I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 27 marzo 2012

The Innkeepers ( 2011 )


Che cosa ci aspettiamo da un horror o da una ghost story?
E' questa la domanda che ci si deve porre quando ci si mette belli comodi sulla comoda poltroncina del cinema o sul capiente divano adagiato a un millimetro dal televisore monstre che fa bella mostra di sè in salone e ci apprestiamo a gustarci un prodotto di tale genere.
Spaventi? Atmosfera? Un crescendo di tensione insostenibile?  Se la risposta è affermativa allora è meglio fermarsi a vedere il nuovo film di quel piccolo genio con faccia da pirla ( e arirang! come disse Kim Ki Duk e daje co 'sta fofografia su imdb.com! lo so sono noioso ma non posso farci niente, è impossibile prendere sul serio una persona agghindata in quel modo...però ci sono altre immagini che depongono a suo favore) di Ti West.
Se gli spaventi che si cercano sono a buon mercato , se si anela a stravasi ematici da banca del sangue o frattaglie sparse dappertutto è meglio andare oltre.
Dopo l'ardito The House of the Devil il regista americano sposta se possibile ancora più in alto l'asticella dell'inosabile utilizzando gli ingredienti classici della ghost story come ad esempio un albergo infestato, l'ultracentenario Yankee Pedlar Inn, che col fantasma cerca di attirare clienti, reso più spettrale dalla chiusura imminente per fallimento, pochissimi clienti e due factotum che si dividono tra la  reception e le stanze e che trascorrono l'ultimo weekend d'apertura nell'albergo dandosi il cambio ogni tot ore.
E i due sono alla ricerca del fantasma (o dei fantasmi) di cui sopra perchè come ghostbusters in erba con la loro macchinetta che registra presumibilmente ogni attività ectoplasmatica esplorano gli ambienti dell'hotel.
Come già successo nel film precedente Ti West non dice qualcosa di nuovo ma lo dice talmente bene da farlo risultare peculiare nelle sabbie mobili di quello che è diventato il genere horror.
Mi permetto una battuta: uno degli spaventi più grossi riservatimi da questo film è rivedere Kelly McGillis, sogno erotico della mia adolescenza che volava sulle note di Take my breath away dei Berlin , ora placida signora di mezza età che mi ricorda da vicino mia madre, eppure è praticamente coetanea di Michelle Pfeiffer che di sicuro ha fatto un patto con il diavolo. O un abbonamento dal chirurgo plastico. Del resto gli anni non passano solo per noi comuni mortali.

Ma stiamo divagando.
The Innkeepers è immerso per quasi tutta la sua durata in un'atmosfera di normalità, è quasi minimalista per come segue i due ghostbusters in erba alle prese con una delicata fase di passaggio delle loro vite dato che da lì a poco saranno sul marciapiede senza lavoro.
Dirò di più, fanno simpatia, generano empatia al contrario dei decerebrati che sono spesso issati a protagonisti di questo tipo di pellicole. Claire e Luke, (in)consapevoli nerds, sembrano quasi estratti da una commedia generazionale con le loro fisime e piccole manie, catturati nell'insicurezza di una fase della loro vita che si sta chiudendo.
Ti West non li muove come marionette , li segue passo passo con la sua cinepresa , soprattutto lei, Claire,una brava e credibile Sarah Paxton , una predestinata davanti alla macchina da presa che a neanche 24 anni ha una lista di film in cui ha recitato lunga un paio di kilometri.
A questo proposito è interessante notare come Ti West cerchi di smorzare del tutto la sua carica sexy facendole tagliare i capelli, facendole indossare una felpa con cappuccio oppure la polo d'ordinanza dell'albergo.
E anche nell'immancabile scena della doccia( da Psyco in poi è un pullulare di scene di docce) quando la sua cinepresa potrebbe indugiare sui pregiati dettagli anatomici della Paxton decide di inquadrarla il meno possibile a diascapito di impenitenti voyeurs.
La Paxton sotto la doccia è una sua visione privata, sua e della troupe. Ma stiamo divagando.
Anche stavolta da buon gourmet Ti West l'orrore, quello vero, quello che ti fa accapponare la pelle, accartocciare il respiro e che ti fa sobbalzare sulla poltrona in preda a tachicardia parossistica lo riserva per la parte finale. Una corsa a perdifiato che, dopo un crescendo costante arriva quasi improvvisa e per questo praticamente inaspettata.
E questo è un altro colpo di genio: stiamo aspettando da tempo che tutto si manifesti eppure The Innkeepers ti sorprende inerme , è come se ti facesse BUUUU all'orecchio quando meno te lo aspetti.Eppure è dall'inizio del film che lo stai aspettando.

