Monsieur Gustave è il concierge del Grand Budapest Hotel, molto attivo negli anni '30 e caduto successivamente in abbandono.
Gustave si intrattiene con molte delle sue facoltose ospiti, tutte più vecchie di lui e fornisce loro servizi di ogni tipo, anche sessuali.Una di queste ospiti prima di morire gli affida un preziosissimo quadro ma il figlio di lei Dimitri lo fa arrestare dalla polizia per furto.
Lui aiutato dal facchino immigrato Zero e dalla sua innamorata , Agatha che ha una voglia sulla guancia a forma di Messico, riesce a fuggire di prigione e a scoprire il testamento della vegliarda che lascia tutto a lui e disereda figlio e parenti.
Ma prima di arrivare alla soluzione definitiva delle cose ne succederanno delle belle...
Nella settimana che porta dritti dritti alla cerimonia di assegnazione degli Oscar , oggi è la volta del film che assieme a Birdman è accreditato del maggior numero di nominations, ben 9, e che rischia di essere uno dei favoriti alla corsa per i premi, nonostante sia quello che sia uscito al cinema da più tempo, circa 10 mesi ormai , fattore da non sottovalutare.
Insomma non è freschissimo di stampa e il ricordo potrebbe essere affievolito.
Ecco, io sono in difficoltà quando devo parlare di questo film in particolare , come ho molta difficoltà a parlare del cinema di Wes Anderson in generale.
Il mio pensiero su questo film è assolutamente minoritario e temo che con questa recensione , o pseudotale, non mi farò molti amici, ma mi raccomando cercate di non tirare sul pianista.
Normalmente apprezzo il cinema di Wes Anderson a film alterni: fui colpito da I Tenenbaum, non da Le avventure acquatiche di Steve Zissou, mi piacque Rushmore che nel frattempo avevo recuperato, mentre non avevo gradito più di tanto Il treno per Darjeeling, poi addirittura ne avevo graditi due di seguito, Fantastic Mr Fox e Moonrise Kingdom.
Con Grand Budapest Hotel finalmente ho capito una cosa : io DETESTO cordialmente Wes Anderson e il suo modo spocchioso e supponente di fare cinema, quel suo voler sempre essere il primo della classe, quel suo sempre dare di gomito alla critica con citazioni su citazioni e se sono dotte è meglio anche, quel suo fare l'occhiolino in continuazione al pubblico con quei colori sgargianti e quella confezione accattivante oltre che con il cast stellare che riesce sempre ad assemblare ad ogni suo film.
Grand Budapest Hotel ( a proposito complimenti al titolista italiano che ha smarrito l'articolo durante la copiatura) è l'apoteosi di tutto quello che ho appena scritto, il cinema bomboniera di Wes Anderson arrivato ai massimi livelli o forse dovrei dire al punto di non ritorno.
Vedere questo film che saccheggia senza pietà la commedia gloriosa dei vari Lubitsch o del Wilder del primo periodo, quello europeo, mi irrita profondamente, così come vedere il modo in cui gioca con i formati cinematografici, cosa assolutamente ininfluente ai fini della fruizione del film, roba da nerd cinefilo che si traduce nella constatazione amara che Wes Anderson non si sottrae di fronte a nulla pur di fare qualcosa di stravagante e trasversale.
Vedere Grand Budapest Hotel è come vedere quelle palle di vetro con la miniatura di un monumento dentro.
Quelle cose mediamente inutili di cui sono pieni i negozi di souvenir, utili solo per riempire uno spazio vuoto sopra un mobile.
Cinque minuti va bene , ma vedere questa roba per oltre un'ora e mezza è una grandissima rottura di...
Palle di vetro che se le agiti si riempiono di neve ovunque, sia gli interni sparatissimi di colori saturi con netta prevalenza del rosso, sia gli esterni che sembrano presi da un fumetto degli anni '30 oppure da un film muto di Charlot.
Anderson ha una sua cifra stilistica ed è necessario oltre che giusto riconoscergliela, tutti i suoi film si riconoscono al primo sguardo e ha anche un modo di scrivere che di americano non ha nulla e anche questo è un grande merito da ascrivergli.
