I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

giovedì 12 giugno 2014

3 Days to Kill ( 2014)

Ethan è un agente operativo della CIA un po' in là con gli anni. Durante un'azione rimane ferito , scopre di essere un malato neoplastico terminale e di avere pochi mesi di vita.
Cerca allora di ritrovare tutto quello che per lavoro non si era mai preoccupato di avere: recuperare un rapporto con una moglie lasciata non si sa bene per quale motivo e soprattutto quello con una figlia adolescente che non riesce neanche a chiamarlo papà, ma lo chiama semplicemente col nome di battesimo.
Si trasferisce a Parigi per fare tutto questo ma si sa l'agente della CIA volente o nolente è sempre in missione e viene praticamente obbligato da una collega a completare la sua ultima missione.
In cambio lei le somministra un farmaco sperimentale che potrebbe farlo vivere di più...
Progetto nato dalla penna di Luc Besson, uno che evacua sceneggiature quasi ogni mattina, 3 Days to Kill dovrebbe essere un veicolo promozionale per il ritorno in auge di un divo un po' maltrattato dagli anni e che da tempo quasi immemore non azzecca un film.
E se un collega famoso ispanico è finito a fare biscotti e parlare con le galline a lui ultimamente non è capitato molto di meglio essendo stato costretto a sparlare di tonni, di pinne gialle e di mari incontaminati a un manipolo di vecchie maliarde che ogni volta se lo mangiano con gli occhi .
L'operazione messa su da Besson e da McG, regista che ogni film che passa dimostra la sua incapacità cronica a svicolare dal modello maicolbei essendo attratto come lui dagli inseguimenti con le macchinine e dalle sparatorie ( anche se devo dire che è notevole la sequenza iniziale , dallo spiccato gusto hongkonghese) è analoga a quella imbastita con i due Taken: si recupera un divo un po' appannato e un po' là con gli anni e lo si fa diventare un cazzutissimo supereroe action.
Se con il Liam Neeson col capello tinto l'operazione dal punto di vista commerciale era riuscita ( ma per quanto mi riguarda molto meno su quello artistico), qui succede l'esatto contrario.
C'è qualche correttivo alla monodimensionalità dei due Taken che permette di fruire il film senza inalberarsi troppo ma dal punto di vista degli incassi è stato una debacle.
Intendiamoci : 3 Days to Kill non è un bel film e non si avvicina neanche ad esserlo ma almeno non fa venir voglia di spegnere tutto e mettersi a fare altro.
Il correttivo principale che è stato dato è quello dell'ironia: si gioca spesso con lo stereotipo del cowboy americano in Europa che si muove stile elefante nella cristalleria Swarovski e si ha l'impressione che il film non si prenda troppo sul serio con un personaggio principale che sembra estratto di peso dagli anni '80, scongelato per l'occasione e rimesso in circolo nel 2014.
Anche le sequenze action sembrano volutamente sovraccaricate per conferire un tono caricaturale , così come è fumettistico il personaggio interpretato da Amber Heard, un deus ex machina che compare dal nulla ogni  volta che è necessario.
Il problema è che per cavalcare il disagio dell'americano a Parigi,  spesso si scivola nello stereotipo con personaggi accessori che riprendono i peggiori luoghi comuni del Paese d'appartenenza ( il turco preso come modello genitoriale e l'italiano preso come fonte per la ricetta degli spaghetti al sugo) , nel banale e nel retorico perché Ethan in soli tre giorni deve compiere la sua missione più importante e non stiamo parlando di lavoro : deve recuperare un rapporto con moglie e figlia perso da oltre un decennio.
3 Days to Kill appare spesso indeciso su quale direzione prendere e talvolta sembra artificiosa, per non dire pretestuosa la ricerca della contaminazione tra i vari generi.
E Kevin Costner, sarà pure un cowboy americano capace di tutto ma , insomma, gli riescono un po' troppe cose in tre giorni.
Per non parlare dell'angelo ( o demone) biondo che ogni volta compare nel momento meno adatto per complicargli la vita con nuove missioni.
Rassicurante , ma non troppo, inno alla famiglia ritrovata e all'amore tra padri e figli, tre cuori e una capanna, qualche risata qua e là....Luc Besson sta decisamente invecchiando....e maluccio anche.

( VOTO : 5,5 / 10 ) 

3 Days to Kill (2014) on IMDb

12 commenti:

  1. Non mi ispira per niente.Quindi immagino di aver fatto bene a non andare a vederlo al cinema dato che "3 Days to Kill non è un bel film e non si avvicina neanche ad esserlo ma almeno non fa venir voglia di spegnere tutto e mettersi a fare altro."Al massimo aspetterò che lo trasmettano da qualche parte se proprio voglio spegnere il cervello per qualche ora :D

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    1. diciamo che aggratis si può pure vedere, spenderci soldi no...

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  2. oh yeah. film brutto, inutile e stereotipato, ma tutto sommato non si sa bene perché è guardabile.

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    1. mi devo cominciare a preoccupare...stiamo andando troppo d'accordo....mi sto incucciolendo

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  3. Stesso voto, pubblico tra poco pure io ;) anche per me il tema portante piu famigliare che action...

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    1. pubblicazione in stereo e in stereo pure il voto....

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  4. Più o meno quello che penso anch'io.
    Un film inutile, ma che si lascia tutto sommato guardare.
    Comunque forse è il Cucciolo che si sta facendo uomo! ;)

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    1. ah ah tu dici? accidenti mi pare che tutti e tre la pensiamo allo stesso modo...

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  5. Boh, a me Besson quando fa il tamarro piace, ma questo film non mi ispira per nulla. Poi vabbeh, sapere che lo dirige il regista dei film delle Charlie's Angels mi fa passare ancora di più la voglia.

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    1. Sinceramente neanche a me ma ho l'impressione che stia riscrivendo sempre lo stesso film cambiando qualche dettaglio qua e là...questo è un Taken formato famiglia....

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  6. Inutili siete voi e il vostro commento banale senza averlo visto. Il CRITICO evacua, scusa , caga fuori dal culo il suo pensiero come se fosse autorevole. Non mi disturba il giudizio negativo ma come lo esprimete. Vi è piaciuto come ho espresso il mio ?
    Siamo pari.

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    1. Uh, quanta acrimonia...io non sono un critico ma mi piace evacuare ( perchè evacuo anche io con una puntualità anche maggiore di quella di Luc Besson ) opinioni strettamente personali che non hanno nessuna pretesa di essere autorevoli...e perché sei così disturbato da questo? per me non ci sono problemi per come esprimi il tuo giudizio ma la prossima volta firmati...no? tu che dici?

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