Dodici anni della vita di Mason , da quando ha otto anni e frequenta la scuola elementare a quando ne ha venti ed è entrato al college. Storia del rapporto non propriamente idilliaco con la sorella Samantha , quando era piccola una specie di genio del male specialista nel farlo apparire sempre nella luce peggiore di fronte alla madre Olivia, divorziata dal padre dei due e con un talento particolare nel passare da un uomo sbagliato all'altro e con il padre Mason Sr che nel corso di questi dodici anni evolve da infantile scavezzacollo a padre amoroso di famiglia , soprattutto quando se ne farà un altra.
Ma il suo affetto e il suo sostegno a Mason e a Samantha non mancherà mai....
Inutile starci a girare intorno: Boyhood è il caso cinematografico di questo 2014, un film di cui tutti hanno parlato ma che probabilmente è stato visto meno del dovuto, un esperimento cinematografico unico che entrerà di diritto nella storia del cinema per il modo assolutamente nuovo mediante il quale è stato realizzato.
La leggenda narra che Richard Linklater nel 2002 annunciò urbi et orbi di un suo progetto intitolato The Twelve Year Project non spiegando alcun dettaglio sulla sua realizzazione.
Dal 2002 al 2013 il regista americano riuscirà a riunire tutta la troupe e il cast artistico per pochi giorni di riprese l'anno ( in tutto i giorni di ripresa del film saranno 39, poco più della metà di un film "normale") e finalmente nel 2014 Boyhood, questo poi il titolo assegnato, ha visto la luce prima al Sundance di quest'anno e poi al Festival di Berlino dove ha partecipato al concorso e ha riportato a casa l'Orso d'Argento oltre a numerosi altri premi raccattati in diverse parti del mondo.
Come definire Boyhood ?
Credo che sia l'apoteosi, la sublimazione del cinema di Linklater , il suo punto d'arrivo a qualcosa di profondamente diverso da quanto fatto da lui fino ad ora, lui che in diversi film ha scelto di trattare lassi di tempo brevissimi ( come in Prima dell'alba e Prima del tramonto).
Qui narra una vicenda di quelle nascoste negli anfratti più reconditi della provincia americana, non chiamiamola epopea perché non ha nulla di epico, è solo il racconto di una normalità conclamata della vita di una famiglia ristretta e allargata a seconda delle peripezie sentimentali della madre, Olivia, una famiglia figlia naturale dei tempi che l'hanno generata.
La novità di Boyhood consiste nel mostrare dal vero tutti i cambiamenti fisici dati dalla natura in questi dodici anni e nel contempo descrivere oltre al passaggio di un 'epoca ( o anche due, visto che nel film si narra di una stella nascente di nome Obama e oggi non se la passa benissimo, politicamente parlando) anche qualcosa di più profondo nella vita di Mason, bimbo che guarda fiducioso il mondo con i suoi occhioni rivolti alla vita e si trova sballottato da una parte all'altra in cerca di un appiglio a cui ancorarsi.
Boyhood cerca di raccontare il presente alla luce del passato, è un messaggio nella bottiglia lanciato nell'Oceano che viene ritrovato dodici anni dopo, è il racconto di uno degli infiniti universi paralleli narrati al cinema che ci viene mostrato anche ben oltre i titoli di coda.
Piace ?
Si, piace molto, è una trovata alla Solondz e non ne cito uno a caso. Solondz e Linkleter sono forse i cineasti americani più simili ai loro colleghi europei per concezione di cinema.
Boyhood per certi versi mi ha ricordato quello che per me è senza dubbio il miglior film di Solondz, quell' Happiness che come la lama di un bisturi chirurgico dissezionava la facciata della classica famiglia americana per mostrare tutto il marciume che si nascondeva alle sue fondamenta.
Proprio come succede in Boyhood.
E' un capolavoro come molti hanno decretato?
