I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 15 maggio 2012

Fright Night ( 2011 )



Quindi per trovare una via alternativa agli esagui vampiri per teen agers twilighitani bisogna rivolgersi al passato e a quell'Ammazzavampiri ( Fright Night in originale, naturalmente il marketing italiano ha voluto cancellare ogni riferimento al film anni '80 spacciandolo per una storia nuova di pacca) che morse diversi cuori all'epoca facendolo diventare un vero e proprio cult.
Si basava su un'idea tanto semplice quanto geniale: su un substrato decisamente horror (con ottimi effetti speciali soprattutto nelle trasformazioni) si iniettavano cospicue dosi di ironia, anche un pò sbracata. 
E il risultato era oltre le aspettative, oltre ad aver paura si rideva di vampiri e affini con la consapevolezza degli autori di provocare una tale reazione divertita.
Tutta altra cosa rispetto al ridicolo involontario della sag(r)a del globulo rosso di Twilight che si nutre di sangue annacquato.
In Fright Night abbiamo un vampiro della porta accanto ( come recita la postilla italiana al titolo originale) che sembra appena uscito dallo spot di una marca di jeans, col bicipite unto in bella mostra, ciuffo in ordine, lo sguardo orgasmatico e una sinistra tendenza a fare strage dei vicini del protagonista.
Il quale, assieme all'amico ancora più nerd e imbranato di lui che ha scoperto tutto ingaggia una lotta all'ultimo sangue, è il caso di dirlo, aiutato anche da un sedicente esperto di vampiri, in realtà attore alcolista che è tutto tranne che un cuor di leone.
Accanto alla lotta contro il vampiro e giocando sui luoghi comuni che accompagnano la loro leggenda , il regista inserisce anche aguzze riflessioni su che cosa vuol dire essere un nerd nel micorcosmo della scuola, una riproposizione in piccolo di quello che succede là fuori nel mondo degli adulti.
Si assapora quasi il senso di rivalsa del protagonista allorchè riesce ad accalappiare la ragazza più cool di tutta la scuola.
Sono soddisfazioni che ti fanno vivere da re, almeno per un giorno o per una notte.
Chiaramente la Fright Night del nuovo millennio quasi evapora di fronte al fascino dell'originale però assicura un onesto divertimento anche in funzione del suo essere antidoto ai vampiri sesso-indipendenti di Twilight...qui Colin Farrel si diverte a fare il t(r)ombeur de femmes...solo che dopo si attacca alla giugulare. 
Concepito per la visione in 3 d , il film di Gillespie si avvale  di buoni effetti speciali utilizzati in maniera intelligente e non invasiva.
Colin Farrell vampiro è uno strano vedere: non ha il fascino del classico vampiro da letteratura(a cui si richiamava l'originale) ma è sfacciatamente moderno , forse anche post (moderno).
Si veste come un burino, si comporta come il ras del quartiere e si sporca anche le mani con il grasso dei motori delle macchine. Per non dire del sangue.
Perfetto per casalinghe a metà strada tra la frustrazione, la sindrome deprivativa e la disperazione....

( VOTO : 6 / 10 ) 

2 commenti:

  1. come film l'ho trovato superficiale, ne ho parlato anche da me, se vuoi puoi darci un occhiata :)

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  2. Credo che la cosa più convincente di questo film sia il discorso sull'essere nerd in una scuola, certamente non la parte orrorifica. Vado a leggere quello che hai scritto!

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