I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

lunedì 6 gennaio 2014

American Hustle ( 2013 )

Irving Rosenfeld è un truffatore di mezza tacca, nel tempo libero anche mercante d'arte , che vive sulle disgrazie di imprenditori e gente comune in affannosa ricerca di credito attraverso canali non ordinari, visto che non hanno garanzie da fornire agli istituti bancari. Lui si fa dare la sua commissione, non rimborsabile e poi promette di far ottenere loro credito. Cosa che non fa. Accanto a lui  c'è la bella inglesina Sidney che lo fa pensare ancora più in grande finchè un brutto giorno incontrano l'agente FBI Rick Di Maso che li incastra ma promette loro l'immunità se solo lo aiutano a incastrare altri truffatori come loro e anche dei politici del congresso a cominciare dal sindaco di Camden, Carmine Polito.
 Insieme organizzano una  complessa operazione che culminerà in uno scambio di soldi all'hotel Plaza. Intanto i rapporti tra i tre evolvono in modo imprevisto e un ruolo importante lo avrà anche la moglie di Rosenfeld, la vera variabile impazzita che da sola è in grado di far saltare tutto quello che è stato organizzato in maniera così meticolosa.
Per chiarire subito le idee American Hustle, ultima fatica di David O. Russell è pura exploitation anni '70, un qualcosa che vive esclusivamente delle sue ricostruzioni d'ambiente filologicamente perfette e di una serie di performances attoriali letteralmente da urlo che da sole valgono il cosiddetto prezzo del biglietto.
E non è un caso che in un'operazione di questo genere il regista americano si circondi degli attori che gli hanno finalmente spalancato le porte della notorietà e del successo di critica oltre che commerciale.
Ritroviamo un Christian Bale nei panni di Rosenfeld che è il miglior effetto speciale del film, con una testa unta in maniera disgustosa , un riporto un po'troppo elaborato per non destare sospetti di calvizie ( parole e musica di Sidney, la sua sodale che pur trovandolo abbastanza repellente è attratta da lui ) e una panza in 3 D che dopo averla vista ti chiedi per mezz'ora se è vera o è un trucco , una Lawrence nei panni di sua moglie,un curvilineo oggetto del desiderio totalmente ingestibile, una Amy Adams che ne ha fatta di strada da quando era una principessa per la Disney e oggi si presenta in scena con capelli rosso fuoco, sguardo penetrante e scollature che uccidono, un Bradley Cooper con la permanente ( da collasso la sequenza in cui lo vediamo a casa sua con la testa piena di bigodini per mantenere i boccoli ), pantaloni attillati e camicie sgargianti aperte sul davanti a far vedere orgogliosamente il petto villoso e in un meraviglioso cameo troviamo un Bob De Niro che rievoca i suoi illustri trascorsi scorsesiani.
Tra gli altri impossibile non citare un Jeremy Renner inedito in un personaggio tra il comico e patetico con un oltraggioso ciuffo in testa che ricorda più i Leningrad Cowboys che Elvis.
American Hustle è cinema caleidoscopico, coloratissimo , un bignamino di anni '70 che partendo da una storia vera e ricamandoci sopra parecchio ripercorre tanto cinema americano del passato partendo dallo Scorsese di Casinò e Goodfellas che aleggia su tutta la pellicola e arrivando a Saturday Night Fever passando per Blow e Boogie Nights.
Può essere letto come la narrazione dell'ennesima versione dell'American Dream, l'epopea di una banda di criminali di mezza tacca che si ritrovano imbrigliati , causa terzi e il terzo è l'agente dell'FBI Di Maso che li ricatta , in un gioco molto più grande di loro da cui cercano di uscire nel modo più indolore auspicabile, cercando di rispondere per quanto possibile a una specie di codice etico che indica loro di non tradire gli amici.
L'ultimo film di Russell è cinema di pura facciata, un intrattenimento con punte di cattiveria che non fanno mai veramente male per come sono incernierate da siparietti quasi comici : un gioco di specchi in cui brillano in tutto e per tutto gli anni '70 e i loro eccessi, le camicie con disegni fantasia oggi improponibili e con enormi colletti svolazzanti, i pantaloni attillati, le acconciature super ricercate in cui viene espressa al meglio  la qualità del trucco e del parrucco che sono parte fondamentale del film, gli arredamenti kitsch, le tappezzerie opprimenti, le moquettes polverose, la discoteca con le luci stroboscopiche e l'enorme sfera di lustrini che rotea sopra le teste dei ballerini del sabato sera ( da collasso la scena in cui Bradley Cooper cita il Tony Manero de La febbre del sabato sera ) , le feste a bordo piscina a base di alcool e di droga mentre fuori c'è un palmo di neve appena caduta.
E poi c'è la colonna sonora, i brani dell'epoca scelti in maniera piuttosto furba: è impossibile guardare solo questo film, bisogna anche ascoltarlo per goderselo appieno.
American Hustle ha un meccanismo che non sfugge ai crismi della prevedibilità, compreso il colpetto di scena finale, la vera truffa, ma uno sta lì a goderselo dal primo all'ultimo minuto non fosse altro per meravigliarsi delle performances attoriali così sopra le righe da rasentare il delirio puro, vedere per credere il personaggio della Lawrence, folle e ingestibile.
E' anche la narrazione di una storia d'amore con parecchi crampi, quella tra Rosenfeld e Sidney, un ciclone di gelosie incrociate che rischia davvero di mandare in malora un'organizzazione perfetta.
Sarà cinema di sola estetica, sarà solo intrattenimento bastardo ma ad avercene....
Godimento suino per 135 minuti pieni, senza troppe pause.

