I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

domenica 12 gennaio 2014

Italia anni '70 - L'uccello dalle piume di cristallo ( 1970 )

Sam Dalmas, giovane scrittore americano che vive a Roma, una sera assiste all'accoltellamento di una donna nella vetrina di una galleria d'arte. E' il primo che interviene , chiama la polizia ma fatalmente finisce in cima alla lista dei sospettati.Sam decide di indagare per conto suo perchè l'autore del tentativo di omicidio è forse un serial killer autore di altri omicidi. Intanto i morti cominciano a fioccare attorno a Sam ma la soluzione dell'enigma sembra avvicinarsi sempre di più....
La distorsione della visione, la teorizzazione dell'apparenza che inganna.
O meglio è l'occhio che inganna, fa vedere cose che non sono quello che sembrano.
L'esordio alla regia dell'allora giovane Dario Argento è un giallo impostato secondo il classico schema del whodunit (chi è il colpevole) in cui ha la massima importanza il ruolo della percezione visiva nella risoluzione dell'enigma.
Convince tutto di questo esordio di Argento: è talmente compiuto stilisticamente che non sembra un semplice esordio.La notevolissima sequenza del tentato omicidio posta quasi in apertura di film ci fa scivolare subito dentro un incubo agghiacciante.
E ruota tutto attorno a questa bellissima sequenza fatta rivedere più volte durante il film e che ogni volta si arricchisce di piccoli particolari. Ma come detto, mai come in questa occasione le apparenze ingannano.
 Il tema principale è quello dell'inganno dato dalla percezione sensoriale, visiva in questo caso ma accanto a ciò che si vede qui colpisce molto anche quello che si sente: versi di animali ,suoni distorti, rumori di fondo indecifrabili, effetti sonori che accrescono l'atmosfera ansiogena, il silenzio assoluto quando lo scrittore è sulla scena del primo tentato omicidio.
E funziona anche una Roma notturna e deserta, bella e terribile , fotografata da un giovane che si farà le ossa, tale Vittorio Storaro,che le conferisce un aria quasi spettrale, testimoniando un uso creativo delle locations che Argento riprenderà e amplificherà nei film successivi toccando l'apice in quello che è considerato da molti il suo capolavoro ,Profondo Rosso , girato tra Roma e Torino.

L'esordio di Dario Argento è un thriller efferato dagli squillanti accenti gotici che crea un modello da imitare per molti altri registi senza dimenticare che parecchie delle soluzioni visive e sostanziali usate per L'uccello dalle piume di cristallo come l'assassino in cappello e impermeabile, l'arma da taglio, l'uso particolare delle locations per conferire un aspetto ancora più maligno sono mutuati in larga parte dal seminale Sei donne per l'assassino di Mario Bava, l'archetipo a cui tutti più o meno si sono ispirati.
Già qui Argento si segnala per un pugno di ottime sequenze, girate tecnicamente con stile abbacinante, la sceneggiatura regge senza troppi scricchiolii (qui siamo ancora dalle parti del giallo quindi è d'uopo una sceneggiatura con meno vuoti possibili),i dialoghi sono plausibili (molte volte i dialoghi sono stati tra i punti deboli di molti film di Argento), le figure di contorno sono tratteggiate in modo discreto (vedi la figura del commissario Morosini recitato con voluta noncuranza da Enrico Maria Salerno) con l'eccezione dell'apparizione di un Mario Adorf totalmente sopra le righe che nella parte del pittore Berto Consalvi sembra uscito più da L'armata Brancaleone o da Brutti,sporchi e cattivi che da un thriller.
Confrontando gli ultimi film di Argento con questo suo pregevolissimo esordio aumenta in maniera esponenziale il rammarico.....

( VOTO : 8 / 10 ) 

The Bird with the Crystal Plumage (1970) on IMDb

11 commenti:

  1. Visto per caso una sera in tv. Non sono un fan dell'Argento nazionale, ma questo mi era davvero piaciuto!

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  2. Uno dei migliori film del Dariuccio :)
    SPOILER
    S
    P
    O
    I
    L
    E
    R
    Il trucco dello "sbaglio" è presente in altri gialli all'italiana, ed è efficace... chissà se oggi lo sarebbe, in un film moderno!!

    Moz-

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    1. questo ha fatto scuola e quindi l'espediente dello sbaglio della percezione è stato molto usato...

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  3. ehhhhhhhhhhh il Dario dei vecchi tempi, quanto mi manca.......

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  4. all'epoca fu fichissimo, per me rivisto oggi è datatissimo

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  5. visto un secolo e mezzo fa. Dovrei riguardarlo, lo ricordo poco...certo che pensare a cosa ha fatto Argento e confrontarlo con Dracula...

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    1. devi riguardarlo...non c'è confronto con le porcate che ha fatto negli ultimi anni....

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  6. sarà datato ma le soluzioni che usava all'epoca erano avanguardistiche e fecero scuola...comunque a me non sembra così datato...oggi siamo abituati ad altro...

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