I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
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Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

giovedì 29 marzo 2012

Le cousin ( 1997 )



Un poliziotto di una squadra antidroga davanti alla foto della moglie e delle figlie prende la pistola e apparentemente senza perchè si spara in bocca . Il sangue che affresca di rosso rutilante la parete dietro di lui.
E' il modo brutale in cui Corneau ci accoglie nel suo inferno metropolitano.
Quello che tratteggia in questa affascinante rilettura del genere polar è il rapporto particolare che hanno i poliziotti con i loro informatori, i cugini del titolo.
La squadra a cui apparteneva il poliziotto suicida aveva come informatore lo spacciatore Nounours, etnia araba ma figlie mandate a una scuola privata perchè in quelle pubbliche gira troppa droga.
Nel rapporto con il poliziotto defunto gli era assicurato il 10 % della droga sequestrata grazie alle sue soffiate. Tale quota gli sarà confermata anche da Gerard, subentrato al collega morto nella sua gestione, a costo di notti insonni, pasticche e alcool per lenire i sensi di colpa.
Le cousin racconta di un grosso sequestro di droga ma questa parte della storia è messa sapientemente sullo sfondo pronta a venir fuori prepotentemente solo nel finale.
E'soprattutto la storia del rapporto ispido tra Gerard e Nounours,dei problemi di coscienza di Gerard  e della vita quotidiana di questa squadra di agenti antidroga che sono sotto il tiro di un giudice che sospetta ci sia qualcosa che non vada nella loro gestione dei vari casi.
In effetti questi sono poliziotti abituati a muoversi tra le pieghe della legge e a infrangerla completamente quando si tratta di chiudere qualche operazione.
Una questione di mera convenienza.Preferiscono mettere le mani su grosse partite di droga e dare il 10% della roba sequestrata a Nounours piuttosto che starsene con le mani in mano.



La messa in scena di Courneau ricorda molto da vicino quella iperealistica di Legge 627 di Tavernier ma a differenza di questo,più prettamente documentaristico, si concede parecchie divagazioni umoristiche e parti più squisitamente action con un paio di inseguimenti girati come il dio del bel cinema comanda.
Interessante affidare le due parti principali a due attori che non hanno precisamente il physique du role per sostenerle ma Timsit e Chabat sono eccellenti nel far dimenticare questa stranezza.
Le cousin è un'altra felice incursione di Courneau nel mondo a tinte fosche del polar dopo i felicissimi esiti di Serie Noir(Il fascino del delitto) e Police Python 357.

( VOTO : 7 / 10 )  Le cousin (1997) on IMDb

2 commenti:

  1. Adoro Patrick Timsit da quando vidi "Di giorno e di notte". Questo film mi manca ma provvederò!

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  2. Courneau è (era, è scomparso da non molto) un grande regista.Qui usa dei normotipi per parti in cui sarebbe necessaria fisiognomica, ma secondo me vince la scommessa perchè sia Timsit che Chabat sono bravi.

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