I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

giovedì 22 marzo 2012

Caterpillar ( 2010 )



Un uomo senza arti può essere lo strumento di propaganda nazionalista per un Paese intero.
Ma cosa si nasconde dietro la facciata?
Caterpillar , ferocissima critica all'istituzione della guerra, del nazionalismo e aguzzo sberleffo al culto deviato della personalità, indaga in realtà sul dietro le quinte di tutta questa retorica per amor di patria.
Il tenente Kurokawa, eroe senza braccia nè gambe, sfigurato in volto, incapace di sentire e di articolare verbo, diventa un feticcio del potere, un torso umano, un albero senza rami  attaccato a tre medaglie bellissime da far ammirare a tutti e che somiglia alla fotografia dell'articolo tronfalistico di giornale che testimonia la sua grandezza.
Lui non vuole uscire, la moglie Shigeko prima lo vuole strangolare poi una volta accettato con estrema fatica decide di assolvere ai suoi obblighi coniugali. Ma proprio tutti.
Wakamatsu con un uso efficace del flashback e dei materiali di repertorio riguardanti il conflitto tra Giappone e Cina e la Seconda Guerra Mondiale, disegna con pochi tratti essenziali un quadro desolante di una nazione allo sbando e di una coppia legata suo malgrado da un passato di violenze e prevaricazioni e da un presente di sola facciata.
La quotidianità di Shigeko e del suo tenente è scandita da avvenimenti sempre uguali, senza scosse.
E tutto questo nell'atmosfera ovattata del piccolo villaggio dove ci sono solo vecchi, donne e bambini perchè gli uomini disponibili sono tutti al fronte, acquista risonanza ancora maggiore.

Ognuno si prostra rispettosamente davanti a quel simbolo grottesco del coraggio che è il tenente Kurokawa, nominato all'unanimità dio della Guerra e portato a passeggio dalla moglie in un carrettino malmesso.
Tutto questo le serve solo per ottenere più cibo e  considerazione in un periodo in cui la fame attanaglia tutti.
Se Shigeko all'inizio vuole strangolare quel bruco grasso (caterpillar in inglese vuol dire bruco) capace solo di strisciare, poi rientra nel suo ruolo subalterno che la società nipponica ha ritagliato per le donne.
Ma è tutto finto, decide lei per entrambi concedendo al marito lo sfogo sessuale come contentino, uno dei suoi doveri in cambio dei (relativi) privilegi che ottiene.
Tra E Johnny prese il fucile e la versione soft  L'impero dei sensi, Caterpillar non vuol essere cinema scandalo, nè vuole far leva sulla visione potentissima di questo freak dolente come succedeva nel pessimo Boxing Helena (indegno termine di paragone).
Caterpillar è un apologo sulla bestialità della guerra e sulla solitudine, sull'ipocrisia e su tutto quello che si nasconde dietro l'apparenza rassicurante del focolare domestico.
Kurokawa non è un eroe e lo sa benissimo.
"E' finita la guerra! E'finita la guerra!" strilla correndo lo scemo del villaggio.
E' finita anche per Kurokawa. Strisciando.

( VOTO : 8 / 10 )  Caterpillar (2010) on IMDb

4 commenti:

  1. ottima recensione, su cui mi trovo totalmente d'accordo.
    molti hanno storto il naso vedendolo, ad altri non è piaciuto proprio, personalmente l'ho trovato geniale: storia semplice ma con una potenza corrosiva grandissima.

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  2. Non conosco bene Wakamatsu ma spero di approfondirlo a breve. Questo film mi ha colpito parecchio.Contentissimo di essere sulla tua stessa lunghezza d'onda.

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  3. guarda Wakamatsu è uno dei più grandi registi giapponesi, e di fatti è sottovalutato e\o misconosciuto. ha girato una marea di film, ma adesso- a memoria- ti consiglio di vederti almeno questi tre: Go Go Second Time Virgin (secondo me, il suo capolavoro), The Embryo Hunts in Secret e Violated Angels. dietro la scorza expoloitation ci sono discorsi radicalmente politici, almeno a mio avviso. ti consiglierei pure il più recente United Red Army, che è molto bello anche se, tra i suoi, è quello che preferisco di meno.

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  4. Grazie per i consigli che ho già annotato tra quelli da pescare...

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