I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

mercoledì 28 marzo 2012

The Classic ( 2003 )



The Classic 
è il ritorno dietro la macchina da presa di Kwak Jae Yong dopo il successo stratosferico di My Sassy Girl.
Commedia sentimentale con i fiocchi, sempre in bilico tra una lacrima imbastardita che ti riga la guancia e il sorriso che si apre sommessamente, The Classic arricchisce lo schema del film precedente azzardando la narrazione di due storie d'amore speculari su piani temporali differenti.
La fotografia è calda e intensa, le due storie si compenetrano tra di loro senza soluzione di continuità eppure è sorprendentemente facile e stimolante farsi avvolgere dalle spire affabulatorie di questo film che spinge sempre ad andare oltre.
Il merito è da attribuire sia a una regia attenta a calibrare  le varie sfumature riuscendo a racchiudere in una sola sequenza tante tonalità diverse, sia a dei protagonisti belli e ricchi di glamour circondati da un cast di supporto estremamente efficace.
La confezione è assai curata, la progressione è inarrestabile in un crescendo di sentimento e commozione.
Si comincia a vedere il film quasi con noncuranza per la sua simpatica leggerezza, poi più si va a vanti e più gli occhietti si stringono per ricacciare indietro le lacrime.
E si, che siamo adulti e vaccinati ma l'emozione arriva subdola e improvvisa facendoti venire il sospetto dell'eccesso di calcolo.
Eppure anche se nell'ultima parte il racconto perde un po' in compattezza, anche se ci sono delle singolari coincidenze del destino che è difficile ignorare, anche se pensi intensamente che è tutto finto e che è proprio quella la reazione che non dovresti avere, non si può fare nulla per evitare l'inevitabile.

Il finale è l'apoteosi dell'emozione e della commozione.
E ci si lascia una bella lacrimuccia in memoriam.
Basta un gesto romantico, una corsa sotto la pioggia riparandosi sotto la giacca di lui che miracolosamente si è trasformata nel mantello del principe azzurro, oppure basta poggiare la testa sulla spalla di lui , come un cucciolo in cerca di protezione.
Sotto questo punto di vista è un film che tocca tutte le corde giuste. Proprio tutte .
Ma è impossibile resistere e non abbandonarsi al romanticismo sfrenato in questa sorta di doppio Cyrano.

Guarda fuori della finestra

Se vedi i rami gentilemente ondeggiare nel vento
Allora colui che ami, ti starà amando nello stesso momento
Apri le orecchie,
Se senti il battito del tuo cuore
Allora colui che ami , ti starà amando nello stesso momento
Chiudi gli occhi,
Se c'è un sorriso sulle tue labbra,

Allora colui che ami , ti starà amando nello stesso momento.

( VOTO : 8 / 10 ) 
The Classic (2003) on IMDb

6 commenti:

  1. Da quello che racconti mi ispira troppo! Mi sa che dovrò recuperarlo. Anche perché il cinema orientale difficilmente mi delude.

    RispondiElimina
  2. io sono facile all'emozione, lo ammetto, questo film la lacrimuccia me l'ha tirata fuori.Se adori il cinema coreano questo film non ti deluderà come era irresistibile My Sassy girl la cui opinione a breve traslocherò qui sopra. Grazie per l'intervento!

    RispondiElimina
  3. Bellissimo! E bellissima lei.
    Se sei facile all'emozione (come me!) mettiti alla prova con
    *A Moment to Remember (c'è sempre Son Ye-jin). Chiaramente (e un po' fastidiosamente) manipolatore, ma fa il suo lavoro in maniera scrupolosa e brutale.
    * One Litre of Tears. Questo è giapponese ed è senza mezzi termini il film più triste che abbia visto in vita mia. Ho avuto i crampi allo stomaco per due giorni o anche di più.
    Poi *Heavenly Forest con Aoi Miyazaki e *Crying Out Love in the Center of the World.
    Quest'ultimo ha durata assai impegnativa (140') ed è meno "esteriore" di altri ma è davvero bello.

    RispondiElimina
  4. ti ringrazio moltissimo accolgo con molto piacere le tue segnalazioni per film che non ho avuto occasione di vedere. Sono appassionato di cinema orientale ma è un mondo talmente vasto... e poi per quanto riguarda la durata dopo i 237 minuti di Love Exposure di Sion Sono non mi spaventa più nessuna durata....

    RispondiElimina
  5. Love Exposure capolavoro assoluto.
    In quanto a durate estreme, Eureka di Shinji Aoyama? Gran film. 218 minuti. ;)

    RispondiElimina
  6. gasp! 218 minuti...lo conosco solo di nome....

    RispondiElimina