I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

lunedì 2 settembre 2013

In Trance ( 2013 )

Simon è un dipendente di una importante casa d'aste che però è affetto in modo patologico dal vizio del gioco d'azzardo. Indebitato e impossibilitato a restituire il dovuto si allea con Franck, una specie di gangster che si offre di pagargli tutti i debiti in cambio di un suo "aiutino" nel furto di un Goya nella sua casa d'aste. Il furto riesce ma il quadro sparisce: lo ha preso Simon ma non riesce a ricordare dove l'ha messo perchè durante la rapina ha preso un forte colpo in testa. Franck lo porta da una psicoterapeuta, la dottoressa Lamb che tramite la tecnica dell'ipnosi cercherà di far ritrovare il quadro. Ma dai ricordi di Simon, in un'atmosfera sospesa tra realtà ed incubo ne verranno fuori delle belle...anzi no, delle brutte....
Dopo l'escursione arty nel deserto americano di 127 ore , film che ho detestato in modo appassionato, Boyle torna a girare in casa, in una Londra che sembra il corrispetivo strafatto e ubriaco della swinging London della fine anni 60. Prospettive sghembe, colori sparati con una predilezione per una tavolozza cromatica dalle tonalità calde, una storia di doppi e tripli giochi che diventano dei veri e propri salti mortali carpiati in avanti e all'indietro, dita "spuntate"( cioè private della loro sommità ) a una a una con precisione quasi chirurgica, teste spappolate che riescono comunque ad articolare un discorso di senso compiuto, dolorosissimi spari nelle pudenda, una deriva psicosessuale che cerca di rimettere tutte le tessere del mosaico al posto giusto.
Insomma un bailamme di suoni, immagini e sequenze volutamente shockanti che nelle mani di Danny Boyle,  uno baciato dal dio del cinema in quanto a talento, diventano un lisergico esercizio di stile, frastornante nel suo sfumare continuamente tra di loro i diversi piani narrativi.
In Trance ( a proposito ma perchè modificare il titolo originale solo per il gusto di farlo, lasciarlo intitolato Trance non andava bene?) parte come un heist movie, presto cambia la sua pelle diventano un balletto ladresco in cui Boyle si diverte a sparigliare le carte in tavole e poi da qui in avanti continua a cambiare pelle passando dal thriller all'horror e ritornando al thriller patinato ed erotico nel tentativo di chiudere il cerchio.
Già , la chiusura del cerchio: l'impressione che si ha è che Boyle a furia di rimescolare i vari piani narrativi poi la butti nella caciara psicosessuale cercando di terminare il tutto nel modo più indolore possibile.
Se Boyle voleva costruire un film che desse più dubbi che certezze allo spettatore , beh ci è proprio riuscito: il problema è che il meccanismo del film, complicato dalla perdita della linea di demarcazione tra realtà e incubo, ha un fascino visivo fuori dal comune ( perchè anche i detrattori più accaniti del regista inglese gli devono riconoscere il suo savoir faire con la cinepresa ) sembra specchiarsi in se stesso in maniera un po'narcisa e supponente.
E' la storia quella che manca , a conti fatti : si riduce tutto a un triangolo di sesso e quattrini del più classico dei noir americani d'annata, richiamato nello stile anche dalla voce fuori campo del protagonista.
Non ci sono buoni, insomma, ma immoralità dilagante in un film in cui niente è come appare a prima vista.
James McAvoy e Vincent Cassel funzionano nei rispettivi ruoli in una pellicola  che sembra la versione in acido de La migliore offerta di Tornatore.
La Dawson si dimostra invece una gatta di marmo ( la cosiddetta fr....moscia alla romana maniera) di proporzioni epiche....
In Trance è visivamente bellissimo ma , tolto quello, è veramente poca roba per uno col pedigree di Danny Boyle che con questo film conferma la sua ambizione smodata....

( VOTO : 5,5 / 10 ) 

Trance (2013) on IMDb

19 commenti:

  1. Concordo, film assolutamente non riuscito. Dopo un incipit che prometteva veramente bene, il coinvolgimento cala progressivamente. Bella la fotografia, azzeccata la colonna sonora, ma per il resto molto deludente. La pecca più grande è la sceneggiatura.
    Peccato. Su una tematica così affascinate come l'ipnosi, da un regista come Boyle era lecito aspettarsi un cult ed invece questo film non riesce nemmeno ad essere un buon thriller!
    Si riprende con l'ultima scena, dove viene fuori una bella tematica: ricordare / non ricordare? Peccato che non sia mai stata sviluppata a dovere prima di quel finale.

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    1. Boyle cerca di tornare ai tempi dei suoi film inglesi migliori ma la mano probabilmente non è più quella di una volta...

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  2. Anche tu me lo bocci. Bravi, continuate così, almeno la mia momentanea impossibilità a recarmi in sala si fa meno dolorosa! :)

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    1. rimettiti senza problemi che non ti stai perdendo nulla....

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  3. Io sono così contento quando si boccia un film di Boyle :D comunque lo sospettavo, confermi i miei dubbi (e io il film neanche l'ho visto)

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    1. a me Boyle non dispiace ma solo quando è alle prese con piccole produzioni...

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  4. Boyle non mi ha mai convito, anche se a me 127 ore e The Millionare son piaciuti, questo me lo vedrò con calma un domani in tv

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    1. eh eh ironia della sorte io 127 ore e The millionaire, di cui prima o poi parlerò, li detesto proprio...

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  5. Mi ispirava, ma ne parlate tutti così male che decisamente mi è passata la voglia...aspetterò il passaggio su Sky.

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  6. Come si diceva dalle mie parti, bocciatura in stereo per un film davvero inutile.
    Peccato, perchè se scritto meglio si poteva anche tirare fuori qualcosa di interessante.

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    1. mi sono riconosciuto totalmente nel tuo diluvio di bottigliate...

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  7. Sono d'accordo con te, un film spocchioso e supponente, artificioso quanto non mai.

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    1. Boyle probabilmente cerca un'ispirazione che non ha più...

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  8. A me è piaciuto, forse ho esagerato con il mio 8 però più di un 5,5 per me ci può stare.

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    1. infatti il tuo parere in controtendenza rispetto a quanto avevo letto mi aveva molto incuriosito...

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    2. Bradipo guarda è che io di solito ho sempre un parere diverso però ci sono quelle volte (che bello!) in cui tutta la "blogosfera" concorda.

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  9. Comunque, guardi film a ritmo continuo, tipo catena industriale. Non riesco a starti dietro. :D
    Questo devo ancora vederlo. Dopo confrontiamo i pareri. ^^

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    1. ah ah ! si, lo ammetto , li guardo a ritmo continuo ma ti assicuro che prima era molto peggio, cioè ne guardavo molti di più...

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