I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

giovedì 15 maggio 2014

Alabama Monroe- Una storia d'amore ( 2012 )

Elise di professione fa i tatuaggi e utilizza il proprio corpo come pubblicità avendoci tatuato tutta la sua storia.
Didier suona in un gruppo che fa musica bluegrass, una sorta di country purista ed è un po' scombinato esattamente come appare.
Si conoscono casualmente e si attraggono come i poli opposti di una calamita.
E' amore a prima vista, amore vero, forse per la prima volta per entrambi.
Ed è coronato dalla nascita della bellissima Maybelle , un dono che però Dio, o chi per lui, si riprende troppo presto dopo una brutta malattia.
Elise e Didier si trovano davanti a un vicolo cieco: la prova più dura a cui è stato mai messo il loro amore.

Chi segue questo blog e chi mi conosce sa benissimo che sto vivendo un momento della mia vita molto particolare.
Alabama Monroe - Una storia d'amore era forse il film che non dovevo assolutamente vedere in questo momento.
E questo perché?
Perché con tutto quello che mi è successo non riesco a mantenere la giusta distanza sulla materia narrativa di questo film, almeno su  parte di essa.
Per me è stato inevitabile specchiarmi in quelle immagini e vedermi riflesso nel dolore per la paura della perdita di un figlio e questo mi ha portato a essere praticamente una superficie anelastica su cui si è
schiantato tutto quel bailamme di sofferenza e costernazione che è l'ingrediente principale di questo film
Dico parte di essa perchè il giovane Felix Van Groeningen invece di giocarsi la carta della lacrima che bastarda ti scende sul viso, si gioca tutto sul melodramma amoroso, un vero e proprio duello all'ultimo brandello di sentimento, andando sopra e addirittura oltre le righe.
Tratta il dolore per la perdita di Maybelle come una tappa di un percorso ben più ampio, la cartina di tornasole su cui esaminare una storia d'amore tra due specialisti nel precariato sentimentale ed esistenziale.
Elise e Didier sono due diversi, due outsider che si trovano a vivere per sbaglio in un Belgio ordinato e azzimato  con i confini troppo stretti per loro.
Lei continua a disegnare la sua storia sul suo corpo ossuto e ormai sono veramente pochi i centimetri quadrati di pelle libera, lui va in giro col suo cappellone da cowboy e una faccia che sembra non avere cognizione di che cosa gli sta intorno, sognando l'America in ogni momento della sua giornata e ricreandola artificialmente nel mondo in cui vive.
Maybelle è il catalizzatore del loro ritorno a una sorta di normalità anche se papà continua lo stesso a giocare al cowboy e a fare l'americano.
Questa normalità dura poco , troppo poco e ciò vuol dire scivolare in un baratro senza fondo.
E qui veniamo a noi.
Ogni film che vediamo è irrimediabilmente segnato dalla propria sensibilità e dalle proprie esperienze personali.
Per quanto mi riguarda vedendo Alabama Monroe- Una storia d'amore il mio vissuto recente, recentissimo è entrato prepotentemente in campo mettendosi di traverso tra me e lo schermo e ha ingombrato il mio cervello non permettendomi di abbandonarmi totalmente al film e di empatizzare i personaggi di Elise e Didier.
Il dolore ti inebetisce, ti lascia svuotato, ti stordisce e ti atterra abbandonandoti lì come se un autoarticolato ti fosse appena passato addosso.
Una pellicola come questa colpisce basso, anche sotto la cintola premendo il pedale dell'acceleratore a tavoletta per evocare reazioni che provengano direttamente dai visceri.
Un film che vuole evocare reazioni istintive, di pancia ma che a un'analisi un po' più attenta si rivela costruito molto più col cervello che con la suddetta pancia.
Girato in maniera un po' fighetta, diciamolo.
Quelle scene bucoliche che simulano le praterie americane , quella frammentazione della scansione temporale che fa tanto Tarantino e che a conti fatti sembra più un vezzo autoriale che non qualcosa di sostanziale, l'uso del sonoro e della musica come maglio per arrivare direttamente al cuore, sono tutte tessere di un mosaico studiato a tavolino e che mette abilmente in campo una poetica del dolore che va molto vicina alla pornografia dello stesso, senza però mai valicare quella linea sottilissima.
E questo succede soprattutto grazie al lavoro fantastico degli attori, due emeriti sconosciuti per me fino a questo film ma che rendono assai credibile il loro scendere tutti i gradini che portano direttamente all'abisso.
Veerle Baetens recita con ogni fibra muscolare del proprio corpo, una sorta di carta geografica di storie e di sentimenti che attraversano due occhi incredibili, Johan Heldebergh che con questo film pare racconti una storia realmente avvenuta a lui, è una specie di versione etilica del Jeff Bridges di Crazy Heart, filmetto modesto che gli ha fatto  vincere un Oscar e che già di suo era propenso all'alcolismo selvaggio.
Non c 'è nulla che non vada in questo film e forse questo paradossalmente è il suo limite: non sbanda mai come era lecito aspettarsi, è tutto perfettamente controllato, il dolore di Elise e Didier scoppia improvviso ma assolutamente non inatteso.
Alabama Monroe - Una storia d'amore mantiene esattamente quello che promette: sentimenti che lacerano anime e carni , una morbosa attenzione sul rapporto tra i due protagonisti che  col passare dei minuti diventa una vera e propria autopsia di un amore.
E dopo tanto scavare nelle anime di due protagonisti devastati dalla perdita, quel finale che appare come sospeso a mezz'aria tra una dimensione e l'altra sembra quasi la certificazione dell'artificiosità del tutto....

