I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
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Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 22 maggio 2012

The Abandoned ( 2006 )


Che la frontiera del nuovo orrore si sia spostata in Europa?
A giudicare dal volume e dalla qualità delle produzioni del Vecchio Continente in campo horror sembrerebbe proprio di si. Ma naturalmente il nostro tanto bistrattato Belpaese , a parte qualche pellicola  no- budget( perchè per la pochezza di capitali immessi non possono essere considerate neanche low budget), è totalmente escluso.
Addirittura in Spagna, dato il fiorire di nuovi autori più o meno specializzati nel genere, nel 2006 è stata realizzata una meritoria risposta ai Masters of Horror americani, le Peliculas para no dormir, serie di mediometraggi televisivi che hanno regalato ai fans più di un brivido.
Nello stesso anno , il 2006, è uscito The Abandoned, il ritorno( quasi un esordio) al lungometraggio di Nacho Cerdà   che aveva fatto girare più di un capo con  The Death Trilogy, antologia di tre suoi corti( The Awakening 1990, Aftermath 1994, Genesis 1998).
Girato nei dintorni di Sofia con un budget di 3 milioni di euro e una sceneggiatura a 6 mani curata oltre che dal regista  dal redivivo Richard Stanley ricavata da un vecchio script di quel pazzoide di Karim Hussain, al contrario di quanto ci si possa aspettare dal curriculum degli autori, The Abandoned è una sorprendente incursione nei territori della ghost story.
La sorpresa non deriva tanto dai contenuti , che sono classici del genere, con una storia circolare in cui i due personaggi principali si perdono in un loop mefistofelico tra passato presente, interno della casa e bosco attorno ad essa, ma è data dalla forma.
Nacho Cerdà pur non dicendo nulla di nuovo lo dice benissimo utilizzando magnificamente gli ambienti a sua disposizione coadiuvato da un'eccellente fotografia ad opera del talentuosissimo Xavi Gimenez ( presente in Nameless e Fragile di Balaguero ma anche nel bellissimo L'uomo senza sonno di Brad Anderson ) che riesce a ricreare un'atmosfera da incubo sia dentro la casa, praticamente un portale temporale aperto nei due sensi, sia nel terrificante bosco che la circonda.
Storia di passato che ritorna o meglio di presente che ritorna nel passato , di doppelganger , di case infestate e di loop spazio/temporali che riportano i due protagonisti ( fratello e sorella gemelli che si ritrovano nella suddetta magione nella madre Russia quaranta anni dopo) sempre al punto di partenza.
Che forse non c'è mai stato.
Ben lontano dalla muscolarità hollywoodiana a base di spaventi a buon mercato il film di Cerdà usa tutti gli espedienti del genere(ombre furtive, apparizioni improvvise, twist di sceneggiatura) ma si concentra particolarmente sul sonoro che è veramente disturbante.
The Abandoned sollazza e  pure parecchio anche se non possiede quella personalità che lo isserebbe allo status di cult imperituro. Questo perchè Cerdà sembra più attento a ricreare l'atmosfera che allo sviluppo di una storia che , tirando le somme, si presenta poi abbastanza ordinaria, senza picchi di genialità.
Visto però in particolari condizioni ambientali può arrivare a essere qualcosa di veramente terrorizzante.
E starete più attenti a cosa troverete dietro la prossima porta che dovrete aprire....

( VOTO 7+ / 10 ) The Abandoned (2006) on IMDb

2 commenti:

  1. Che bella recensione!!
    Sono contenta che sia piaciuto anche a te. Effettivamente, non dice nulla di nuovo, ma lo dice molto bene e il risultato è un horror inquietante e davvero bello!

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  2. grazie per avermelo fatto recuperare! E mi sono recuperato pure i cortometraggi di Nacho Cerdà,appena ho tempo me li guardo e ne parlerò...

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