Riconosciuto questo. possiamo dire quanto ci pare che questo suo ultimo film sia un miracolo di scrittura che riflette sull'arte e sul modo di narrarla , come già giustamente scritto da altri ben più autorevoli del sottoscritto, e un mirabile esercizio di stile ( la struttura a scatole cinesi ) ma il punto è esattamente questo : non si esce dall'esercizio ( di scrittura e di stile) fine a se stesso, sterile, senza sbocchi se non nell'immaginario pantagruelico del suo autore, dotato sì di fervida fantasia ma anche abile riciclatore di fantasie altrui.
E stabilire quale sia la grandezza del cineasta Anderson sta proprio nel riuscire a distinguere tra quanto tutto questo sia frutto della sua visionarietà e quanto sia figlio di citazioni, influenze e tutto il background culturalcinematografico che il buon Wes si porta dietro.
In Grand Budapest Hotel c'è questo, c'è solo questo, c'è troppo di questo, anzi troppo di tutto.
E si sa che il troppo storpia...
PERCHE' SI : la confezione è inappuntabile come al solito, cast stellare, costumi e scenografie da urlo
PERCHE' NO : esercizio di scrittura e di stile fine a se stesso, citazioni su citazioni per compiacere la critica e al pubblico, l'ennesima cinebomboniera targata Anderson
( VOTO : 4 / 10 )
adoro Wes Anderson, però condivido il fatto che stavolta si sia limitato a poco più di un esercizio di stile. anche se, per me, è un signor esercizio di stile
RispondiEliminaio lo adoro a film alterni come ho detto, questo l'ho proprio odiato...
EliminaTi adoro. E questo non ho intenzione di vederlo, perché trovo Anderson tronfio, presuntuoso e sopravvalutato.
RispondiEliminaPoi quei colori mi danno il voltastomaco, bleah.
normalmente mi piace un cromatismo così accentuato ma questo mi è rimasto di traverso nell'esofago...grazie!
EliminaEcco, io invece, nonostante riconosca la sua natura di opera minore, lo amo per tutti i motivi per cui tu lo detesti. Inoltre sono riuscita anche a piangere sul finale, insomma a me Anderson manda in pappa il cervello e spero che porti a casa una marea di premi!
RispondiEliminaah ah Bollicina stavolta siamo dalle parti opposte della barricata...
EliminaMi associo alla Bolla, anche se non lo considero un'opera minore.
RispondiEliminaE comunque tranquillo... dopo questa recensione ti odio, ma ti voglio bene lo stesso ^^'
ah ah grazie Jean Jacques! lo vedi che è tutto reciproco?
EliminaSono d'accodo sia con i tuoi pro sia con i tuoi contro, ma nel complesso mi aveva divertito molto.
RispondiEliminaa me ha irritato...e tanto anche...che si notava?
Eliminaè bello avere opinioni diverse (pensa che noia se non fosse così)
RispondiEliminacomunque non vincerà l'oscar per il migliorfilm (costumi e makeup, forse sceneggiatura): la settimana scorsa ho elencato 6 motivi per cui quella statuetta andrà a....
ah ah il cinema è un po' come il calcio, ognuno lo vede come vuole...corro a leggere il post...sono curioso...
EliminaAddirittura?
RispondiEliminaQuesta volta sei stato davvero perfido, quasi quasi ti invidio! ;)
ah ah perfido? un po' cattivello si, ma da qui all'invidia...normalmente tu sei più perfido di me...;)
EliminaMi sto sentendo male...
RispondiEliminaMi associo pure io alla Bolla e ti dico che l'ho trovato il trionfo di Wes Anderson.
addirittura? per così poco? capita di vedere le cose diversamente....
EliminaDa ignorante su Wes Anderson (è il primo che vedo) Grand Budapest Hotel non mi è dispiaciuto, sei stato cattivo :D
RispondiEliminaio li ho visti tutti, credo, e sono arrivato al punto di saturazione...mi fa venire i nervi...
