I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

lunedì 2 giugno 2014

Blood Glacier ( 2013 )

Janek è un tecnico di una stazione di ricerca situata in una zona impervia delle Alpi Austriache nel Sud Tirolo, che sta effettuando studi sul riscaldamento globale e sulla progressiva diminuizione della superficie dei ghiacci perenni. Durante una delle sue escursioni scopre una rilevante parte di un ghiacciaio colorata rosso sangue e nel contempo il suo cane viene attaccato e morso da una specie di volpe, almeno così crede. 
Intanto una delegazione del Ministero Dell'Ambiente con a capo la ministra sta venendo a fare un'ispezione.
Ma è il momento sbagliato perchè l'essere che ha morso il cane di Janek provoca grossi cambiamenti genetici e ha la tendenza a infettare nuovi ospiti....
Letta la sinossi pensi al solito horroraccio girato con la mano sinistra con l'aggravante di essere talmente debitore de La cosa di Carpenter da andare oltre il plagio e che anche il remake di un paio di anni fa può arrivare a essere un capolavoro a confronto.
E poi gli austriaci, ma quando mai hanno fatto un horror?
Si vabbè Haneke, Seidl, tutta bella gente , ma gente che si sporca fino ai gomiti con sangue  e frattaglie non ce n'è...
E poi ti sovviene che tu 'sto Marvin Kren lo hai già sentito da qualche parte: è tedesco  e assieme al fido sceneggiatore Benjamin Hessler ha realizzato un filmetto ( nel senso della durata che supera di poco i  60 minuti) che si intitolava Rammbock ( di cui abbiamo all'epoca sparlato qui ).
Beh, allora la situazione cambia, uno sguardo bisogna darglielo.
E , tutto sommato, si fa  anche bene, perlomeno non è tempo buttato via con ignominia,  pur se non ci troviamo di fronte a un prodotto che fa dell'originalità il suo marchio distintivo , devo dire che ci si diverte ed è quanto era richiesto a questo Blood Glacier.
A proposito del titolo: lo potreste trovare in giro con vari titoli, da quello originale ( Blutglescher) a quello internazionale con cui ho intitolato questo post, a un inopinato The Station.
Dicevamo che l'originalità non abita qui: è vero ma l'ambientazione sulle Alpi del Sud Tirolo riserva una discreta dose di suggestione e poi questo film con la sua aria un po' vintage provoca subito un bel po' di benevolenza.
Il budget è bassino, direi che è tutto abbastanza spartano ma il regista, Marvin Kren, è tutto fuorchè uno sprovveduto e riesce quasi a trarre forza espressiva da questi fondi limitati.
Riesce a creare claustrofobia in esterni a perdita d'occhio e la sua regia sceglie di non giocare sul vedo non vedo come di solito fanno molti registi di genere.
Lui osa facendo vedere le creature , certo usando qualche artificio per mascherare la povertà di qualche particolare ma decide di affidarsi ai tecnici del trucco e del make up per consegnare ai posteri un lavoro che sicuramente non è memorabile ma apprezzabile lo è di sicuro perché raggiunge egregiamente il suo scopo, cioè divertire senza avere pretese di riscrivere la storia del genere horror o di creare qualcosa di straordinariamente originale.
Quindi sangue e frattaglie mostrati in modo intelligente dall'alto di una regia sapiente e precisa, teutonica oserei dire.
C'è da dire anche che è aiutato anche da un livello di recitazione piuttosto alto per trattarsi di un horror e azzecca anche un personaggio mica da ridere, quello della cazzutissima Ministro dell'Ambiente austriaca, una specie di vecchia virago a prima vista indifesa ma che da sola ha più coraggio e determinazione di un intero battaglione di cavalleria prussiana.
Blood Glacier è l'ennesimo esempio di come un libro non debba essere giudicato dalla copertina, o meglio di come un film non debba essere cassato dalla lista di visioni solo perché assomiglia un po' troppo a qualcosa che avete già visto e che è anche abbastanza leggendario.
E, detto , tra noi, Marvin Kren a Matthjis van Heijningen, regista del remake/ prequel de La Cosa, se lo scarta come un cioccolatino e se lo mangia a colazione....

( VOTO : 7 / 10 )

Blood Glacier (2013) on IMDb

8 commenti:

  1. Il remake de La cosa mi aveva fatto discretamente cagare, se non ricordo male.
    E questo non mi ispira molto di più. Mi devo ricredere?

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    1. anche a me quel remake aveva fatto discretamente schifo, questo secondo me è meglio, certo non sarà mai Carpenter però ...

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  2. Certo, i tedeschi e gli austriaci non è che siano famosi per i loro film horror, però i tempi stanno cambiando e chi lo sa se un domani non ci stupiranno con prodotti decenti?

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    1. i tedeschi nel campo action ci hanno superato e anche da un pezzo , se ora si mettono a fare horror....ci superano anche in questo perchè noi non ne facciamo...

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  3. mi ispira davvero poco, sarà che ormai è estate e questo mi sa di glaciale film invernale...

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  4. sai che te dico? Una sbirciatina gliela dò pure io, tanto pe vedè se c'avevi ragione oppure no xD

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  5. tecnicamente è più che decente , certo c'è sempre Carpenter che incombe come un avvoltoio....

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