio grande scorno perchè fino a qualche anno fa ci avevo tirato una linea sopra , devo ammettere che l'ex quarto di bue Ben Affleck continua a sorprendermi.
Se prima la mia meraviglia era dovuta al fatto che con Gone Baby Gone e con The Town si era rivelato regista molto migliore delle aspettative e di caratura decisamente superiore alle sue limitate capacità attoriali, con Argo oltre a confermarsi regista di valore riesce anche a convincere come attore.
Sarà quella barba che nasconde il suo volto assieme ai capelli che gli ricadono sulla fronte, sarà la regia minimal chic con limitatissimi movimenti di macchina che ne valorizza l'approccio per sottrazione, ma stavolta Ben Affleck nella parte di Tony Mendez mi è sembrato proprio bravo e mai mi sarei aspettato di pensare una cosa simile.
Anche il suo livello registico sta progredendo film dopo film.
Argo anche per l'epoca in cui è ambientato è una perfetta emulazione di film democrat anni '70 , di quelli di impegno civile come Tutti gli uomini del presidente (impressionante la somiglianza degli uffici della CIA con quelli del Washington Post in cui si muovevano a metà anni '70 due giovani attori che poi avrebbero fatto una discreta carriera come Dustin Hoffman e Robert Redford) senza però entrare nel clima della sindrome postkennedyana come succedeva ad esempio nel bellissimo Perchè un assassinio di Alan J. Pakula che a differenza del film di Affleck mostrava la faccia oscura delle varie agenzie americane di sicurezza nazionale.
Altro film a cui si richiama molto per stile registico e atmosfera è Insider di Michael Mann, anche questo caratterizzato da una forte impronta di cinema impegnato politicamente con un look molto anni '70.
Argo è una calibratissima macchina spettacolare, perfetta nel bilanciare i suoi vari ingredienti: a una prima parte in cui viene illustrato velocemente il contesto storico, segue una corsa verso il tempo per cercare di salvare gli impiegati americani la cui faccia sarà presto svelata dai documenti presi nell'ambasciata un po' come succedeva in Senza via di scampo in cui il protagonista , Kevin Costner, doveva dimostrare la sua innocenza prima che la sua faccia fosse ricostruita da un computer.Senza dimenticare la satira su Hollywood inscenata dalle intenzionalmente sgangherate caratterizzazioni di vecchie volpi hollywoodiane ad opera di un sempre vispo Alan Arkin e di un debordante John Goodman a far intuire il lato cialtronesco della fabbrica dei sogni.
Dei cialtroni dal cuore d'oro, però.
Argo è la storia incredibile ma vera della miglior cattiva idea per tirar fuori dall'inferno un manipolo di normali impiegati chiamati a recitare la parte di manovalanza cinematografica e che sanno bene che quella è la loro unica possibilità per non finire appesi per il collo nella piazza centrale di Teheran..
Affleck si concede poche licenze poetiche , cedendo all 'Hollywood style solo nel finale un po' troppo "americano" in quanto a gestione della suspense e con annesso inseguimento dei pasdaran a un aereo della Swiss Air ormai lanciato sulla pista in fase di decollo. Forse un po' troppa roba per essere vera.
Grandissimo tutto il cast somigliantissimo alle controparti reali ( vedere i titoli di coda) , ottima e stratificata la sceneggiatura ad opera di Chris Terrio che è stata passata a Ben Affleck da George Clooney.
Incredibile come una storia a così alto potenziale cinematografico sia rimasta sepolta per così tanto tempo dopo che Clinton rimosse il segreto di Stato.
Argo si presenta come uno dei concorrenti forti alla corsa per gli Oscar del 2013.
Ar-go fuck yourself.
( VOTO : 8 / 10 )
Spero di recuperarlo presto, ne sto leggendo solo bene.
RispondiEliminabello, mi è piaciuto e sono sicuro che lo gradirai!
EliminaDomani sera me lo recupero in lingua originale.
RispondiEliminaCosì, giusto per non farmi mancare nulla. :)
io purtroppo non ho questa fortuna di vedere film originali al cinema...
