I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

venerdì 16 gennaio 2015

The Imitation Game ( 2014 )

Manchester 1951 : Alan Turing , tipo assai eccentrico, denuncia un furto nella sua casa ma quando la polizia accorre scopre che nulla è stato rubato. In compenso viene interrogato dal solerte funzionario di polizia in centrale a cui Alan narra tutti i fatti salienti della sua vita sotto copertura, scienziato e crittografo esperto nel decifrare  assieme a un gruppo fidato di collaboratori ( tra cui uno scacchista e un'esperta di enigmistica) e mediante la sua macchina elaboratrice il codice Enigma, cioè quello usato dai nazisti per comunicare dati top secret nella Seconda Guerra Mondiale.
Alan è un asociale, isolato dal suo stesso genio ed è anche omosessuale.
Nell'Inghilterra degli anni '50 è un reato perseguibile dalla legge e lui preferisce la castrazione chimica alla prigione.
La sua vita è destinata a finire in solitudine e miseria.
Eppure lui è quello che praticamente ha inventato i computer e l'informatica.
Istruzioni per l'uso per assemblare un film destinato a fare incetta di Oscar ( forse, intanto ha fatto il pieno di nominations): prendi un attore bello e bravo, istrione, proveniente dalla televisione dove recita in una serie superfiga perché così piace anche ai più pischelli e mettilo come protagonista.
Tu produttore abituato ad avere la saccoccia piena oltre che di soldi anche di Oscar prendi un regista sconosciuto ai più ma sufficientemente capace che ha fatto almeno un bel film così quando ti diranno che in regia c'è un fantoccio, tu risponderai che comunque ha fatto quell'altro "bel " film.
Prendi una coprotagonista che non faccia troppo ombra all'altro e un cast di supporto di volti noti ma non troppo, gente di cui conosci la faccia ma non ti viene in mente nemmeno sotto tortura in quale film o serie tv li hai visti.
Prendi un direttore della fotografia, uno scenografo , un montatore ecc ecc che abbiano un pedigree da campioni.
Prendi una storia di quelle potenzialmente scomode, preferibilmente vera e poi se diamo una botta all'Inghilterra puritana e bacchettona è anche meglio , ma rendila il più fruibile possibile e appiana i dettagli più scabrosi.
Cerca di fare un film che ricordi altri biopic del passato oscarizzati a sufficienza come A beautiful mind e The Social Network.
Ecco allora avrai il tuo film che potenzialmente  sbaraglierà la concorrenza alla notte degli Oscar.
The Imitation Game è esattamente tutto questo: un film confezionato per benino, ma molto per benino, con un attore bravo, bravissimo il cui successo è legato soprattutto a un personaggio televisivo ( e così azzeriamo anche la distanza residua tra il livello televisivo odierno che si sta elevando sempre di più e il cinema che invece per ragioni economiche spesso rivede le sue aspirazioni al ribasso) e un aspetto da fiction inglese di questi ultimi anni, cioè accuratissimo , solido e sufficientemente avvincente ma anche un po' anonimo.
Però questo gioco di imitazione si ferma alla superficie perché come uno slalomista della Coppa del Mondo , il film del norvegese Morten Tyldum ( regista tra gli altri del bel thriller Headhunters), carneade in terra hollywoodiana, si muove agilmente tra i paletti della sgradevolezza della storia di Alan Turing rendendola fortemente empatizzabile dal grosso pubblico.
Io amo il genere del biopic soprattutto quando narra la storia di un qualche personaggio che non conosco e mi spinge , dopo la visione, a saperne di più, cercando di coglierne la vera essenza.
E' successo così anche con Alan Turing ma ho ricavato la spiacevole sensazione che il film mi ha fatto conoscere un altro Alan Turing, diciamo che mi ha fatto apprezzare , per modo di dire, il suo involucro, la sua apparenza non arrivando neanche per sbaglio a sviscerarne l'ansia di conoscenza, di essere sempre il primo in tutto e soprattutto il non essere riconciliato con se stessi e con la propria omosessualità, trattata più che altro come un dettaglio narrativo e non come il punto nodale del suo isolamento intellettuale e affettivo.
I flashback della vita sotto copertura di Turing, relegato in una specie di prigione dorata a lavorare 24 ore al giorno 7 giorni alla settimana per risolvere il codice Enigma,allentano la tensione dal fosco presente che sta vivendo e offrono una ricostruzione di un Inghilterra un po' stucchevole, non sembra certo una nazione sull'orlo della fame per la minaccia bellica tedesca.
Al contrario dell'antro in cui il nostro vive il suo presente , con la sua macchina a occupare buona parte del suo appartamento e relegato in solitudine dopo la condanna e l'umiliazione per la gogna a cui è stato sottoposto.
Però il film preferisce soffermarsi sui tempi ( relativamente) più felici della vita di Turing.
Insomma, signore e signori, ecco a voi il perfetto candidato per sbancare alla notte degli Oscar.