Non riesco a giudicare questo film con un semplice voto numerico: ripeto, probabilmente l'ho visto nel momento sbagliato della mia vita e non mi è entrato dentro come magari sarebbe successo se non fossi in questo momento particolare.
Il dolore di Elise e Didier non è riuscito a scalfire tutto quello che ho vissuto in queste ultime due tre settimane e mi ha lasciato piuttosto indifferente.
O forse la mia è solo autodifesa.


The Broken Circle Breakdown (2012) on IMDb

26 commenti:

  1. Non posso sapere cosa stai provando, Bradipo, ma propendo anch'io per l'autodifesa.
    Io mi sono lasciato trasportare, e ho trovato questo film incredibilmente umano, con tutti i suoi - pochi - difetti e - tanti - pregi. Mi ha preso e rivoltato come un calzino, senza essere ricattatorio, solo dicendo "è così che vanno le cose".
    Unforgiven, come diceva Clint.

    Comunque, bentornato.

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    1. Grazie , ancora non so con quale frequenza potrò aggiornare il blog ma ci provo a ritornare alla normalità , mai tanto agognata come adesso...questo film non mi ha rivoltato come un calzino perchè probabilmente ero già un calzino rivoltato di mio e non sono riuscito a empatizzare i personaggi.....

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  2. felice che tu sia ritornato, bradipo. e vedo che sei sempre quello di una volta, con pareri cinematografici assai discutibili. persino più di james ford eheh ;)

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    1. ah ah ah addirittura? forse è perchè sono satanista fino a prova contraria...ah ah ah !!!

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  3. Si ogni film dipende dallo stato d animo con cui lo guardi, anche un semplice mal di testa può fartelo odiare...bentornato bradipo

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    1. grazie Nico ed è vero quello che dici...basta una giornata un po' così e un film lo vedi con altri occhi....

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  4. E' bello ritrovarti qui e ritrovare qualcosa scritta da te. Ovviamente ci sono film che non andrebbero visti in determinati momenti e questo deve essere proprio uno di quei casi.

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    1. grazie Frank! Ho visto sicuramente questo film nel momento sbagliato!!!

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  5. Bentornaaaaaaaaaaaaaaaaato!:D L'opinione che ci facciamo di un film dipende da quello che stiamo passando, ovviamente. A me, per esempio, ha aiutato a rivalutare quelle che pensavo essere delle mie situazioni problematiche. Oltre ad avermi sconquassato tutta, ovviamente.

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    1. è un film che in condizioni normali ti trapasserebbe e sono il primo ad ammetterlo....nelle mie condizioni attuali non mi ha scalfito minimamente ...ma è colpa mia....