Molti diranno che The Innkeepers è lento, non fa paura e tante altre amenità.
Lasciateli crogiolare nel loro cinema dozzinale: questo è un film per palati fini, girato da un nuovo dio del cinema che con i suoi carrelli lenti in avanti nei corridoi dell'albergo( qualcuno ha detto Shining?) mette molta più ansia di una qualsiasi vertiginosa zoomata in avanti.
The Innkeepers è da guardare con attenzione perchè racchiude in sè la cifra stilistica di un autore che si fa beffe del nuovo horror (la sequenza dello scherzo al computer in cui si fa vedere allo spettatore come è facile indurre sobbalzi a buon mercato) e che se ne frega di quello che gli accade intorno.
Se vogliamo questo è un film orgogliosamente contro, quasi eversivo in tempi di spaventi un tanto al kilo in cui il  sangue e le frattaglie sono sparse ovunque alla rinfusa, senza un'idea "forte" alla base.
Un film ingannatore fin dal titolo: si riferisce agli albergatori ma è l'albergo che ha qualcosa che non va.
Anzi molto. Sta praticamente chiudendo per mancanza di clienti......

( VOTO : 8 + / 10 ) The Innkeepers (2011) on IMDb

10 commenti:

  1. del tutto d'accordo.
    un film volutamente lento, e un bradipo come te non poteva non apprezzare :)
    ma proprio per questo in grado di farci affezionare ai suoi personaggi e costruire un notevole crescendo di tensione. uno degli horror migliori e più divertenti degli ultimi tempi!

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  2. Pensa che invece io, da buon dozzinale, l'ho trovato clamorosamente sopravvalutato. :)
    Un fuoco di paglia per un autore preparato tecnicamente ma troppo citazionista e poco incisivo.

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  3. Cannibal,la slowness è il mio modus vivendi...James, da quel poco che ti conosco sei tutto tranne che dozzinale, probabilmente è una questione di corde emotive...per esempio su Departures a te le ha pizzicate a me no e qui accade esattamente il contrario...ma forse una delle bellezze del cinema è proprio questa! Ecco l'ho sparato il luogo comune!

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  4. Eccola!
    aggiungo subito subito il link e bella recensione per il film dell'anno.

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  5. Ce l'ho lì da un pochino. Devo soltanto trovare il tempo per vederlo senza i bimbetti intorno, non vorrei si impressionassero troppo.
    Prima volta che passo di qua..bel posticino...

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  6. Lucia,felice che l'hai apprezzata! @newmoon 35 grazie per il complimento che fa molto piacere! sui bimbetti hai ragione , io di solito con i miei non sono così fiscale con l'horror ma da questo e da The House of the Devil li ho tenuti lontani...A risentirci presto!

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  7. grandissimo horror, di quelli che non vedevo da anni e che sono stato felicissimo di vedere di nuovo in giro. inutile dire che, ormai, da West c'è da aspettarsi solo ottime cose :)

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  8. Anche che rimuova quella foto con faccia da superpirla che ha su imdb? Ti West ha solo 31 anni , cavolo. Se a 31 anni è così padrone del suo stile non possiamo altro che aspettarci sempre di meglio!

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  9. Francamente sono anni che l'horror mi ha veramente stancato per mancanza totale di idee e noiosissime derive splatter.. ma data la tua recensione a questo potrei dare una possibilità... ah...aggiungo per quasi due settimane mi è stato impossibile commentare sul tuo blog... scrivevo e i commenti non pparivano. misteri di internet!

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  10. accidenti non sapevo di questa cosa eppure sono arrivati altri commenti. The Innkeepers è ben lontano dalla deriva splatter anzi è il contrario: i detrattori ti diranno che non succede nulla ma se ami certe atmosfere sono sicuro che ti soddisferà, nel sito padre(o madre) l'unico altro commentatore lo ha fatta abbastanza a fette...ah se vuoi un altro horror lontano da derive splatter è consigliatissimo Triangle di cui parlo anche nel blog.Anche lì disponibili sottotitoli in italiano.Anzi sono curioso di sapere che cosa ne pensi...hai sicuramente visto e apprezzato moltissimo un film che è costruito all'incirca come Triangle.Non ti posso dire quale film è altrimenti ti tolgo il gusto della sorpresa in Triangle.

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