PERCHE' SI : ricostruzioni d'epoca di livello, Cumberbatch è straordinario, confezione eccellente, personaggio stimolante da raccontare
PERCHE' NO : film costruito a tavolino per fare incetta di Oscar, cast di supporto di ottimo spessore ma sufficientemente anonimo per non fare ombra alla star Cumberbatch, aspetto da fiction inglese, si appianano i dettagli più scomodi della vita di Turing.

( VOTO : 6 / 10 ) 

The Imitation Game (2014) on IMDb

24 commenti:

  1. Secondo me, invece, non vincerà niente, nonostante sia stato pensato oggettivamente per quello, ma tra i film che ho visto al momento - Whiplash a parte, perché per me è una cosa a parte - è quello che mi ha convinto di più. :)

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    1. non lo so , ancora devo vedere gli altri...la cosa che mi ha convinto poco di questo film è il suo essere rassicurante pur nel racconto di una storia terribile...

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  2. Come ho già scritto, a me non è affatto dispiaciuto. Vero che non scava a fondo nel drammatico privato di Tuning, ma credo volutamente. L'interpretazione di Cumberbatch in ogni caso è magistrale,

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    1. il film è ben fatto, accattivante ma secondo me poco sincero...

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  3. Non è brutto, se la batterà con La Teoria del Tutto per le statuette. Magari se le spartiranno pure. È un film incompleto, molto ruffiano, poco incisivo, superficiale e classico nel senso deteriore del termine. Forse era l'unico modo per portare, a Hollywood, la storia di Turing sullo schermo. Almeno qualcuno che non sapeva chi fosse, adesso lo conoscerà. E questo è un merito.
    Le didascalie finali sono la cosa più commovente del film. E anche le musiche sono molto belle.

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    1. E' vero, la storia di Turing è straziante...La teoria del tutto lo vedrò a breve e poi ti dirò...

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  4. Son d'accordo quando dici che bisognava insistere sul lato personale del protagonista, l'ho trovato un film freddo ancor più di American Sniper...

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    1. non sono scesi in dettagli spiacevoli per non turbare troppo i giurati dell'Academy...

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  5. A me invece è piaciuto molto, poi per me che sono ingegnere informatico Turing è tipo la gamba destra di Dio, quindi magari avevo uno sguardo un po' diverso.

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    1. io non lo conoscevo però dopo il film per conoscerlo ho dovuto spulciare per internet, il film non me lo ha spiegato molto...

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  6. A me è piaciuto. In realtà, mi ha commosso molto. Ma semplicemente perché è la storia di Turing a commuovermi, come tutte le storie delle persone che fanno cose grandi e non solo non vengono riconosciute ma hanno anche vite terrificanti per questo o quel problema. Che sia l'omosessualità o qualsiasi altro problema.
    Troppo facile poi mettere nelle scritte che nel 2013 la regina ha riconosciuto i meriti e blablabla. Tanto ormai si era suicidato. Una storia tremenda.

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    1. la storia di Turing è straziante ma è tutto troppo ben confezionato, l'ho trovato poco sincero...

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  7. mmm sto iniziando a vedere un po' di voti bassini, mi ispira sempre meno.

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    1. beh comunque lo devi vedere non per altro per giocare coi pronostici...

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  8. Un biopic che vorrebbe tanto essere A Beautiful Mind, ma quella volta c'era Ron Howard, non esattamente il primo venuto... 'Sto film si guarda solo per Cumberbatch, e rigorosamente in lingua originale.

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    1. è vero, ricorda molto A beautiful mind che ritengo superiore a questo...Cumberbatch è comunque un bel vedere e un bel sentire...

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  9. Bella recensione, direi ben più del film. Le ultime due righe che hai scritto riassumono praticamente tutto. Ed è anche il mio pensiero :)

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    1. uh grazie Sauro! Infatti avevo letto a suo tempo e la pensiamo esattamente alla stessa maniera...

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  10. Sono curioso di scoprire come se la passerà dalle mie parti: vedremo nei prossimi giorni. ;)

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    1. non so proprio se lo bottiglierai...alla fine è un film che ha le frecce al suo arco ma è tutto spaventosamente finto..

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  11. Ecco, a me proprio perché sembra un film 'da Oscar' ispira abbastanza poco, ma vedrò di vederlo ugualmente.

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    1. è costruito a tavolino per gli Oscar...sai quello che ti aspetta...

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  12. Per quanto abbia apprezzato Benedict credo che già non abbia chance dopo aver visto l'interpretazione di Redmayne, purtroppo.

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    1. Redmayne è impegnato nella classica performance che piace ai giurati dell'Academy..

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