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    2. Mi permetto di dissentire. Permettere ai fatti della vita di cambiare il modo in cui si interpreta e vive un film non può essere una colpa. E' umano ed è quello che rende il cinema diverso per ognuno. Fossero tutte così le colpe di cui possiamo macchiarci!:)

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    3. certo che non è una colpa, sicuramente mi sono espresso male, diciamo che in condizioni diverse l'avrei apprezzato molto di più, quindi sento che il mio giudizio è fortemente influenzato dal mio vissuto, molto più influenzato di quanto dovrebbe essere...

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  6. Bentornato Bradipo!
    Come ho scritto anche altrove, pur essendo io una lacrimafacile mi rendo subito conto quando il mio pianto viene preteso dall'autore, e questo non mi è sembrato il caso. Anzi.
    Film potente e devastante, come l'amore dei due protagonisti.

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    1. grazie Lisa! appena ritorno alla routine quotidiana facciamo questa intervista che sta aspettando da tanto troppo tempo, non me ne sono dimenticato...anche io sono di lacrima facile ma stavolta i miei canali lacrimali sono stati a riposo, forse avevano lavorato troppo prima...

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  7. Bentornato Bradipuccio, si è un film toccante, ma soprattutto particolare, non ti da il biscottino pronto e impacchettato, che ti scende la lacrima facile, per questo il dolore che presenta è lacerante...cmq mi è piaciuto un sacco :)

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    1. grazie Arwen! io sicuramente l'ho visto nel momento sbagliato....

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  8. buon ritorno, intanto:)

    avevo visto il film, qualche mese fa e l'ho rivisto al cinema, ancora la mia valutazione è positiva.
    anche a me sembra che la malattia e la morte della bambina non siano una furbata, e che non ci sia speculazione o ricatto per lo spettatore..

    ho pensato a "Camino" (grande film per entrambi, ricordo), e a "Oscar et la dame rose", in entrambi sono protagonisti i bambini malati, e in entrambi, per me, come qui, non c'è speculazione (o pornografia del dolore, come dici tu).

    avevo conosciuto regista e Johan qui:
    http://www.imdb.com/title/tt1075110/?ref_=nm_flmg_act_11

    da un po' il cinema belga è a livelli davvero alti, per i miei gusti, anche se in sala da noi arriva poco.

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    1. il cinema belga si sta dimostrando di qualità altissima e di fattura molto originale...e noi qui ancora a impacchettare commedie tristerrime....Camino per me è un capolavoro, è il film con cui ho inaugurato questo blog...

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  9. Ancora mi manca, ma intanto son felice che le cose migliorino e di rileggerti :)

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    1. grazie Simone...è bello anche per me essere ritornato....

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  10. prima di tutto ben tornato fratellone, son felicissimo che la tua bimba stia meglio.

    Sul film in questione, non saprei perchè non l'ho visto, in compenso ieri sono andato alla prima di Godzilla, ma ahimè, in parte son rimasto deluso

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    1. Grazie!!sicuramente ti piacerà perchè è un film di quelli tosti, veramente potente...su Godzilla sto leggendo pareri assortiti ma mi piacerebbe vederlo...in fondo a me bastano mostri e botte da orbi in quel tipo di film...

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  11. Catturato dall'immagine di True Detective in copertina, ho letto un paio di recensioni e di sfuggita il primo post... e in punta di piedi, con un filo di voce, con la speranza di non essere inopportuno... ti dico che sono felice che le cose nella tua vita si stiano sistemando. Scrivi molto bene, hai un punto di vista interessante. Complimenti per il tuo blog, lo seguirò con piace.
    Un saluto dal Blogger Occasionale

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    1. Grazie Max! le tue parole mi fanno estremamente piacere,,,sicuramente ti verrò a fare visita....

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  12. Non ne avevo mai sentito parlare e la storia mi attira molto, più che altro è il personaggio di Elise ad attirarmi istintivamente, non so perchè.

    Immagino quello che hai potuto provare guardando questo film con quello che sta succedendo alla tua bimba :/

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    1. il personaggio di Elise è pazzesco e lei è di una bravura disumana....in condizioni normali è devastante...quando l'ho visto di me ha trovato solo macerie.-..ma ora stiamo ricostruendo....

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