I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 2 aprile 2013

Il cigno nero ( 2010 )

Nina è una ballerina completamente assorbita dalla danza anche a causa della smisurata  ambizione di una madre che vede nella figlia quello che lei non è mai riuscita a diventare, un etoile della danza tra le più luminose. Scelta come prima ballerina per Il lago dei cigni, Nina è portata oltre l'orlo del crack nervoso dal turpe coreografo Thomas Leroy che pretende da lei che interpreti il cigno nero con la stessa personalità con cui si approccia al personaggio del cigno bianco....  
Un palcoscenico come un ring. Un corpo pedinato incessantemente da una telecamera indiscreta. Una giovane donna cristallizzata al limitare tra infanzia e adolescenza per via di una madre iperprotettiva che ne castra tutte le ambizioni. Un inestricabile labirinto di specchi in cui la protagonista si perde inesorabilmente.

Un rapporto amore/odio, la scoperta della sessualità in contrapposizione alla campana di vetro in cui è sempre stata rinchiusa.
E'questo e molte altre cose il nuovo film di Darren Aronofsky, il congruo punto di arrivo di una carriera registica costellata di rischi e di eccessi che come per incanto si vanno a ricomporre in questo Black Swan.
Un film in cui il tema del doppio è l'innegabile asse portante. Un viaggio metaforico alla ricerca di se stessi che affligge la piccola e ossuta Nina, un presente da ballerina in competizione con altre colleghe per diventare la prima, la star del New York Ballet, avere il ruolo di Odette nella riproposizione de Il Lago dei Cigni.
Nina vive sola con la madre che proietta in lei tutte le proprie aspirazioni frustrate da una scelta(quella della maternità) che le ha impedito di proseguire la carriera.
Nina in un dialogo le ricorda acidamente che aveva già 28 anni, a testimoniare il carattere effimero della carriera di ballerina classica.
In fondo anche lei ha sostituito Beth, più avanti negli anni e non più la favorita nell'harem del sultano coreografo. 
Nina non conosce la vita, il divertimento, il sesso: la madre non le ha permesso di crescere, le ha permesso solo di rimanere un eterna bambina immersa in un mondo da fiaba (notare la camera in cui dorme Nina, piena di peluches e che ha l'aspetto  quasi di una camera per bambini di età prescolare. Simbolica a questo proposito la scena in cui Nina butta via tutti i peluches, il simbolo che finalmente vuole spezzare l'incantesimo che non l'ha fatta mai diventare compiutamente donna).
Il loro rapporto è conflittuale pur avendo lo stesso obiettivo: il successo nell'ambito del balletto classico. Ma Nina è troppo candida per poter reggere la parte doppia (Cigno Bianco/Cigno Nero) nel balletto coreografato dal perfido Thomas Leroy, sciupafemmine impenitente che le affida la parte nonostante lei abbia rifiutato il suo pesante approccio sessuale.
Solo perchè ha visto in trasparenza l'ombra di nero che desiderava.
Il film è letteralmente cosparso di specchi e di superfici riflettenti: Nina viene sdoppiata, resa plurima, frammentata (forse in questo senso la locandina del film è un pò troppo esplicativa) .
Il percorso di avvicinamento alla perfezione a cui aspira nel balletto è uno scivolare lentamente ma inesorabilmente nell'abisso della tenebra che è racchiusa nella sua mente.
Le immagini riflesse si ribellano alle normali leggi della fisica, aspirazioni,  paure, istinti aggressivi coabitano nella sua mente in una progressiva perdita di prospettiva  che scardina la divisione tra reale e irreale.
Le pulsioni erotiche suscitate da Thomas, così come il diritto a emanciparsi da una madre oss(oppr)essiva inculcato dal rapporto burrascoso con Lily, sensuale creatura che ai suoi occhi appare come un perfetto Cigno Nero (di nuovo la tematica dello specchio) scompaginano i vari piani della vita di Nina.
Aronofsky non ci risparmia nulla: dall'autolesionismo al disfacimento cancrenoso fino ad arrivare alle mutazioni della carne figlie del cinema di Cronenberg.
Lo stesso regista ha detto che è necessario leggere questo film alla luce del precedente The wrestler  perchè sono film da considerare gemelli e c'è da credergli.
Nina e Randy The Ram sono personaggi che hanno molto in comune.
Se il corpo del lottatore era sfatto da una vita sregolata e da continue overdosi di steroidi quello di Nina è un corpo prosciugato di tutto: un fascio di esili muscoli e di nervi, quasi una radiografia in bianco in cui le ossa sembrano uscire da quell'esile involucro epidermico.
Sono le due facce di un'immaginaria stessa medaglia, due modi di raccontare l'America, la provincia e la metropoli, due modi di coronare il proprio sogno di performers.
Nina salta dal dirupo col suo tutù bianco lordato di sangue e si ha negli occhi l'ultimo salto di Randy dalla terza corda.
Anche se Black Swan brilla di luce propria non si può negare un atmosfera alla Bob Fosse,però  incattivito, funereo come era in All That Jazz ma con un totale cambio di prospettiva: nel film Natalie Portman il fulcro è il personaggio della ballerina mentre nella pellicola del compianto Fosse (col senno di poi mestamente profetica) tutto ruotava attorno al personaggio del tentacolare coreografo impegnato in un conscio percorso verso l'autodistruzione.
Accanto alla pellicola di Fosse aleggia un inquietante atmosfera depalmiana: dal rapporto con la madre visto già in Carrie alla schizofrenia di Danielle ne Le due sorelle.
Nell'ultima parte del film anche lo spettatore è catturato nel vortice delle proiezioni della mente di Nina in squarci visionari che marchiano a fuoco la pellicola. Le luci raffreddate che illuminano spettralmente il film sono perfette per aggiungere ulteriore inquietudine a un'atmosfera sulfurea.
Il culmine fisico e metaforico del film è il balletto finale dove la potenza delle immagini è corroborata dalla progressione inarrestabile delle musiche di Tchaikovsky in un trip audiovisivo difficile da rimuovere dalla memoria.
Così come è impossibile dimenticare il volo di Nina, il più bello tra i cigni (la Portman truccata da Cigno Nero è da svenimento), la crisalide che riesce a diventare finalmente una farfalla bellissima.
Ma solo per un attimo....