( VOTO : 7, 5 / 10 ) 

American Hustle (2013) on IMDb

21 commenti:

  1. sono molto indeciso se vedere o meno questo film.
    dal trailer mi faceva un po' "paura", per il lato finanziario = palla colossale (almeno per me).

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    1. Ti consiglio di vederlo
      almeno se ti piacciono le sorprese, De Niro, le scollature abissali di Amy e il gusto della STANGATA (ci sono molte analogie tra questo film e quello di G. Hill)

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    2. Vincent, vallo a vedere , non sarà un capolavoro ma vale il prezzo del biglietto....

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  2. Mi è piaciuto parecchio, e la mia "recensione" ha parecchi punti in comune con la tua, ne parlerò domani...

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  3. Abbiamo scritto la recensione quasi in contemporanea! :)
    Che dire? Sono totalmente d'accordo con te: film di poca sostanza ma dall'incredibile fascino di maniera, una goduria per gli occhi. Hollywood all'ennesima potenza, insomma, che non inventa niente ma si ricicla magnificamente, affidandosi a un gruppo di attori straordinari (ma quant'è brava Jennifer Lawrence? E' impressionante considerata la sua età). E bisogna rendere omaggio a David O. Russell, uno che quando Hollywood chiama difficilmente sbaglia bersaglio...

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    1. oh ! campeggi in bella vista nel mio blogroll e non l'avevo vista...credo che ci sia totale identità di vedute a parte il fatto che forse io non stravedo per la Lawrence come te...ma mi piace , senza dubbio...

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  4. Uno dei film più attesi di questo inizio stagione, devo vederlo assolutamente e quanto prima :)

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  5. Troooppo lungo, con almeno una buona mezz'ora di voice over da sforbiciare, anche le grandi interpretazioni dei protagonisti ci rimettono, subissate da chiacchiere spesso a vuoto e che ne allagano la prorompente personalità. Peccato perché le aspettative, specie dopo lo splendido Il lato positivo, erano altissime. Voto 10 a Bradley Cooper, che ormai può fare d tutto, un po' meno a Bale, incartato nella sua caricatura.

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    1. non è perfetto e forse come dici tu è un po' lunghetto ma per me è stato come prolungare la goduria...concordo su Cooper che è la vera sorpresa del film...da Bale ormai ci aspettiamo questo e altro...

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  6. Un godimento suino di questo genere sarebbe un peccato lasciarselo scappare!!

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  7. Gran godimento, senza dubbio.
    Ma almeno io mi aspettavo qualcosa in più.

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    1. ne avevo letto male e quindi le aspettative erano bassine , forse è per questo che me lo sono goduto alla grandissima...

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  8. Da vedere al cinema! Assolutamente. E non come sempre troppo spesso si fa negli ultimi anni, io compreso, con i soliti download casalinghi. Per la fotografia e le ambientazioni anni '70 che meritano veramente. Strepitosi Bale e le due fanciulle!

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    1. al cinema è veramente uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie....e le scollature di Amy Adams sono ancora più assassine....per non parlare della panza in 3 D di Bale....

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  9. Non entusiasta quanto te, ma comunque davvero molto bello :)

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    1. alla fine mi sono abbastanza contenuto perchè ha i suoi difettucci ma io mi lascio abbindolare facilmente dalla confezione....

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    2. BITCH PLEASE! Parli con uno che ritiene "Pacific rim" un caPOPlavoro, e che tutto sommato è rimasto vagamente entusiasta del terzo Batman di Nolan

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    3. eh eh Pacific Rim è stata una delle vette di esaltazione di quest'anno....

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