I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

lunedì 24 settembre 2012

The possession ( 2012 )

Emily, figlia di un allenatore di basket appena divorziato dalla moglie,  in un mercatino da cortile , quelli in cui si svuotano le soffitte con articoli da rigattiere, tra le altre cose compra una strana scatola ( una scatola dybbuk), uno scrigno di legno antico con strane iscrizioni sopra.
Comincia a comportarsi in maniera strana e iniziano ad avvenire fatti misteriosi attorno a lei fino a che è chiaro che tutto proviene da quella maledetta scatola .
Parlare della scatola che contiene il demone non è affatto uno spoiler perchè proprio la sequenza iniziale del film ( tra l'altro una delle più efficaci) fa vedere la precedente proprietaria che vuole distruggere questo scrigno maledetto e forze invisibili le danno una bella trituratina d'ossa sballottandola da una parte all'altra della stanza.
The possession si iscrive di diritto nel genere di film  "bambini ( o al massimo adolescenti) posseduti" che fu inaugurato da film come L'esorcista o anche come Il presagio.
Nessuna pretesa quindi di essere originali però a vedere il film c'è qualcosa che non avevo mai visto in altri horror: un esorcismo fatto secondo la religione ebraica.
Infatti per risolvere la questione il padre di Emily si deve rivolgere a una comunità di ebrei ortodossi e uno di loro accetta esorcizzare la ragazza per cacciare il demone.
Naturalmente tutto è lasciato in superficie perchè probabilmente il film è diretto a una target di pubblico che non sa che farsene di discussioni sui demoni nella religione ebraica, ma è un qualcosa di abbastanza inedito.
The possession per il resto non brilla certo per originalità, tutto appare ampiamente già visto , però bisogna dare atto a Ole Bornedal ( al ritorno dopo tanti anni al cinema in lingua inglese ) di aver dato una convincente impronta visiva al film anche grazie alla fotografia gelida di Dan Laustsen che dona agli interni un aspetto anche più inquietante del dovuto.
Una casa nuova appena affittata diventa un concentrato di spaventi , le sue porte e i suoi corridoi assumono un aspetto che più spettrale non si può e poi c'è quella stanza con le falene, centinaia, migliaia di falene ( sicuramente in computer grafica ) che mettono più angoscia di qualsiasi mostro viscido e deforme.
Quindi se a livello di sostanza il film si dipana su coordinate ampiamente battute da altri, dal punto di vista della forma siamo nettamente sopra la media, tutto è perfettamente levigato, la regia distribuisce spaventi un po' per tutta la durata ( al contrario di molti altri horror in cui per una buona mezz'ora non succede nulla, qui si parte subito con una delle sequenze più brutali  di tutta la pellicola) e anche il livello di recitazione è più che adeguato.
Diverse scene clou rendono molto vivace il film: a parte la succitata scena iniziale del film e la stanza delle falene, c'è tutta la sequenza dell'esorcismo che è molto ben montata e realizzata ( con incorporata la citazione inevitabile a L'esorcista) e il confronto tra Emily e il compagno della madre, un dentista a cui con un solo sguardo fa marcire istantaneamente tutti i denti che ha in bocca.
Una sequenza che provocherà vero male fisico soprattutto per tutti quelli ( e sono tanti) che hanno un brutto rapporto col dentista.
 L'unica caduta di tono è la sequenza involontariamente grottesca della risonanza magnetica a cui è sottoposta Emily in cui  la faccia del demone appare ghignante a fianco del cuore .
Un plauso particolare va alla ragazzina , Natasha Calis che riesce benissimo a trasformarsi da adolescente innocua in devastante messaggera del male solo con uno sguardo.
The possession non è un caposaldo del nuovo horror , anzi ha un aspetto piuttosto vintage che lo rende ancora più apprezzabile.
Per una visione disimpegnata di genere, ci sta benissimo. Basta non pretendere troppo.

( VOTO : 6 + / 10 ) 


The Possession (2012) on IMDb

8 commenti:

  1. Sono combattuta. Ho visto il trailer e non mi è parso altro che l'ennesima variazione sul tema bambini indemoniati, ma leggendo la tua recensione mi pare un discreto horror. Comunque attenderò il passaggio su Sky per una più tranquilla visione casalinga.

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    1. nulla di nuovo ma realizzato più che appropriatamente: la visione casalinga ci sta tutta!

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  2. hai incuriosito pure me, poi i bimbi malefici mi piacciono particolarmente :D

    [pippa personale un pelo nerd: io non reputo damien di omen "posseduto", per come la vedo io lui tecnicamente è l'anticristo sceso in terra.]

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    1. si , è vero Frank, hai ragione su Damien, l'ho messo nel calderone perchè all'inizio i film sono costruiti alla stessa maniera con piccoli segni inquietanti che mano a mano diventano cose grosse, grossissime...

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  3. ancora possessioni? ma quanti film così fanno? °__°

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    1. eh eh è un filone ormai secondo solo ai mockumentaries...ma questo alla fine non è così malaccio...

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  4. Come per Babycall è un film che mi interessa soprattutto per via del genere; ma da cui non ho grandi aspettative:)

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  5. anche io sono come te, quando un genere mi appassiona mi sorbisco anche ciofeche inenarrabili. Ma questo è un prodotto assolutamente non male. Originalità zero o quasi ma la messa in scena è di rilievo...

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