( VOTO : 8 / 10 ) 

Black Swan (2010) on IMDb

43 commenti:

  1. Posso dire "che due palle!!!"??? :)

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    1. cara poison, posso farti la ola? è un peccato che poi tu non capisca una mazzafionda di altri registi, tipo vonn trier... :D

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    2. con una enne in meno è anche meglio...

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    3. Senti bello, non sta scritto da nessuna parte che (von) trier deve piacere per forza.
      Comunque sì, certo che puoi! ;)

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    4. certo che puoi dirlo poisonuccia cara! e vedo che hai trovato in Dantés un sostenitore accanito...ma a me questo film piace da matti come von trier!

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  2. L'ho adorato in ogni singolo fotogramma, uno spettacolo.
    Anzi, appena riesco me lo riguardo.

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    1. ahia! mi pare di arguire che ti è piaciuto come una cacca sotto una scarpa...per stavolta stiamo dalle parti opposte della barricata...

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  4. sì, va bene, belle riflessioni
    però un voto inferiore al 10 per questo filmone è imperdonabile ;)

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    1. spero che mi perdonerai!:) via, il 10 me lo riservo per The wrestler....

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    2. ma va, the wrestler è nettamente inferiore, nonché l'aronofsky più "addomesticato"

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    3. eh eh vedo che la pensiamo in maniera molto diversa...di addomesticato in The wrestler io ho trovato poco o nulla...

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  5. Terrificante. Film orribile. La Portman è montata come un mobile dell'Ikea, algida, fredda e strasopravvalutata. Oscar immeritato. Attori di contorno pessimi. Regia insopportabile di Aronofsky. The Wrestler è da 10, questo è da 5 (se si decide di essere generosi). Un film che se lo guardi quando stai male ti da il colpo di grazia definitivo.

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    1. 'mmazza, Denny, gli hai farto barba e capelli...a me però è piaciuto, L'ho trovato morboso e malato come piace a me...