Beh, a mio parere no perché se è vero che è inedito raccontare dodici anni di vita di un ragazzo girando per dodici anni di seguito i frammenti di una storia che poi andrà a comporre un film di quasi tre ore, è anche vero che nella storia del cinema c'è un moloch gigantesco che ha raccontato l'epopea di una famiglia nel corso di un secolo (questo si con accenti epici e con un disegno storico fondamentale per la narrazione, mentre qui nel film di Linklater è poco più che un dettaglio) che è rappresentato dai 3 Heimat di Edgar Reitz, un'opera talmente monumentale (parliamo di una cinquantina di ore di film , più o meno, letteralmente il film della vita di Reitz che sta lavorando a questa saga praticamente ininterrottamente da circa 30 anni ).
Linklater è bravo come al solito a catturare la quotidianità ma forse manca qualcosa in termini di coralità in un film che procede a balzi nel tempo catturando la crescita di Mason , soprattutto, e di Samantha in maniera abbastanza rapsodica e contrapponendo loro due genitori che , sposatisi troppo giovani, non hanno neanche avuto il tempo di completare il loro percorso di crescita.
Quello che vediamo completato o quasi nell'ombroso Mason che quegli occhi da bambino spalancati sul mondo, bello o brutto che sia, non li ha mai persi, neanche quando ha oltrepassato l'adolescenza.
Boyhood è un lungo fiume tranquillo senza grossi picchi emotivi o stravolgimenti , vive della normalità dei suoi protagonisti , è tanto moderno nella concezione, quanto ordinario nella scrittura.
Ricorderanno tutti come è stato fatto Boyhood ma pochi ricorderanno la storia che ha raccontato , la storia della vita di una famiglia come tante.
Talmente normale che presto scivolerà nell'oblio.
Vedere però i vari personaggi che crescono e invecchiano durante lo stesso film o non attraverso vari sequels è espressione di un linguaggio nuovo che forse non potrà mai essere imitato....
C'est la vie e non c'è effetto speciale che possa raccontarla....
PERCHE' SI : un concept di film assolutamente nuovo, la rilettura del presente attraverso il passato recente, grande scoperta Ellar Coltrane
PERCHE' NO : la scrittura non è sempre brillantissima e non sta al pari della novità del progetto , narrazione rapsodica.
( VOTO : 7 ,5 / 10 )
bradipo, sei il solito guastafeste ;)
RispondiEliminabello comunque il confronto con todd solondz, sebbene i personaggi di linklater siano decisamente meno deviati.
ah ah ma no dai, sono solo più vecchio di te ...e grazie per l'apprezzamento sul paragone con Solondz...
EliminaL'epica del quotidiano: per ora lo colloco fra i migliori 3/4 film dell'anno. Linklater vero maestro nel far recitare bambini e adolescenti.
RispondiEliminaè vero Linklater è maestro nel far recitare al massimo della spontaneità...secondo me il film manca proprio dell'epica, non è una saga familiare, è una storia che più normale non si può....
EliminaConcordo assolutamente con Lucien.
RispondiEliminaInteressante il confronto con Solondz, anche se dopo Before midnight e questo Boyhood Linklater l'ha nettamente superato.
secondo me Happiness è qualcosa di difficilmente superabile...io sono dalla parte di Solondz...
EliminaContinuo a ripetere che per me è il miglior film del 2014 (Interstellar permettendo). E' un film emozionale, nel senso che racconta e allo stesso tempo provoca emozioni. E ti assicuro che all'inizio dei titoli di coda ho lanciato un "Noooo, è già finitoooo!!!!". Fosse durato altre tre ore non mi sarei mosso dalla poltrona nemmeno per andare al gabinetto.
RispondiEliminaa me purtroppo non è successo, mi è piaciuto, e molto anche, ma ritengo che siano altri i capolavori...io temo che tra qualche tempo verrà ricordato solo per come è stato realizzato...
EliminaPer me 7,5 è troppo poco, non fosse altro per l'emozione che mi ha dato. Che immagino non l'abbia data a te però...
RispondiEliminaNon mi ha dato un'emozione particolare...ma mi è piaciuto molto...
