Hana frequenta l'università e intanto lavora per mantenersi. Un giorno viene affascinata da un ragazzo misterioso, Ookami, presente alle lezioni ma non iscritto e comincia a seguirlo. Lo conosce e viene messa al corrente del suo segreto: il ragazzo è un uomo lupo. Si amano e dalla loro unione nascono prima la piccola Yuki, la cui voce off racconta la vicenda e poi Ame, un maschietto gracilino e di poche parole. Il padre muore e Hana si sente costretta ad andar via dalla città perchè i bambini nei momenti meno opportuni manifestano la loro natura di lupi. Vanno a vivere in montagna, Hana impara a lavorare la terra e fortunatamente si integrano nella piccola comunità. Ma i bambini crescono e non possono più essere tenuti nascosti al mondo: Yuki vuol frequentare la scuola e Ame, ombroso come non mai sente il bisogno di far uscire la sua natura da lupo....
E' difficile raccontare la trama di Wolf children e far intuire minimamente la magia che si nasconde in esso, ultima fatica di Mamoru Hosoda che da tempo viene indicato come l'erede più credibile del maestro Hayao Miyazaki.
E a buon ragione: Wolf Children è permeato di molte delle tematiche che sono care al maestro: la diversità, il percorso di formazione, il senso di maternità ( bellissima la figura di Hana, mamma tenera e ostinata allo stesso tempo, capace di sacrificare la vita per il bene dei propri figli), l'importanza di scegliere il meglio per la propria vita a venire senza curarsi troppo di coloro che stanno al di fuori della cerchia familiare, il rapporto intimo con la natura in comunione indissolubile con personaggi che sono metà uomini e metà lupi.
Il punto di contatto più evidente con Miyazaki è probabilmente un film come Il mio vicino Totoro: forti legami con la realtà ma ambientazione bucolica che permette di trovare meglio se stessi e di non stare sotto indesiderate lenti di ingrandimento altrui insieme ad un prepotente slancio verso il fantastico che si tinge di poesia: lì un essere tenero come Totoro, qui la stirpe degli uomini lupo di cui Yuke e Ame sono gli ultimi esponenti in vita.
Se nella prima parte, quella "urbana" , la routine quotidiana di Hana e del suo amatissimo uomo lupo è descritta in modo molto realistico, compreso quel senso di alienazione che è infiltrato ormai su più piani nel tessuto sociale giapponese, nella seconda parte,quella in cui viene fuori l'afflato naturalistico , la pellicola di Hosoda si permette di volare sulle ali della poesia narrata da una natura sempre sorprendente, un qualcosa estremamente complicato da descrivere a parole, è solamente da vedere, per rendersi minimamente conto e farsi trasportare .
Ci si appassiona ben presto alla vita di Hana , Yuki e Ame nonostante non sembra succeda alcunchè, si osserva divertiti la graduale scoperta della propria natura da parte di due bambini che crescono a vista d'occhio, la loro consapevolezza di essere diversi , la loro volontà di prendere strade differenti.
Perchè Yuki vuol rimanere ancorata alla sua natura umana, Ame sente il richiamo della foresta.
Non sono esperto di tecniche di animazione ma quella di Wolf Children mi è sembrata eccellente: retrò nel disegno dei personaggi ma decisamente moderna nei fondali prerenderizzati che spesso fanno capolino nelle sequenze, una tecnica che riesce a conferire una buonissima profondità al disegno senza per questo sconfinare nella grafica computerizzata.
E anche le scelte cromatiche sono particolarmente accattivanti.
Uno scandalo che questo bellissimo film sia stato proiettato in pochissime sale e solo per un giorno nei cinema nostrani prima di approdare direttamente in dvd.
Con tutte le porcate che passano su grande schermo, possibile che non si è riuscito a trovare un posticino per un film come questo che può piacere indistintamente a grandi e piccini?.
Wolf children è il classico film da consigliare ai bambini di tutte le età, diciamo dai 6 ai 99 anni compresi....
( VOTO : 8 / 10 )
Bellissimo, uni dei film migliori che ho visto quest'anno. E pesare ce Hosoda ha iniziato col film dei Digimon...
RispondiEliminaComunque io l'ho preferito di gran lunga a Totoro - che invece non ho mai saputo sopportare...
non hai mai sopportato Totoro? Allora hai il cuore di pietra!!! :) a parte gli scherzi Totoro è sempre stato uno dei miei preferiti di Miyazaki...
EliminaE' una delle prossime visioni, e senza dubbio questa tua recensione conferma che le aspettative che nutro sono ben riposte.
RispondiEliminaJean, con questa sparata su Totoro ti sei guadagnato un sacco di bottigliate! ;)
ah ah lo sapevo che azionavi il bottigliamento visto che ti hanno toccato Totoro...questo Wilf children ti piacerà sicuramente...
EliminaAnche a me è piaciuto moltissimo, mi ritrovo in quasi tutto ciò che dici nella recensione!
RispondiEliminaBen contento che la pensiamo alla stessa maniera !!! :)
EliminaAncora mi manca, ma di Hosoda mi fido ciecamente, che anche se il precedente Summer Wars non era proprio bellissimo aveva ottime intuizioni :)
RispondiEliminafino a ieri Hosoda mi era sconosciuto ma con questo film partirò sicuramente al recupero...
EliminaPer me è già capolavoro.
RispondiEliminaEro effettivamente curiosa di sapere come se la sarebbe vissuta un veterinario che è anche papà... :)
l'ho trovato tenerissimo e profondo...veramente bello!!!
Eliminace l'ho in lista e non vedo l'ora ;) bella rece Bradipo!
RispondiEliminaGrazie Lorenzo!!!! Vedrai , ti piacerà...
EliminaNon è il mio genere ma, scaricato, gli dedicherò un occhio...
RispondiEliminabeh , non sarebbe neanche il mio di genere ma mi ha conquistato....
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