I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 25 settembre 2012

Lasciami entrare ( 2008 )

Un film sui vampiri? Può darsi.
Un horror ? Sicuramente no. O meglio non solo.
Lasciami entrare narra sommessamente la storia d'amore tra Oskar ed Eli.
Hanno entrambi 12 anni.Ma Eli li ha da molto tempo....
Un film densissimo come la neve onnipresente, immerso nel silenzio e nella solitudine di un quartiere domitorio alla periferia di Stoccolma agli inizi degli anni '80, fatto di caseggiati tutti uguali e giardini sepolti sotto un soffice manto bianco appena sfiorato da impronte di passi.
Qui si incontrano due adolescenti dodicenni Oskar ed Eli. Lui è un tipo un po'strano che non ha il fisico nè il coraggio per diventare un capogruppo, un maschio dominante, vive la propria solitudine accanto ad una madre che quasi mai vediamo e a un padre complice ma tremendamente assente.
E'un bersaglio dei bulli della scuola e viene vessato continuamente.
Eli è accompagnata a un remissivo signore di mezza età, è vestita male, è fredda come il ghiaccio e vive solo di notte. Eli è un vampiro ma vive la sua condizione di diversità in maniera dolorosa, preferisce che sia l'uomo che l'accompagna che si industri a trovarle il sangue per nutrirsi, per lei assolutamente necessario.
Lei deve uccidere per vivere altrimenti sarà lei a soccombere.Ma lo fa con grande dolore.
I due empatizzano,si affezionano e si insegnano reciprocamente che cosa è l'amore, almeno quello platonico perchè è chiaro fin dall'inizio che tra di loro non ci potrà essere nulla altro.
Oskar prende consapevolezza gradatamente della diversità di Eli ma i suoi occhi sono da bambino e la vede dal basso della sua ingenuità.Lei stessa gli dice che per vivere deve andare via, se resta morirà, perchè è costretta suo malgrado, morto l'uomo che collaborava con lei, ad attaccare vittime più o meno volute o innocenti.
Ma ritornerà al momento giusto e si intuisce un lungo futuro insieme in una sorta di nemesi circolare.
Più che dell' horror questo film ha una sottile ma lancinante anima melò...il loro è un amore impossibile , non potrà mai essere consumato , non saranno mai appartenenti alla stessa razza ma per amore si supera questo ed altro.
Il vampirismo visto come malattia contagiosa trasmissibile che per zelo si cerca di non far espandere eliminando direttamente le vittime del morso,diventa una metafora di solitudine e diversità che insieme possono far male e anche tanto.
La messa in scena è minimalista, il ritmo compassato, la fotografia spegne tutti i colori uniformandoli a tonalità plumbee, gli effetti speciali sono veramente pochi e mai mostrati compiutamente.
E'evidente la scelta di andare controcorrente: di suggerire l'orrore, non di mostrarlo, un po' come si faceva una volta.
E il film ne guadagna di atmosfera ,diviene disturbante, entra sottopelle con la sua carica eversiva nello scardinare le coordinate del genere destrutturando di fatto tutta l'iconografia dei film sui vampiri.
Perchè Eli prima di essere un vampiro, è una bambina di dodici anni circa che non si ricorda da quanto li ha, prova sulla sua pelle che cosa vuol dire mangiare qualcosa d'altro oltre al sangue,una bambina che arriva per amore a minacciare quasi Oskar di suicidarsi perchè lui per ripicca infantile non la invita ad entrare e lei entra senza il suo consenso.
Ma Eli è anche la stessa che ritorna al momento giusto quando per Oskar le cose si stavano mettendo male in piscina e con furia nichilista in una splendida sequenza ovattata perchè vista in prospettiva subacquea mostra tutto il suo lato animalesco di predatore notturno uccidendo con bestiale ferocia chi minaccia il suo Oskar.
E parte con lui in treno....
Lasciami entrare è un film dal budget ridotto che ha quasi l'aspetto scarnificato di un film del Dogma 95 ma che in realtà svela molte finezze...
Oggetto di un instant remake americano che per una volta non ne stravolge lo spirito.

( VOTO : 9 / 10 )  Let the Right One In (2008) on IMDb

18 commenti:

  1. Un piccolo e malinconico gioiello, che rende degnamente un libro altrettanto bello ma non così efficace.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è vero , un piccolo gioiello. Il libro però non l'ho letto...

      Elimina
  2. gran bel film!
    il remake americano invece l'ho trovato talmente fedele all'originale da essere del tutto inutile...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non mi è dispiaciuto il remake americano perchè almeno rispetta lo spirito dell'originale ma come giustamente dici è sostanzialmente pleonastico...

      Elimina
  3. Ho visto il remake e mi piacque molto, bellissima storia:)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non mi è dispiaciuto ma avendo visto prima l'originale perde gran parte della sua forza...

      Elimina
  4. Pensa che io lo trovai noioso e vuoto, un tipico esercizio di stile salvato soltanto da due sequenze pazzesche.
    Forse prima o poi lo rivedrò.
    Forse.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io mi sono innamorato a prima vista di questo film. Forse lo dovresti rivedere. Forse, eh?

      Elimina
  5. sono uscito dal cinema colpito, e anche più, per la bellezza della storia, una storia lenta e fredda, con accelerazioni emozionanti (Pantani in salita, per farmi capire).
    e la circolarità è un valore aggiunto incredibile.

    e pensare che il regista aveva 23 anni, all'uscita del film, un capolavoro, secondo me, che per molti può essere il punto d'arrivo di una carriera, per Thomas Alfredson è il punto di partenza, ci darà grandi soddisfazioni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mi sfuggiva l'anagrafe di Alfredson, questo va a suo merito ulteriore perchè avrà tanto da dire anche in futuro. Io l'ho visto in una sala vuota( eravamo in tre più una coppietta che ha rinunciato dopo pochissimo tempo) in una notte invernale in religioso silenzio. Grande ricordo!

      Elimina
  6. un bel film, anche se l'ho un po' sofferto.
    il remake l'ho apprezzato un pelo di più.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il remake l'hai visto prima o dopo dell'originale? Sono praticamente uguali...forse è perchè l'hai visto prima...

      Elimina
    2. no, il remake l'ho visto dopo!

      Elimina
    3. io invece ho preferito l'originale anche perchè essendo praticamente identici il secondo perdeva del tutto l'effetto sorpresa...

      Elimina
  7. "La messa in scena è minimalista, il ritmo compassato, la fotografia spegne tutti i colori..." e sono d'accordissimo, l'atmosfera del film ne guadagna molto.
    Insomma concordo su tutto, bellissimo film!

    RispondiElimina
  8. L'atmosfera è incredibile, la neve ovatta tutto anche il rosso del sangue...

    RispondiElimina
  9. Ho visto il remake, l'originale invece devo recuperarlo al più presto. Credo non mi deluderà, vista la mole di consensi e considerando il fatto che il film sia stato quasi clonato nella versione Usa, dunque per la proprietà transitiva...



    RispondiElimina
  10. esattamente, credo che sia stata la stessa cosa per me: il remake americano non mi è dispiaciuto affatto anche perchè è praticamente una copia dell'originale e ne rispetta totalmente lo spirito( ed è strano per essere Hollywood...).

    RispondiElimina