I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
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Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

venerdì 11 maggio 2012

Loft (2008 )


Con questo film praticamente inauguro la stagione della recensione da superofferta al supermercato. Il 2 X 1.
Tutto questo è scaturito da un mio errore nel vedere un film.Dopo aver amato il precedente film,De Zaak Alzheimer (The Alzheimer Case, titolo internazionale) del per me allora sconosciuto regista belga Eric Van Looy sono andato subito alla ricerca di questo Loft, di cui avevo già letto meraviglie. Sapevo che per il 2012 era già schedulato il remake hollywoodiano di questo film , diretto dallo stesso Van Looy ma francamente non sospettavo che questo film avesse già avuto un remake nel 2010.
Un remake olandese per la precisione e me ne sono accorto solo quando sono andato a rivedere i titoli di testa e ho trovato Eric Van Looy tra i produttori esecutivi e tale Antoinette Beumer alla regia. Quindi dopo un veloce controllo sulla bibbia Imdb sono partito subito all'affannosa ricerca dell'originale.
Loft di Erik Van Looy è una bellissima risposta europea agli stilemi del thriller hollywoodiano. Come struttura ricorda a grandi linee quella de I soliti sospetti come ho letto da qualche parte anche se a differenza del film di Singer si presenta incalzante sin da subito.Lo spettatore è catapultato immediatamente al centro della scena nel momento in cui il patatrac è già avvenuto.
Ma il regista è attentissimo a non svelare le sue carte in un film circolare in cui la prima sequenza si collega all'ultima e magicamente tutte le tessere del mosaico trovano il loro posto.
La vicenda si può riassumere in poche parole: una ragazza viene trovata morta ammanettata al letto , nel loft condiviso da cinque amici, tutti professionisti affermati , qualcuno di loro con ben più di un problemino coniugale.
Raccontato in un lungo flashback in cui però l'unità temporale viene frazionata più volte per dare volto e voce al rapporto tra i protagonisti, alla loro ansia montante nei confronti della polizia che indaga sull'accaduto, al crescendo di tensione che implacabilmente detta il ritmo del film, Loft è un thriller dalla progressione drammaturgica inarrestabile in cui Van Looy è bravissimo a svelare la verità poco per volta, tenendo alta la tensione praticamente fino all'ultima sequenza.
Lo spettatore è portato ad identificarsi con i protagonisti proprio perchè non sa nulla più di loro, trasformando il film in una sorta di lunga soggettiva in cui la verità compare solo negli ultimi minuti. Non proprio all'ultima sequenza come ne I soliti sospetti, ma quasi.
I cinque protagonisti protagonisti la cui amicizia all'inizio del film sembra a prova di bomba visto anche che  condividono le chiavi del loft del titolo in cui spassarsela a turno con allegre donzelle, progressivamente perdono le loro certezze facendo venire alla luce dei segreti inconfessati e inconfessabili.
Parlando del remake olandese del 2010 diciamo subito che a prima vista è identico al film belga. E'un remake filologico come poteva essere Psycho di Van Sant di fronte al film di Hitchcock. Le scene sono girate alla stessa maniera, l'ambientazione è molto simile, anche i dialoghi sono sovrapponibili.
La cosa che risalta più all'occhio in questo film olandese è la patinatura della confezione che la pellicola di Van Looy non ha .

La fotografia è molto più curata, gli attori sono fisicamente molto più prestanti dei corrispettivi nell'altro film, anche i personaggi femminili sono molto più gradevoli all'occhio. E'scomparsa una certa ruvidezza nelle caratterizzazioni dei vari personaggi che contribuiva a renderli più reali.
Sembrano più personaggi da soap, anche quello che dovrebbe essere uno sfigatello infelice a cui gli altri rubano in continuazione le donne è un armadio biondo con fisico da tronista e non sarà certo un occhialetto dalla montatura un po' antiquata che ne annacqua il sex appeal.
Così come è ad alti livelli il sex appeal degli altri personaggi, tutti gradevolissimi all'occhio e forse un pò troppo perfetti per essere credibili come professionisti di mezza età o quasi.
E'naturalmente preferibile il film originale ma anche chi incappasse nel secondo(senza aver visto il primo) assisterà a uno spettacolo di ottimo livello.

( VOTO : 7,5 / 10 )  Loft (2008) on IMDb

9 commenti:

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    1. Notevole... anche se basta che ne vedi uno solo dei due... Anche De zaak Alzheimer è vivamente consigliato.

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  2. Sembra interessante. E tutto sommato pure i protagonisti troppo gradevoli potrebbero esserlo! :-D

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    1. se anche l'occhio da femminuccia vuole la sua parte nettamente meglio il secondo...

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  3. Vero, bel thriller complesso. Non conoscevo l'esistenza del remake olandese. A parte le differenze formali, è identico nella trama? Se così fosse è davvero strano: rifare un film di un paese vicino, dopo due anni, è incomprensibile.

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  4. E'praticamente identico, anzi io ho visto prima il remake poi quando sono andato a controllare i credits ho visto che la regia non era di Van Looy e che avevo appena visto il remake. Anche secondo me non ha senso rifare lo stesso film in un Paese confinante.Devo indagare sull'eventuale successo al botteghino...

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  5. ma gli attori dell'originale sono quelli di Van Looy, Koen De Bouw è il poliziotto di "De zaak Alzheimer"!
    e anche Jan Declair, l'Angelo Ledda di "De zaak Alzheimer" fa la sua parte.

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  6. non avevo controllato i credits prima del film.....ero tranquillo anche perchè il nome di Van Looy compariva nei titoli di testa e quindi non ero stato a leggerli tutti...

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  7. Ahah, è proprio identico me sa...
    E allora, come sospettavo, si è soltanto passati dalla sporcizia del primo ad una sempre più marcata patinatura con l'olandese e l'americano.
    Ma, come ho detto da Ismaele, io non sono contro certi remake (parlo dell'americano) perchè permettono al grande pubblico di conoscere così anche il primo. Il fatto che l'abbia diretto lo stesso regista la dice lunga

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