I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
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Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

sabato 23 febbraio 2013

Die Hard- Un buon giorno per morire ( 2013 )

John McClane si imbarca per un viaggio a Mosca per tirare fuori dai guai suo figlio Jack e riconciliarsi a lui, con cui i rapporti non sono propriamente idilliaci da anni e anni. Lo hanno arrestato e assieme a lui hanno arrestato Komorov , un informatore del governo a cui la malavita russa dà la caccia perchè in possesso di un file che potrebbe da solo scatenare una nuova guerra nucleare. In realtà il giovane Jack è un agente della CIA in missione e ha fatto lui fuggire Komorov.
Ma anche il russo non è affatto chi sembra o dice di essere e per i due McClane sarà dura salvare la pelle tra Mosca e Chernobyl. Si , proprio quella Chernobyl, non un' altra dove ci sono montagne, neve e su cui si può sciare.
Sgombriamo il campo da ogni equivoco: io a Bruce Willis ci voglio un sacco di bene. Nel corso degli anni mi ha educato all'azione, all'ironia, l'ho conosciuto che faceva il barboncino a pelo liscio ( e già piuttosto rado)  di una dea come Cybill Shepherd e con gli anni è migliorato come il buon vino, soprattutto non prendendosi mai sul serio.
E non riesco proprio a condannarlo per aver accettato un assegno a diversi zeri per fare un film come questo in cui sembra che faccia il traghettatore, per raggiunti limiti di età, a un nuovo reboot della serie, ormai arrivata al quinto capitolo, con un protagonista più giovane e sempre di famiglia.
Solo che se il suo sostituto è il mascellone australiano Jai Courtney, già visto in Jack Reacher dove faceva la parte del cattivone, che ha gli addominali più espressivi della faccia, allora marca male.
Perchè verrebbe perso del tutto il trademark della serie, cioè quella capacità di alleggerire con l'ironia le situazioni più complesse e la facilità di ridere di se stessi.
E poi Bruce ogni volta che è in scena cancella Jai come usasse il bianchetto che si usa sui banchi di scuola.
Che dire di Die Hard- Un buon giorno per morire? Poco, nel senso che è un action come tanti, con un budget spropositato rispetto alla resa artistica del prodotto ( che ha incassato meno del previsto) e l'ironia , da sempre presente nella serie, messa in un angolino e relegata solo a qualche battuta del McClane senior.
Per sorbirsi la storia ( elementare fino all'imbarazzante, magari nel prossimo Die Hard  mettiamo una sceneggiatura nella dotazione di serie e non tra i costosi optionals a pagamento)  bisogna sospendere l'incredulità ma aiutandosi con un' overdose di tequila, le esplosioni provocano un frastuono addirittura fastidioso ma i nostri eroi escono sempre senza un graffio anche buttandosi da un grattacielo. E continuano a menare a dei russi non particolarmente intelligenti che quando hanno l'occasione di uccidere i due americani senza tanti cerimoniali piantandogli una pallottola in testa si mettono a fare balletti...
La mano del regista John Moore ( una carriera e un curriculum al di sotto di ogni sospetto ) non è poi particolarmente felice nelle scene action che devono molto al glamourama bondiano.
Passi per l'inseguimento nelle affollatissime strade di Mosca con un camion blindato e vari altri mezzi di locomozione  che comunque tiene incollati allo schermo, l'ispirazione non sembra regnare sovrana in sequenze soffocate da un montaggio triturante e che si susseguono praticamente senza soluzione di continuità.
E poi vogliamo parlare di questo rapporto padre figlio tenuto sempre sul filo della macchietta del figlio che chiama il padre per nome e lui non fa altro che ripetere che si trova in vacanza?
Ecco, meglio di no, è un qualcosa trattato in maniera talmente grezza e priva di sorprese che forse era meglio evitare.
Dopo aver visto il film mi sono spiegato anche il can can suscitato non si sa da chi per la presunta eccessiva violenza presente in questo film: a parte che in giro si vede di molto peggio, ma col senno di poi , si sente la puzza di battage pubblicitario per sollevare un prodotto non in grado di competere con i primi tre titoli della serie.
Qui siamo all'intrattenimento decerebrato: nulla di male ma se uno conosce già John McClane non potrà rimpiangere un po' il suo passato glorioso. Se uno non lo conosce si può anche divertire.
Due avvertenze per l'uso: McClane funziona meglio da solo, anche se le primavere sono 57 ( 58 tra poco più di un paio di settimane) lo stato di conservazione è ottimo  per cui non gli servono spalle di manzo estrogenato come Jai Courtney.
La seconda è che comunque sia il film io a Bruce Willis anzi a brusuillis continuo a volerci un sacco di bene.

