I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

giovedì 15 marzo 2012

Il paese delle spose infelici ( 2011 )


Il paese delle spose infelici è quella terra verace sospesa tra muretti a secco e polveri industriali che accompagna la crescita di un gruppo di ragazzini in un contesto in cui il degrado urbano e socioculturale è uno sfondo onnipresente.
E'quella storia d'amicizia e formazione comune di Veleno, appena arrivato dalla città, e Zazà, talento calcistico in erba che deve crescere troppo e troppo in fretta.
E' la visione di quel folle volo dal tetto della chiesa di una madonna acerba dal volto angelico e dalla vita solitaria che ha ben poco di religioso e molto del sogno adolescenziale per quella carica di mistero che racchiude in sè.
Racconto d'amicizia e di formazione, Zazà e Veleno sono divisi solo dalla competizione per la bella Annalisa, fulgido oggetto del desiderio.
La Puglia di Mezzapesa è debitrice della visione sanguigna di Winspeare così come della lucida critica sociale di Marpiccolo di Di Robilant, terra di contraddizioni arsa dal sole e dalla strisciante misoginia che nei paesini è amplificata suo malgrado.
Veleno è l'elemento estraneo alle dinamiche paesane che guarda stupito quello che succede in questo brandello di mondo che vive a un ritmo tutte suo.
Elemento estraneo al pari di Annalisa, maniaca suicida in abito da sposa che ricorda il personaggio della Golino in Respiro di Crialese.

Mezzapesa dal canto suo opta per una regia formalmente raffinata che accanto al realismo puro e crudo della messa in scena ( aiutato dalla recitazione molto "ruspante" dei ragazzi protagonisti)  inserisce sofisticati ralenti o una sequenza su campo di calcio che quasi ricorda Holly e Benji per come questo terreno di gioco sembra non finire mai con la porta che si perde dietro la linea dell'orizzonte.
Il paese delle spose infelici è un film che cresce col passare dei minuti, un tentativo, sempre più comune nel nuovo cinema italiano, di indagare su quel limite impalpabile che divide l'infanzia ( e l'adolescenza) dall'età adulta alla stessa maniera del cinema di Capuano oppure di Ruggine di Gaglianone tanto per dare un riferimento recente.
Per alcuni questo passaggio sarà traumatico , per altri meno.
L'importante è continuare a credere di poter vivere in un mondo migliore.

( VOTO 7+ / 10 ) Il paese delle spose infelici (2011) on IMDb

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