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  6. Non all'altezza del Capolavoro The wrestler, ma comunque un grandissimo film da qualunque lato lo si guardi.
    Quasi un horror dell'anima.

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    1. horror dell'anima è una definizione che mi piace parecchio e che calza a pennello a questo film...

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  7. Anche a me è piaciuto tantissimo, una potenza!

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    1. il classico film che divide l'audience...anche ha me ha fatto grand impressione, un po' meno di The wrestler, però...

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  8. Io sono dalla parte di chi l'ho amato, gli ho dato un 9 voto che non uso quasi mai:D

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    1. ti devo venire a leggere allora...

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    2. Passa quando vuoi;) ecco il link: http://affarinostriinformand.blogspot.it/2011/06/il-cigno-nero.html

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  9. Oh, qui tutti parlano del film ma nessuno del commento. Sarò il solito leccaculo ma qui il capolavoro è il tuo commento, il film è solo bellissimo.
    8 anche per me
    e il parallelo con Randy stupendo
    e l'emancipazione dall'esser costretta a restare "bambina" non ci avevo pensato, bravo!

    recensione enorme. Già st'aggettivo lo usavo spesso con te, ora a maggior ragione :) :)

    ciao caro

    (oh, ma tu guarda le coincidenze, parli de le due sorelle e ho visto il remake stanotte. Un filmetto di cui parlerò oggi se ce la faccio)

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    1. grazie, dae, così mi fai arrossire e non sono uno bello spettacolo da normale figuriamoci rosso come un peperone...non ci posso fare nulla mi lascio trasportare dalle emozioni e questo film me le ha date...ma the wrestler per me è un gradino più su...hanno fatto anche un remake de Le due sorelle? francamente lo ignoravo!

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  10. Un dei film più intensi degli ultimi trent'anni ... un capolavoro senza tempo.

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    1. mi ha procurato molte emozioni ma per me è un gradino sotto il capolavoro ma sono felicissimo di sentire persone che si emozionano così davanti a un film!

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  11. Sono d'accordo con oh-dae per quanto riguarda la recensione, veramente curata e hai centrato in pieno anche il mio pensiero :) E naturalmente concordo pienamente con te sul fatto che sì, questo film è sicuramente ottimo (come tutta la filmografia di Aro) ma è con The Wrestler, che il regista ha (per ora) firmato il suo vero capolavoro!

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    1. GRAZIE! sono contento che la pensiamo alla stessa maniera anche su The wrestler!

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  12. Un altro film di Aro che mi è piaciuto tanto. Non il suo migliore, ne il suo capolavoro. Ma di un'eleganza e profondità incredibile. Ottima recensione.

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    1. Grazie Frank! allora mi volete davvero far diventare rosso! Per me fino ad ora il suo capolavoro è The wrestler, un giorno recupererò le mie impressioni su quel film...

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  13. Il film (anche se non mi è dispiaciuto) se la tira un po' troppo e gli attori sembrano ripetersi da soli ed ossessivamente "guardate quanto sono figo". Nel complesso si può vedere.
    Mi è piaciuto il tuo parallelismo con "the wrestler"

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    1. grazie! In realtà il parallelismo lo ha fatto lo stesso Aronofsky parlando dei due film in questione come concatenati l'uno all'altro...

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    2. Devo essermi espresso male: intendevo che mi era piaciuto come avevi descritto tu il parallelo tra i due film

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  14. Per me sarebbe da 10, anche perché questo film mamma mia è tutt'ora una delle mie ossessioni, la Portman è diventata il mio idolo, waa non posso proprio descriverti a parole tutto l'amore che nutro verso questo film, un vero cult e masterpiece! :)

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    1. a me è piaciuto moltissimo ma The wrestler è un gradino sopra nella mia classifica moolto personale, per me fino ad ora The wrestler è il capolavoro di Aronofsky..

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  15. stupendo, il film che ha rivoluzionato tutte le puttanate dii film incentrati sulle compagnie di ballo e sulla danza in generale. Immenso!!

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    1. certo non è un dirty dancing qualsiasi ma se ti interessa guarda anche All that jazz di Fosse...

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    2. me lo metto in lista Brad ;) oh yeah

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    3. poi mi dirai se ti è piaciuto o meno...

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