Leena sta festeggiando assieme a suo marito e alle loro figlie il giorno di Santa Lucia. Una telefonata a casa avverte che sua madre è ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale e ha espresso il desiderio di rivederla un'ultima volta. Se per Leena questo vuol dire profonda crisi perchè ha passato gran parte della sua vita a cancellare con grande pervicacia il suo passato, il marito prende l'iniziativa di portarla dalla madre.E intanto affiorano i ricordi di infanzia di Leena, lei figlia di immigrati finlandesi in Svezia ( integrazione difficile sia linguistica che sociale) , costretta suo malgrado a tutelare un fratellino più piccolo ed evitare che i genitori , vittime della dipendenza da alcool , facciano più danni di quelli che fanno già.
Fino a quel brutto giorno in cui i servizi sociali portano via lei e il fratellino per affidarli a una struttura protetta. Intanto oltre al riaffiorare di questi ricordi, Leena si confronta al capezzale con la vecchia madre morente in un crescendo di dolore....
Beyond rappresenta l'esordio dietro la macchina da presa di Pernilla August, già attrice bergmaniana, già ex moglie del più famoso ( o famigerato a seconda dei punti di vista ) Bille August e con questo film ha vinto ha vinto il Premio Settimana Internazionale della critica al festival di Venezia del 2010.
Un premio che non sorprende non perchè ci troviamo di fronte a un capolavoro, perchè così non è, ma perchè ci troviamo di fronte al classico film da festival specializzato, un drammone a tinte fosche con una struttura fatta con flashback a incastro in cui si fa un ampio excursus della vita di una ragazzina, Leena, a cui hanno rubato troppo presto l'infanzia e lo si alterna alla sua vita di adulta normale medioborghese, mediamente felice, con una bella famiglia, un marito amorevole, senza troppi problemi economici e una riconciliazione mancata con il suo passato doloroso.
Il fulcro del film è tutto qui: se i figli sono pezzi 'e core anche le mamme lo sono e Beyond descrive in modo anche un po' artificioso il travaglio della Leena adulta che quasi non si vuol far contaminare dal ricordo della sua infanzia, lo tratta come un qualcosa da rimouovere totalmente dalla propria vita.
Il film della August naturalmente urla Bergman ad ogni inquadratura ma anche Ibsen nel suo essere caratterizzato da duelli all'ultimo sangue tutti giocati all'interno di quattro mura soffocanti.
La storia che appassiona di più è senza dubbio quella della Leena bambina e del suo essere così responsabile a un'età così verde, colpisce il suo amore per un fratellino meno attrezzato di lei a sopportare le brutture che la vita gli propone e la sua delicatezza nel cercare di nascondere in che brutta situazione entrambi vivano.
E il segreto che la Leena adulta si porta dentro è proprio il rimorso per non essere riuscita a fare di più per quel fratellino tanto amato e da cui è stata divisa a forza.
Naturalmente un film di attori come questo vive sulle performances dei protagonisti e qui sono tutti di ottimo livello: da Noomi Rapace qui al suo ultimo film prima di fare il definitivo salto dell'Oceano Atlantico per andare a Hollywood per girare il secondo capitolo di Sherlock Homes, a Ola Rapace ( marito,ormai ex, di Noomi, stesso nome d'arte, che aggiunge al tutto un tocco di spontaneità in più ), fino alla prova della giovane Tehilla Blad, nella parte della Leena bambina, recitata con grande intensità a trasporto.
Curioso che la giovane Tehilla abbia già nel suo curriculum varie apparizioni nella serie Millennium, quella che ha dato la notorierà a Noomi Rapace, recitando nella parte della giovane Lisbeth Salander...
Beyond non è sicuramente un film imprescindibile ma è notevole il lavoro della August sugli attori e sulle emozioni che scoppiano violente in una parte finale che ha il sapore di una chiusura definitiva col passato senza essere per questo troppo consolatorio.
Perchè talvolta l'amore non riesce a vincere su tutto.
( VOTO : 6,5 / 10 )
Lo vidi ai tempi e non mi dispiacque. Ma oggi di questo film ricordo davvero poco. Qualcosa significherà...
RispondiEliminaanche a me non è dispiaciuto ma è poco più che corretto, ben recitato ma si dimentica facilmente...
EliminaHo visto da pochissimo Dead man down, una vera merda, quindi per un pò mi prenderò una pausa da Noomi Rapace e dai thriller nordici che non mi convincono già sulla carta. ;)
RispondiEliminaah ah non l'ho visto...qui siamo più dalle aprti del drammone da camera...
EliminaMi sa che gli preferisco quello che recensirai a breve :D
RispondiEliminaeh eh! anche io l'ho preferito!
Eliminacome dici mi sa tanto di film nella media, quindi mi sa che deciderò di perdermelo senza troppi rimpianti...
RispondiEliminaeffettivamente è ampiamente perdibile...
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