I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
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Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 27 marzo 2012

L'arrivo di Wang ( 2011 )


Ero veramente curioso di vedere il nuovo film dei Manetti bros. Loro incarnano alla perfezione uno degli ideali di cinema che preferisco: zero soldi, idee a profusione, modo divino di girare , di studiare certosinamente inquadrature e angoli di ripresa, una certa ironia sbracata che tende sempre a venir fuori nei momenti topici ( ancora vivo è il ricordo in Zora la vampira dell'ammazzavampiri con la maglia di Totti) e una capacità quasi soprannaturale di ricavare il meglio dagli ambienti angusti in cui spesso si ritrovano a girare ( un po' per volontà propria e un po' per mancanza di soldi).
L'arrivo di Wang si presenta subito come la seconda mosca bianca di questo ultimo scorcio di stagione. Certo che è forse troppo presto parlare di rinascita del cinema di genere in Italia ma sicuramente autorizza qualche speranza che due titoli italiani abbiano esplorato dopo tanti anni il genere fantascientifico.
Sarebbe interessante confrontare le due pellicole, io mi limiterò a dire che secondo me mentre L'ultimo terrestre ha un gusto più europeo nella sua realizzazione ( qualcuno ha parlato addirittura di Kaurismaki) e l'alieno è solo il mezzo attraverso il quale il protagonista fa chiarezza nella propria vita, ne L'arrivo di Wang l'alieno è il punto nevralgico e il film rispecchia il cinema di genere  americano, finale compreso.
Si teme alla stessa maniera l'invasione extraterrestre ma mentre nel cinema USA  c'è la moltiplicazione  dei pani e degli alieni, visto che comunque al di là dell'Oceano devono mostrare sempre i muscoli, la retorica filonazionalista e tutti gli annessi e connessi regalati da milioni di dollari di budget, nel cinema dei Manetti si ritorna alla base del genere con un-alieno- uno, tra l'altro disegnato e animato benissimo, un ritmo elevato garantito dalla compressione degli avvenimenti in circa 80 minuti di durata, e due-ambienti-due giiusto per creare un po' di claustrofobia.
L'uso della computer grafica è per forza di cose suggestivo, deve suggerire gli avvenimenti più che mostrarli e comunque l'effetto è garantito.
I Manetti ritornano al giorno zero del genere in cui le idee prevalevano sul budget.
Se penso che, tanto per parlare degli ultimi due film di fantascienza americani visti una porcata come Skyline ha avuto un budget, misero per gli standard hollywoodiani di 10 milioni di dollari e quella porcata al cubo di World Invasion ( titolo originale Battle Los Angeles) addirittura di 70 milioni di dollari , mi viene da rabbrividire.
Il mondo è profondamente ingiusto e se i Manetti invece di nascere nella città eterna fossero nati sul Sunset Boulevard probabilmente staremmo qui a parlare di registi già superaffermati, Maicol Bei( copyright Lucia)  gli stirerebbe le mutande.

Mi viene da pensare che se ai Manetti fosse dato un budget di 10 milioni di dollari sarebbero capaci di girare un altro Blade Runner. Con 70 milioni avrebbero rifatto tutte le puntate della saga di Guerre Stellari e magari ce ne metterebbero anche un paio apocrife.
L'arrivo di Wang come al solito è ricco di invenzioni registiche e di soluzioni originali. Non ci si accorge neanche che praticamente non si esce da due stanze.
Nonostante il budget ultralimitato (si parla di 200 mila euro) riesce anche ad essere un prodotto forte di una sua intelaiatura visiva abbastanza convincente, di un crescendo thrilling dato dall'esasperazione dei toni durante l'interrogatorio e con un finale sfizioso assolutamente da non rivelare.
Con il proseguio dei minuti il film diventa un gioco al massacro a tre con da una parte l'alieno, il signor Wang dimesso ed educato che parla solo cinese mandarino perchè è la lingua più diffusa la mondo, dall'altra il poliziotto Curti, il solito Ennio Fantastichini caricato a pallettoni con occhi iniettati che delira di invasioni spaziali e sicurezza nazionale e in mezzo l'interprete, Francesca Cuttica,che reciterà anche nel prossimo film dei Manetti, la quale prende le difese dell'alieno e vorrebbe far intervenire Amnesty International(sic!).
L'arrivo di Wang è cinema che arriva direttamente all'epidermide e pretende poco altro, magari anche elementare nelle sue dinamiche e con qualche perdonabile sbavatura ma porta avanti un'idea propria di cinema che sa darsi i giusti modelli di riferimento e che li rielabora con creatività.
I film dei Manetti bros si riconoscono, hanno ormai consolidato una propria cifra stilistica originale immediatamente distinguibile dalla massa.
E questo credo che sia il più grande complimento che gli si possa fare.

