I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

venerdì 4 maggio 2012

Scream 4 ( 2011 )


Si sentiva proprio il bisogno del quarto capitolo della saga di Stab Scream?
Direi di no, sembrava che avesse già mostrato tutto quello che aveva da farci vedere. Moltiplicazione dei serial killer, ritorni al passato, storie d'amore, metacinematografia .
E allora Craven se ne inventa una nuova.
Il sequel elasticizzato.
Perchè proprio come un elastico si muove tra un capitolo e l'altro per poi ritornare a casa base , come in una qualsiasi partita di baseball.
Quindi sorprese zero ma il divertimento è perlomeno assicurato perchè Craven cita, si autocita e fa ironia sulla serialità dell'horror. E detto da uno che sta girando il quarto capitolo di una sua creatura mi sembra una discreta botta di autoironia.
Quindi il problema di Scream 4 è che sembra un trailer lungo 100 minuti,un riassunto delle puntate precedenti che unisce tutti e tre i film della sag(r)a, prendendo un po' dall'uno e un po' dall'altro.
L'inizio è pura metacinematografia, si accumulano due-tre false partenze giusto per disorientare un po' lo spettatore.
E anche per fare un po' di bassa macelleria con scream queens bionde o brune (non fa differenza ) che sembrano fatte con lo stampino.
Il giochino delle citazioni però è subito allo scoperto e anche se vengono disseminate abilmente false piste chi conosce un minimo la saga di Scream e lo stile di Craven riuscirà subito a mettersi sulla pista giusta.
Almeno parzialmente.
Anche perchè il buon Wes si mette a fare anche dell'ironia spiccia su quella che dovrebbe essere l'ultima frontiera dell'assassinio seriale ( filmare gli omicidi e caricarli su youtube in preda a delirio d'onnipotenza) e sul meccanismo perfetto che dovrebbe essere alla base di un film horror.
Ma quale sia il meccanismo dell'horror perfetto è ancora un mistero per noi miseri plebei mortali.
Qualcosa tipo rendere inutili remakes,sequels, , prequels, postquels, semiquels , superquels, infraquels?
Altra cosa che mi ha distratto durante il film: il personaggio di Charlie, mi ha subito ricordato qualcuno. Sono stato tutto il film a sforzare il mio ultimo neurone, l'ho messo a bagno pure dentro una pinta d'amaro , ma nulla!
Ho dovuto attendere i titoli di coda: e che ti vado a scoprire? che quel tizio con la faccia da pirla e capelli unti lunghi fino alle spalle si chiama ...ehm ... tipo qualcosa Culkin.
Un altro della dinastia: ma c'hanno la fabbrica? e tutti con la stessa faccia poi....O li stanno clonando e ancora non lo sappiamo...

Craven è comunque sempre un gran regista, sa girare sequenze in cui la suspense si affetta col coltello ( tanto per restare in tema) come quella del garage.
Nel finale il film cede alla tentazione facile di chiudere tutte e subito le sottotrame con una postilla ospedaliera    non particolarmente originale.
Come è assolutamente deleteria la tendenza di tutti i personaggi di comportarsi sempre col massimo della stupidità. Un morbo comune a quasi tutti gli slasher.
Si ritorna quindi alla domanda che mi sono fatto all'inzio: c'era proprio bisogno di un altro Scream che poi non dice nulla di nuovo rispetto agli altri tre?
La risposta è no: ma visto che c'è un'occhiata gli si può pure dare.
A tempo perso.

( VOTO : 6 / 10 ) 

Scream 4 (2011) on IMDb

2 commenti:

  1. io odio i sequel, però questo mi è piaciuto parecchio.
    la saga di scream è una delle poche in cui i seguiti abbiano un senso perché giocano con enorme ironia proprio con il concetto di serialità. serial-cinema-killer :)

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  2. eh eh vero! serial -cinema- killer è carina come definizione.Pure io mi sono divertito, più o meno sono tutti dello stesso livello e nelle saghe di solito dopo il capostipite di perde subito di qualità. Ammettendo le dovute eccezioni!

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