I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

domenica 28 aprile 2013

The Host ( 2013 )

In un futuro prossimo ma imprecisato gli alieni , più o meno dei colonizzatori intergalattici, si sostituiscono agli umani prendendone il corpo e annullandone la personalità. Il loro segno di riconoscimento è la pupilla lucente.Dei veri e propri ultracorpi il cui unico scopo e cercare altri umani a cui prendere "in prestito " il corpo.
Melanie ha sperimentato questo "sfratto" ma la sua personalità rimane nel suo corpo assieme al neoinquilino alieno che viene chiamato Wanda ( abbreviazione di wanderer, vagabondo, dai suoi colleghi extraterrestri). Vuole ritrovare il fidanzato e il fratellino e per questo scappa nel deserto per fuggire agli altri alieni che la stanno già cercando per completare il trattamento.Viene trovata da un gruppo di sopravvissuti umani che si sono organizzati per essere autosufficienti , una piccola comunità nascosta in anfratti reconditi a ogni sguardo indiscreto. La sua posizione è difficile , meticcia in mezzo a umani, ma si sa l'amore vince tutto e una futura integrazione è possibile. Bisogna però spiegarlo ai cacciatori di corpi spietati che le stanno dando la caccia...
Ho visto questo film i preda a umori nettamente contrastanti.
Punto a favore: Andrew Niccol. Beh io a quest'uomo sarò sempre grato per aver regalato al globo terracqueo quel gioiello di fantascienza distopica che risponde al nome di Gattaca  e per aver sceneggiato quell'altro film epocale di The Truman Show. Poi la sua carriera , tra alti e bassi, forse non si è confermata a quegli altissimi livelli ma un suo nuovo film di science fiction è sempre da vedere, caso mai ritorni la magia di quei film irripetibili.
Punto a sfavore: Stephanie Meyer. Ora da una che è responsabile di quello scempio che è la saga di Twilight ti aspetti il peggio. E se nella saga del vampiro da asporto c'era una triangolazioone sentimentale tra umani, licantropi e vampiri, qui la triangolazione sentimentale è tra due umani e una mezza aliena.
Quindi sempre amore come il manuale Cencelli del cinema hollywoodiano prescrive, sempre sentimenti usati come corpi contundenti per fracassare le aspettative di avere un buon film e accontentare le platee adolescenziali con la solita storia da romanzetto d'appendice.
In The Host purtroppo la Meyer prevale nettamente su Niccol: trattasi di fantascienza distopica for dummies con generose spruzzate new age che intriga all'inizio ( in fondo molti cinefili appassionati di sci fi sono cresciuti a pane e ultracorpi) ma che poi fa decisamente imbestialire per come getta alle ortiche uno spunto potenzialmente idoneo a ricavarne una grande storia.
E invece no, l'ammmmmore( quello con tante m )  vince su tutto anche quando si sfiora il ridicolo con i due galletti maschi con una cresta alta così che si contendono le grazie dell'aliena meticcia baciandola  in rapida successione per scoprire se è umana o aliena. Oppure solo per vedere l'effetto che fa.
Anche l'impalcatura visiva non è delle migliori: a parte gli imponenti scenari naturali dei canyons e del deserto ( che però hanno una "faccia" ampiamente conosciuti in millemila altre produzioni soprattutto western), il film più che avere un aspetto minimalista , ce l'ha proprio povero con scenografie ridotte all'osso rese asettiche da una fotografia dai toni gelidi. Mentre quando la cinepresa è nella "tana" degli umani il film cromaticamente si accende e non solo per il bel colore biondo del grano che loro coltivano.
Parlando del cast diciamo che è una bella idea usare la bellezza un po' ruspante di Saoirse Ronan contrappuntandola a  quella algida di Diane Kruger perfetta per la parte dell'aliena ultracorpizzata senza troppe espressioni facciali, mentre il resto del cast naviga un po' a vista con un William Hurt filosfeggiante che evacua perle di saggezza a cadenza regolare manco fosse sotto cura con la dolce Euchessina e i due maschietti che si contendono l'aliena Wanda / Melanie che sono i classici manzetti a stelle e strisce che hanno i pettorali più espressivi dell'intero pacchetto di muscoli del volto.
Tirando le somme The Host parte discretamente ma poi si perde per strada banalizzando malamente uno spunto potenzialmente interessante e talvolta oltrepassando la soglia del ridicolo involontario ( vedi la scena del doppio bacio ma anche le parti in cui le voci di Melanie e Wanda si rincorrono non sono il massimo...).
Purtroppo stavolta  la Meyer ha sconfitto Niccol su tutta la linea.