( VOTO : 7 / 10 )  The Arrival of Wang (2011) on IMDb

8 commenti:

  1. Ce l'ho lì da un pò, il tuo post mi ha incuriosito molto.
    A breve lo recupero.

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  2. eccomi qui..ebbene si è evidente che gli alieni siano stimolanti, specialmente in italia dove per portarli sullo schermo ci vuole proprio un miracolo oppure la capacità dei Manetti di lavorare con risorse economiche quasi inesistenti..il film è pieno di invenzioni registiche, divertente e policamente scorretto..l'attrice feticcio del duo è camaleontica e naturalmente votata al martirio..ciao

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  3. @MrJames.. credo che ti possa piacere perchè leggendoti vedo che pure tu sei più stimolato dalle idee che dai budget.Qui di idee ce ne sono, magari non tutto fila liscio ma con quello che hanno a disposizoione i Manetti hanno fatto il solito miracolo.@Stazione Cinema..eh eh ci si rivede presto e ne sono molto contento.Ma lo sai che la Francesca Cuttica è proprio brava? E per me è anche una bellissima figliola.Credo che vista la nostrana miopia distributiva(se sei fortunato in provincia i Manetti li becchi solo in qualche rassegna) ne passerà di tempo prima che vedremo qualche altro tentativo serio...

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  4. A me a suo tempo "Zora la vampira" non mi ha convinto proprio tantissimo...questo lo vedrò su Sky (e chi li becca al cinema??), non sei il primo che ne parla bene e come al solito quando leggo recensioni positive di film "insoliti" mi scatta la curiosità cinefila. Intanto mi piazzo dalle tue parti. Quando vorrai passare da casetta mia (cinema ed amenità varie) sarai il benevuto.

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  5. Grazie newmoon,onorato di averti tra i miei lettori, passerò quanto prima da te a farti una visitina.Zora la vampira a me fece morire dalle risate ma questo forse perchè l'idioma per me era mooolto familiare e aveva un'aria molto regionale, diciamo così..

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  6. carinissimo questo film, i Manetti sono dei grandi e lo dimostrano ogni volta che si mettono a girare. qui Fantastichini è bravissimo, la ragazza un po' meno, però il film, nonostante sia quasi interamente ambientato in una camera, ha ritmo, azione e dialoghi non banalissimi.
    insomma, approvato a pieno titolo! meglio una buona idea e zero soldi, che miliardi per fare un remake di un film mediocre.

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  7. I Manetti di idee ne hanno da vendere ...se avessero pure i soldi forse avremmo trovato il cineasta perfetto.Approvo: meglio tante idee e pochi soldi che il contrario! Però Fantastichini se non lo fanno recitare incacchiato come un'ape pare che non lo vogliano!

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  8. Grande!
    Sottoscrivo tutto, anche il paragone con quei due aborti di Skyline e World Invasion.

    vedere che te ne parli così bene e anche Einzige approva dimostra che non ho preso un abbaglio così grande come volevano farmi credere :)

    W le idee

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