( VOTO : 5 / 10 )  A Good Day to Die Hard (2013) on IMDb

22 commenti:

  1. E bisogna davvero volergli tanto bene a brusuillis!
    E "inespressivo" per il figlio non rende nemmeno l'idea della sua inespressivita!

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    1. che ci posso fare? ci voglio veramente un sacco di bene...meno a suo "figlio" a cui ho dato anche della spalla di manzo estrogenato...

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  2. come si fa ad odiare bruseuillis? impossibile!

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    1. impossibile anche se fa robe al limite della ciofeca come questo film...

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  3. Ho visto il film, ma non ho scritto nessuna recensione... che cosa vuoi scrivere? :) è impossibile prendere sul serio un film del genere, vai a vederlo solo per fare due risate e passare una serata più leggera. Del resto non si vive di solo Sokourov :) E poi ormai il buon McClane è come un vecchio amico: mica gli vorrai dire di noi anche se sai già cosa ti aspetta?

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    1. infatti bisogna prenderlo per quello che è: una vaccata ad alto numero di caxxate! e a brus non si dice di no...

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  4. Io non ricordo che numero di Die Hard vidi, ma lo trovai molto fantasioso e molto molto molto irreale. Nel senso che se quelle situazioni fossero vere sarei morto almeno venti volte:)

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    1. hihih grande Nico! Penso che sia quella la forza di questa saga!

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    2. per quanto mi riguarda i primi due sono imprescindibili, il terzo consigliabile il quarto non proprio..questo è una vaccata che come giustamente dici è talmente irreale da far sorridere , anche con gli altri film era più o meno così ma qui siamo proprio all'iperbole del superman(ismo)!

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  5. Questa volta, nonostante brusuillis, passo. Dovrei recuperare anche gli altri (ho visto solo il primo), forse non vale la pena.

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    1. Il secondo e il terzo li puoi vedere senza problemi, sono divertenti, questo puoi evitarlo...

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    2. Il secondo ed il terzo danno la paga a diversi film che escono oggi e costano 200 milioni! All' epoca in generale sembra sapessero ancora scriverli. XD

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  6. Sono combattuta, seguo il cuore e lo guardo o ragiono su basi del ragionamento,che mi dice quanto sia una ciofeca?

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    1. brus è sempre brus , lui dice le sue battute e poi se ci vuoi bene come ci voglio io lo vedi anche se tutto il resto è ciofeca. E lo è, stavolta!

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  7. io a brusuillis ci ho voluto bene anche ne "la fredda luce del giorno" fa un po te!!questo puzzava di vaccatona lontano un km gia' dai primi trailer, ma per una serata con le amiche che ci vogliono tanto bene anche loro al brus mi sa che e' perfetto!

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    1. ma lo sai che mi manca? però ce l'ho pronto e lo guarderò...se ci vuoi bene a brus per una serata con le amiche è perfetto...intanto che lo guardi potete anche chiacchierare tranquillamente tanto i dialoghi del film sono pleonastici....

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  8. bruce willis grande sempre e comunque.
    però ultimamente le cose più interessanti le fa quando non fa il solito bruce willis, come in moonrise kingdom.
    insomma bruce, basta con 'ste schifezze action, che ormai hai una certa età, e limitati al cinema d'autore, ok?

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    1. per me bruc è sempre l'ultimo boi scaut, mi piace così... ma in fondo mi piace un po' in tutte le salse....

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  9. Brus è un grandissimo, senza dubbio.
    Non ho ancora visto questo Die hard, ma so già che gli vorrò comunque bene.

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  10. visione obbligatoria a neuroni spenti e anche lì ci sono problemi..e comunque a brusuillis ci voglio sempre un sacco di bene...

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  11. Visto ieri, delusione totale. Non me lo dovevi fare Brus, non me lo dovevi fare!

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  12. dai, però spero che continui a volerci bene al grande Brus!

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