( VOTO : 4,5 / 10 )  The Host (2013) on IMDb

21 commenti:

  1. a me invece non è dispiaciuto del tutto, per quanto la parte finale sia alquanto discutibile.
    se non altro qui abbiamo una grandissima protagonista come saoirse ronan.
    altroché quella zombie di sheri moon ahahah :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La Ronan è brava, ma anche Sheri non se la cava male.
      Sul film non mi esprimo perchè non l'ho visto, ma credo che il nome della Meyer mi spinga a non vederlo mai.

      Elimina
    2. fisicamente tra la Ronan e la Moon non saprei quale scegliere perchè fisicamente la Moon la trovo più attraente ma non è più una gallinella di primo canto...neanche la Ronan può salvare dalla debacle un film del genere...

      Elimina
    3. ma fisicamente non c'è storia, Sheri inizia a invecchiare, ma invecchia bene, è ancora una gran gnocca la Ronan è una ragazzina normalissima e cmq è troppo giovane per me, rischierei di passare per pervertito XD
      Sul film, credo che lo lascio li dov'è, Niccol è bravo, ma la Meyer è come un virus,ogni cosa che nasce dalla sua mente di bigotta, moromona, fanatica è cacca fumante.

      Elimina
    4. come diceva il saggio fino a 18 sono protette dalla legge e dopo i 60 sono protette dalla natura. In tutte le età intermedie la caccia è libera...la Moon va per i 43 la Ronan ne ha appena fatti 19...Uno come Niccol secondo me non si doveva far traviare dalla Meyer, anche perchè il film lo ha scritto Niccol quindi poteva metterci molto più del suo...

      Elimina
  2. Bubu anche a me Niccol convince vedi anche In Time; Twilight ho visto solo il primo capitolo, ho molte riserve su questo The Host forse rimando per ora...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In Time non ha convinto pienamente neanche me ma secondo il mio parere è molto meglio di questo...

      Elimina
  3. Qui invece mi fido senza se e senza ma (come al solito), si sente puzza di vaccata da chilometri, lo vedrò solo per farmene una ragione, che Niccol è uno che ha fatto davvero bene ma si sta perdendo come nessun'altro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ah ah ! allora su questo siamo d'accordo...ritorniamo dalla stessa parte della barricata dopo Le streghe di Salem...

      Elimina
  4. Carriera di Niccol sempre più in declino, questo lo salterò a piè pari

    RispondiElimina
    Risposte
    1. temo di si anche perchè questo The Host ha incassato proprio pochino e si sa Hollywood non ti perdona tanti scivoloni ...

      Elimina
  5. Il fatto che non sia dispiaciuto al Cannibale mi fa pensare alla solita porcata buona giusto per i ragazzini e le ragazzine in delirio ormonale.
    Lo guarderò solo per il gusto di massacrarlo! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è il testosterone che gli fa scrivere certe cose....dai...quando lo guarderai scommetto sulle bottigliate!

      Elimina
  6. Altro che "pane e ultracorpi"...questo è pane e fagiolini...e pure sconditi!
    Nessuna giustificazione può servire da attenuante. 125 minuti di banalità e scopiazzature da altri onorevoli film, ed io già volevo uscire al 27° minuto di programmazione. Dio mio, che male feci?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ops...27° minuto di proiezione :-)

      Elimina
    2. noi siamo cresciuti a pane e ultracorpi loro sono cresciuti a pane e vampiri emo!

      Elimina
    3. Il film come potrai immaginare non l'ho nemmeno preso in considerazione, ma volevo dire a antrodellorco che la sua definizione di "pane e fagiolini (sconditi)" rende perfettamente l'idea della tristezza! :)

      Elimina
    4. ah ah ah ! è un po'triste come film ma del tutto involontariamente....

      Elimina
  7. La trama, però, sembrava originale. Ma ha ragione Frank, si sente puzza di vaccata e il tuo post non fa che confermarlo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh eh secondo me puoi saltarlo a piedi pari....e considera che sono un buono...

      Elimina
  8. the host avrebbe avuto le potenzialità di un grande film scifi se fosse stato strutturato meglio.saorse è una brava attrice,vista in altri film come amabili resti o ember,ma qui con quegli occhi freddi e fissi non è riuscita a trasmettere emozioni, e i due contendenti sembravano due romeo in cerca di uno sguardo dall'amata piuttosto che due stalloni in cerca di una scopata con l'ultima figa del genere umano.
    più che un seguito ci vorrebbe una serie tv per spiegare come delle lumache si siano impadronite del pianeta senza l'uso di armi e soldati

    RispondiElimina