EliminaC'è una saletta cittadina che stranamente e fortunatamente li propone.
EliminaE, se riesco, non me li faccio sfuggire.
è veramente una bella cosa, adoro vedere i film in lingua originale, sarei uno dei clienti più affezionati...
EliminaMolto bello, vero, ha un ritmo incredibile e una grande tensione e le due ore passano che manco te ne accorgi. Giusto per fare il puntiglioso, mi sarebbe piaciuto un maggior approfondimento dei sei "ostaggi", forse per dare meno un sapore quasi del tutto action a un film che in fondo è molto di più :)
RispondiEliminaeffettivamente gli ostaggi sono un po'lasciati sullo sfondo in favore di una seconda parte decisamente hollywoodiana....
EliminaLa pensiamo esattamente allo stesso modo Bradipo in quasi tutti gli aspetti, anche nel voto.
RispondiEliminaSì, credo che possa vincere l'Oscar.
Ma, come scrivo da me, gli altri 52 erano proprio ostaggi si Serie b eh?
Un saluto, sono riuscito a uscire 3 minuti di casa per passare a trovarti, non sai quanto mi piacerebbe farlo spesso.
felice di vederti da queste parti, ancora non ho letto la tua rece su Argo ma lo farò quanto prima ...
EliminaUn film solido che conferma tutte le mie aspettative su un Affleck che aveva saputo sorprendere anche me!
RispondiEliminasinceramente qualche anno fa non avrei scommesso un centesimo se qualcuno mi avesse detto che Affleck diventava un signor regista. Sicuramente fino ad ora è meglio dietro la macchina da presa che davanti...
EliminaBeh, che Affleck sia molto meglio DIETRO la mdp che davanti non ci piove... come attore sinceramente qui mi pare inespressivo come sempre (anzi, mi sono scompisciato dalle risate a vederlo truccato con quei capelloni e la stessa espressione da bisteccone).
EliminaPerò così rischiamo di non riconoscergli di aver diretto un gran bel film, sicuramente (come dici te) pronto a fare incetta ai prossimi Oscar. D'altronde Argo racconta della vecchia Hollywood che celebra se stessa: come fabbrica dei sogni e come luogo dove l'impossibile diventa realtà. Difficile chiedere di più.
eh eh io invece stavolta l'ho trovato bravo anche davanti alla macchina da presa e la cosa mi inquieta non poco perchè mai avrei detto di pensare che questo quarto di bue fosse anche bravo come attore...può darsi che sia l'eccezione, chissà la prossima volta lo troverò pessimo come sempre....
Eliminaah , dimenticavo: lo vedo forte agli Oscar per lo stesso motivo che tu citi: a Hollywood piace da matti autocelebrarsi e Argo come celebrazione è dannatamente efficace anche perchè non ruffiana come tante altre...
EliminaUn filmone di altri tempi, come ho già scritto da me.A cui si perdona forse anche qualche "licenza cinematografica" di troppo.Forse una delle cose migliori viste da un bel pò.
RispondiEliminaE' un film retrò un po' come era Insider che se ne frega della modernità dei montaggi frastornanti e delle regie ipervitaminizzate. Decisamente un bel vedere.
Eliminaassolutamente d'accordo.
RispondiEliminaa me però sono piaciute molto anche le concessioni hollywood style, perché alla fine è proprio l'hollywood style il grande protagonista del film, e pure quello che salva il culo ai 6!
Odio la retorica hollywoodiana ma devo concordare con te, stavolta non mi ha disturbato più di tanto quel finale con le macchine dei pasdaran ( trattati più o meno come i carabinieri delle barzellette) che corrono dietro all'aereo..è vero è Hollywood che salva i 6....
RispondiEliminadevo ancora vederlo, sono curiosissima
RispondiEliminavallo a vedere , non ti pentirai...
RispondiEliminauna sceneggiatura che ti fa annoiare mai, meno male:)
RispondiEliminahai perfettamente ragione: ho una certa idiosincrasia verso Hollywood che celebra se stessa ma Argo è irresistibile...
Elimina