EliminaCondivido il tuo parere Bradipo, il film - Almeno per me - non è un capolavoro, sarà il tempo a decretare ciò che adesso si sostiene, certamente è un grande film senza ombra di dubbio :)
RispondiEliminauh grazie Arwenuccia, mi hai sentire meno solo...è molto bello ma credo , come ho detto sopra che i capolavori siano altri...
EliminaIo ho trovato proprio nel racconto di questa normalità, della vita, il punto di forza di Boyhood. Il fatto poi che si compisse davanti ai miei occhi la magia del tempo è stata la ciliegina sulla torta di un film perfetto nel suo mostrarci le imperfezioni.
RispondiEliminaa me è sembrato tutto normale per essere memorabile...ma mi è piaciuto moltissimo...
Elimina"Boyhood è un lungo fiume tranquillo senza grossi picchi emotivi o stravolgimenti , vive della normalità dei suoi protagonisti , è tanto moderno nella concezione, quanto ordinario nella scrittura.
RispondiEliminaRicorderanno tutti come è stato fatto Boyhood ma pochi ricorderanno la storia che ha raccontato , la storia della vita di una famiglia come tante.
Talmente normale che presto scivolerà nell'oblio."
crdo anch'io
spero solo di ritrovare qua e là Mason jr., è perfetto interpretando se stesso, spero anche con altri personaggi, in futuro :)
Ellar Coltrane è veramente una belle scoperta, contento di condividere lo stesso parere su questo film...
EliminaHo letto con un occhio solo per non rovinarmi la sorpresa. Tu però abbassi un pochino il mio hype, mi sei sembrato tiepidino alla fine dei conti. Vedremo :P
RispondiEliminano, non lo far diminuire l'hype perchè il film merita assolutamente la visione...ma secondo me i capolavori sono altri...
Eliminaio non sono d'accordo, sono convinto che la scrittura sia anch'essa eccellente, il film è da considerare come caso paradigmatico, per questo non ci sono colpi di scena o particolari sviluppi psicologici, il film si occupa di seguire lui ma il senso è seguire noi, il film dice un qualcosa di falso ma bellissimo,fellini diceva d'altronde "sono un gran bugiardo" e linklater lo è dice non sei solo, lo dice con la colonna sonora, lo dice con adeguate scelte di sceneggiatura come far vedere i suoi compleanni per esempio , chi non vorrebbe vedere in 2 ore e 40 il suo primo giornaletto con le donne , i suoi traslochi , i divorzi dei propri genitori,, i baci , il suo ingresso all'università e infine la situazione piu normale e bella del mondo, vado all'università conosco una ragazza piacevole e sorridente e... chi è questa ragazza, il personaggio non è stato scritto in maniera articolata perchè è funzionale a quel momento e l'ovvietà e la bellezza della vita. dire che non sia brillante della sceneggiatura non rende merito ad un film che presenta una normalità studiatissima , tutti i caratteri sono funzionali al protagonista, proprio per favorire l'immedesimazione dello spettatore, questa è la mia opinione, accetto critiche e lanci di pomodori
RispondiEliminaah, sono poco pratico di questi blog , come si fa a ricevere le notifiche?
contento di accoglierti nel blog, qui nessuno ha mai tirato pomodorate a nessuno, non ti preoccupare, ci stanno i pareri diversi e apprezzo molto il tuo che è molto preciso e circostanziato. Per avere le notifiche dovresti prima uscire dallo status di anonimo e avere un account google, almeno credo...se poi stai su Facebook basta mettere il mi piace alla pagina e le notifiche le ricevi in automatico ogni mattina...
EliminaSpero di vederlo al più presto... sono l'unico a non averlo ancora visto!
RispondiEliminaah ah sei rimasto indietro nella fila al cinema....:)
EliminaNon abbastanza, alla fine XD
EliminaComunque forse la distanza non me l'ha fatto godere fino in fondo - che gioco di parole orribile. Non brutto, ma al di là dell'esperimento lavorativo l'ho trovato assai tiepidino...