EliminaEnnesimo filmone visto in varie top ten 2014 che non ho visto (e probabilmente non vedrò mai). Però mi stupisce vedere un (tuo) voto così negativo :O
RispondiEliminami ha indispettito e proprio tanto....
Elimina"Cinebomboniera" mi piace come termine :)
RispondiEliminagrazie! in fondo se lo vedi è proprio una bomboniera, tutto ordinato, preciso, colorato...bleah!!!
EliminaCazzo, che bastonata!
RispondiEliminaAnche io detesto il modo di fare di Anderson, eppure alla fine mi sono sempre ritrovato - Darjeeling a parte - a trovare i suoi film splendidi.
se avessi avuto le tue bottiglie lo avrei bottigliato alla grandissima, lo avrei sepolto sotto le bottiglie!!!
Eliminacon 'autorefenziale' mi sa che diciamo un bel pezzo di Wes Anderson.
RispondiEliminaper tutto siamo d'accordo
http://markx7.blogspot.it/2014/04/the-grand-budapest-hotel-wes-anderson.html
eh eh mi sento meno solo anche se tu sei stato più buono di me...
EliminaSinceramente stavolta Anderson mi ha deluso. Ecco adesso che l'ho detto mi sono sicuramente fatto molti nemici! ^^
RispondiEliminaa me ha irritato col suo modo di fare cinema spocchioso e autoreferenziale...
EliminaA me non è dispiaciuto, però paradossalmente sono contento che sia arrivata una stroncatura. se non altro per marcare il concetto che si tratta di un film ampiamente sopravvalutato.
RispondiEliminaquando uscì si sprecavano le lodi...oggi tutto è stato ricondotto più verso il basso...
EliminaA me è piaciuto molto, e non lo trovo affatto spocchioso e supponente... ma aldilà di quello che penso io, il punto è che Anderson è un regista dallo stile unico nel suo genere e inconfondibile. Il che, naturalmente, non vuol dire che debba piacere a tutti, anzi: forse è proprio questo suo modo di fare cinema che spacca in due la critica. I suoi film sono così, o ti piacciono o non ti piacciono. Ma certo Anderson è un Autore con la 'A' maiuscola e i suoi lavori li riconosci tra mille, un po' come quelli di Sofia Coppola (giusto per fare un esempio, altra regista amata/odiata senza mezze misure). Avercene comunque di cineasti così, che almeno non fanno film con lo stampino...
RispondiEliminache abbia una sua cifra stilistica glielo riconosco ma più vado avanti e più penso che il suo stile si fermi al look da dare ai suoi film...e non siamo d'accordo neanche sulla Coppola che film dopo film, si sta dimostrando, a mio parere il più grande bluff partorito dall'industria hollywoodiana negli ultimi anni, versante pseudoautoriale...
EliminaHai scritto quello che avrebbe scritto la mia parte cattiva se ne avessi una.
RispondiEliminaSostanzialmente sono molto d'accordo.
Emidio, t'avevo scritto un paio di commenti qua e là a cui non avevi risposto. E ora noto ad esempio anche qui la mancata risposta a Kelvin. Molto probabilmente è mancanza di tempo e difficoltà a stare dietro a tutto ma ti metto la pulce al naso perchè non vorrei che hai qualche problema con le notifiche.
Ciao!
ah ah il problema non sono le notifiche dei commenti , è che io sono sciagurato e spesso non le guardo proprio...sono un blogger scellerato, anzi non sono neanche un blogger degno di questo nome...dici che sono stato un po' cattivo?
EliminaIl prossimo 6 gennaio solo carbone :)
RispondiEliminaNo, ma il rischio è soltanto che magari ti perdi un commento che mette su una buona riflessione o discussione.
Non erano i miei tranquillo, nemmeno ricordo dove li avevo scritti, uno di sicuro Modus Anomali, gli altri due boh...
Comunque se cattivo sei stato lo sei stato con Anderson, non con i commentatori.
Ma m'è piaciuta sta cattiveria