I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

giovedì 14 novembre 2013

Prisoners ( 2013 )

Keller Dover si trova a fronteggiare quello che è il peggior incubo che possa esistere per un genitore: la scomparsa della propria figlia piccola, Anna, sparita mentre giocava assieme a un'amichetta di poco più grande , Eliza, intorno casa. L'unica traccia è un camper sospetto parcheggiato nei dintorni. Il detective Loki non fatica a trovare il proprietario del camper, Alex Jones, un giovane con molti problemi psichici, e lo arresta ma in assenza di prove del suo coinvolgimento nella scomparsa delle due bambine è costretto a rilasciarlo. Keller, accecato dall'angoscia, visto che i giorni stanno passando e le indagini non stanno andando avanti , rapisce Alex Jones e lo tiene prigioniero in una sua vecchia casa abbandonata da tempo. Lo picchia e lo tortura per farsi dire dove sono le bambine ma il ragazzo non cede.
E le indagini sembrano a un punto morto finchè....
Prisoners è il primo film americano del regista franco canadese Dennis Villeneuve, che si era fatto notare in precedenza per due film ottimi come La donna che canta ( vincitore di numerosi premi nei festival internazionali e nominato all'Oscar come miglior film straniero ) e Polytechinique, racconto del massacro di un gruppo di giovani studentesse del Politecnico di Montreal per mano di un misogino patologico.
Con Prisoners conferma tutto quello che di buono si potesse pensare di lui.
Il suo ultimo film rischia seriamente di essere uno dei film dell'anno: immergendosi nel profondo della provincia americana e sfruttando tutti i topoi del genere thriller, Villeneuve eleva il suo cinema ad una forma quasi metafisica regalando allo spettatore un film profondo e stratificato che scava nel profondo di scrupoli e coscienze.
La regia morbida e sinuosa che quasi si vuole estraniare dalla vicenda con sequenze in campo lungo che sembrano voler prendere distanza da quello che si sta narrando denotando un palese disinteresse per le regole non scritte del genere, la durata che a molti parrà eccessiva ( 150 minuti più o meno, un minutaggio che selezionerà parecchio pubblico), un intrigo disseminato di false piste, divagazioni e notazioni a margine rendono Prisoners un qualcosa di unico nel panorama cinematografico odierno, soprattutto americano.
E non dimentichiamo la nazionalità canadese di Villeneuve: non è americano e si vede per come osserva da entomologo una civiltà fondata sull'uso delle armi e su un concetto abbastanza distorto della giustizia, con una pericolosa tendenza al fai-da-te che arriva a creare dei mostri insospettabili nascosti dentro e dietro padri di famiglia onesti e premurosi.
Ma del resto fino a che punto si può arrivare pur di ritrovare una figlia, una bambina indifesa capitata nelle grinfie di un maniaco pedofilo?
Tutti i personaggi di Prisoners sono prigionieri di qualcosa , sia a livello concreto che a livello metaforico e Villenueve pur disseminando il film di domande che ogni essere umano dovrebbe porsi prima di agire in una determinata maniera, si guarda bene dal rispondere.
A farlo ci penserà la sensibilità di ognuno.
Prisoners ha un aspetto retrò da thriller anni '70 (non sembrano per nulla azzardati i paragoni con due capolavori del genere come Mystic River e Zodiac ) grazie alla fotografia plumbea del grandissimo Deakins e ha dalla sua un cast in stato di grazia in cui emergono i due protagonisti.
Hugh Jackman  tira fuori dal cassetto un'interpretazione magistrale di un padre di famiglia in preda ai suoi demoni e ai sensi di colpa che ha pochi eguali nella sua carriera, mentre Jake Gyllenhaal conferma tutto il suo talento in un personaggio profondo e sfaccettato come pochi, non è il classico detective tutto di un pezzo ma un uomo alle prese con le sue frustrazioni e le sue debolezze.
Prisoners è uno dei thriller più potenti  degli ultimi anni, un qualcosa che non ti lascia nemmeno a distanza dalla visione.
Forse perchè anche al di qua dello schermo siamo un po' tutti prigionieri di qualcosa....

( VOTO : 8,5 / 10 )

  Prisoners (2013) on IMDb

25 commenti:

  1. Gran film. Uno dei migliori dell'ultimo periodo.
    Gyllenhal immenso.

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    1. concordo e Gyllenhaal è bravo in modo spropositato...

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  2. per una delle poche volte quest'anno, sono assolutamente d'accordo con te ;)

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    1. ah ah ah , no , dai andiamo d'accordo molto di più di quanto sembri...:)

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  3. Bellissimo, angosciante, da due giorni non mi molla più.
    Spero di riuscire a buttare giù due pensieri in merito domani.

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  4. cazzo, qui occorre una visione, e di corsa!

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  5. Molto bello. La paura che 'Villeneuve' si fosse (s)venduto a Hollywood nel suo primo film a largo budget era grande... invece ha conservato la sua anima. Menomale.

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    1. paure del tutto fugate e che Dio Hollywood ce lo conservi così...

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  6. Voglio troppo vederlo, spero che lo tengano ancora un po' vorrei andarlo a vedere la prossima settimana, mi avete fatto venire l'acquolina in bocca.

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    1. sta andando discretamente al box office ma con Zalone che occupa tutte le sale ti conviene affrettarti!

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  7. Me ne stanno decantano tutti le lodi... va a finire che dovrò vederlo per forza.

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    1. Visto e, pur non gridando al miracolo, mi è davvero piaciuto. Forse gli do mezzo punto in meno di te :-P

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  8. Tutti ne state parlando benissimo e cresce la voglia di guardarlo....

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    1. per te che sei appassionato di thriller questo film è una manna dal cielo!!

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  9. D'accordo al cento per cento.
    Grandissimo film, grandissima sceneggiatura, grandissime interpretazioni.
    Fortunatamente Villeneuve è rimasto lui.

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    1. e che Hollywood ce lo conservi così...è un grandissimo regista!

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  10. direi che questo FILMONE sta mettendo tutti d'accordo :-)

    Concordo poi su Jackman, strepitoso in questo film, ottimo cmq anche Gyllenhaal

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    1. eh si, pare proprio che su questo film ci sia un vero e proprio plebiscito!

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  11. ormai è un copia-incolla ovunque, non si sa nemmeno più che dire.
    Anche te come me però hai glissato o parlato pochissimo della tematica religiosa nel film.
    Molti l'hanno presa addirittura come prima chiave di lettura.
    Non so.

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    1. è vero ho omesso sulla tematica religiosa, ma è colpa del fatto che non prendo mai appunti durante la visione: secondo me il discorso è sul bigottismo puritano della profonda provincia americana lo stesso che ti porta in chiesa tutte le domeniche e feste comandate ma non ti impedisce di armarti, uccidere o di torturare persone...

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  12. Io c'ho sottomano la versione milanese: Prisoners of Allegri... comunque, a parte gli scherzi (che no lo sono poi neanche tanto.. ), mi avete fatto venire voglia...

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