I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

mercoledì 27 novembre 2013

Blackfish ( 2013 )

La storia di Tilikum , un maschio di orca catturato quando aveva appena tre anni al largo delle coste islandesi  nel 1983 e fatto esibire nei parchi acquatici della catena Seaworld dove ha causato negli anni 3 morti, tra cui l'esperta addestratrice Dawn Brancheau , attaccata e deliberatamente massacrata durante uno spettacolo di fronte al pubblico.
Perchè Tilikum continua ad esibirsi e perchè questi magnifici mammiferi marini che, secondo gli scienziati , hanno un'emotività e un'intelligenza superiori a quella dell'uomo sono costretti a passare la maggior parte delle loro vite in piscine anguste che sono delle vere e proprie prigioni?
La risposta è una sola : i soldi , per la SeaWorld e per tutte le società che gestiscono parchi acquatici questi animali sono fonte di reddito e incassare una marea di dollari in più val bene qualche sacrificio umano e far passare una vita da reclusi ad animali il cui unico diritto inalienabile sarebbe la libertà....
Accanto alla storia di Dawn e di Tilikum anche la narrazione di altri "incidenti"...
Blackfish bellissimo documentario di Gabriela Cowperthwaite, presentato con successo al Sundance di quest'anno, non è semplicemente la storia della vita di un'orca "assassina" ( il film di Michael Anderson con Richard Harris e Charlotte Rampling è espressamente citato, anzi vengono proprio mostrate alcune sequenze del finale per dimostrare quanto possa essere vendicativa un'orca, animale come già detto di intelligenza persino superiore a quella umana) ma è un virulento atto d'accusa contro i parchi acquatici che costringono questi animali a vite "bestiali", consumate per la maggior parte del tempo in piscine anguste, per loro poco più di vasche da bagno.
E sottolinea anche quanto sia un'illusione credere di aver addestrato perfettamente questi animali che conservano comunque la loro indipendenza e il loro istinto.
La storia di Tilkum è la storia di un animale che ha vissuto soffrendo e che durante la sua "carriera" da performer ha causato sofferenza uccidendo , per tre volte: la prima volta nel 1991 allorchè l'addestratrice Keltie Byrne entra in acqua per nuotare con Tilikum e le due femmine che sono con lui ( due femmine dominanti, gravide a insaputa degli addestratori,che hanno attaccato il maschio in varie occasioni riempiendolo di ferite). In realtà è la prima volta che un addestratore si tuffa nell'acqua in cui ci sono le orche e sono le femmine che attaccano ma anche il maschio fa la sua parte.
Nel 1999 vengono ritrovati nella sua vasca i resti di un uomo che nottetempo si è introdotto nel parco acquatico e si è tuffato nella vasca di Tilikum che ha reagito come è nella sua natura di predatore.
Nel 2010 il terzo incidente, quello che lo ha reso noto all'opinione pubblica: Tilikum massacra durante uno spettacolo l'esperta addestratrice Dawn Brancheau.
Blackfish è un documentario toccante che avvalendosi delle testimonianze di addestratori e di dipendenti "pentiti" getta una luce inquietante su come vengono gestiti in cattività questi giganteschi mammiferi acquatici e di come vengano catturati e divisi dalla rispettive famiglie.
Perchè le orche hanno un'organizzazione sociale simile a quella dell'uomo, vivono per tutta la vita in un nucleo familiare fisso , hanno cure parentali insolitamente lunghe e un legame tra i vari membri della famiglia che forse è il più forte tra quelli che si conoscono in natura.
Non è un caso che la lunga sequenza della cattura delle orche per portarle ai parchi acquatici ( interessano soprattutto i cuccioli, gli unici che si possono "addestrare" ) sia la più toccante di tutto il film, forse anche più del racconto, che fa correre veramente i brividi lungo la schiena , della morte di Dawn Brancheau che si ha modo di conoscere e apprezzare in filmati di repertorio.
E un altro picco emotivo del film è quando la piccola Nil , di quattro anni circa ( giovanissima , praticamente una cucciola, le orche raggiungono la maturità sessuale a 10 anni e hanno una vita di lunghezza paragonabile a quella dell'uomo) viene separata dalla madre Kalina per essere trasferita in un altro parco acquatico.
Il dolore di Kalina è qualcosa che tracima anche al di qua dello schermo, come i suoi vocalizzi accorati.
Blackfish è un documentario scomodo per una lucrativa attività imprenditoriale come quella dei parchi acquatici, dei veri e propri lager per mammiferi acquatici in cui gli addestratori , a loro modo anche in buona fede, fanno la figura dell'ultima ruota del carro, carne da macello sacrificabile e interscambiabile.
Un film che si scaglia contro una potente lobby economica  e già questa sarebbe un'ottima ragione per la visione.
Se ciò non bastasse c'è anche tutto il resto: lotta di civiltà e emozione che fanno di Blackfish un film irrinunciabile.

( VOTO : 8 + / 10 )

Blackfish (2013) on IMDb

11 commenti:

  1. Gran bel post, e film che mi ispira parecchio. Cerco di recuperarlo al volo!

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  2. Se ne parli così devo recuperarlo. Sei un'inesauribile fonte di film interessanti, come sempre.

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    1. grazie! nel mio piccolo cerco di essere un pioniere...Blackfish merita assolutamente il recupero...e non sono il solo a dirlo, anzi sono buon ultimo...

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  3. Mammamia, una recensione toccante e immagino cosa sarà il film. Lo vedrò, ma con la paura nel cuore. Quando si affrontano temi così delicati io perdo il controllo.

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    1. grazie Valentina! è un film che tocca argomenti delicatissimi ma vedilo, non te ne pentirai...

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  4. Immaginavo fosse un documentario "scomodo" (non entrava nell'acquario...)

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  5. Fatico davvero a vedere film e soprattutto documentari dove gli animali vengono schiavizzati. Earthlings mi ha sconvolto. Letteralmente. Però visto che la maggior parte dei film che consigli sono interessanti...

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  6. Blackfish è un bel film e ammetto di aver visto con fatica alcune sue parti...io non riesco a vedere neanche i documentari National Geographic...

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  7. non lo mancherò, grazie per la segnalazione iniziale (come mi suggerisce James Ford)

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