I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 11 marzo 2014

Un ragionevole dubbio ( 2014 )

Mitch Brockden, procuratore distrettuale sulla cresta dell'onda che si vanta di non aver perso mai una causa , è coinvolto in un investimento automobilistico in cui , pur chiamando l'ambulanza per i soccorsi, fugge dal luogo dell'incidente lasciando la vittima in fin di vita. Dell'incidente viene accusato Clinton Davis e Mitch, credendolo innocente fa di tutto per discolparlo, senza confessare però le sue colpe. Presto si accorge di aver commesso un errore fatale perchè Davis sembra sapere un sacco di cose sull'incidente e ha un piano preciso: quello di distruggergli la vita e comincia la sua opera di demolizione.
E Mitch scoprirà che forse Davis è coinvolto in altri omicidi per i quali non è mai stato accusato.
Parafrasando il titolo direi che questo film mi ha tolto tutti i dubbi, ragionevoli o no, che avevo su Peter Howitt, il regista , uno che aveva fatto girare parecchie teste con il suo esordio dietro la macchina da presa, quello Sliding Doors che volenti o nolenti era diventato presto il modello di commedia sentimentale degli anni '90 a cui attingere ,e che poi gradualmente ha giocato al ribasso con le sue ambizioni .
Sua ultima opera questo Un ragionevole dubbio che addirittura non ha neanche il coraggio di firmare con il suo nome e non usa neanche l'abusatissimo pseudonimo di Alan Smithee, utilizzato dai registi che non vogliono associare il loro nome al film che hanno appena realizzato o per disaccordi per la produzione o per quel minimo di pudore che gli fa giudicare il loro lavoro con una certa obiettività.
E sinceramente non so se Howitt ha firmato questo film con lo pseudonimo di Peter P. Croudins per dissapori con la produzione o semplicemente per vergogna ma se lo avesse fatto per il primo motivo dovrebbe cominciare un po' a vergognarsi di aver consegnato alle stampe questo thrilleruccio girato con la mano sinistra che si capisce quasi subito dove vada a parare.
Lo capisce anche la famosa casalinga di Voghera il meccanismo su cui si regge tutto il film tanto è semplice e soprattutto riciclato.
Si avverte un drastico cambiamento di tono dalla prima alla seconda parte e tutto questo si traduce nel colare a picco del film: poteva riscuotere un certo interesse sottolineare il conflitto etico e i sensi di colpa che si agitavano nella testa di Brockden e invece la sceneggiatura sceglie la strada del thrilleruccio classico che abbandona quasi subito reminiscenze hitchcockiane o langhiane ( l'uomo che deve dimostrare la sua innocenza )che avrebbero destato quel minimo di attenzione per gettarsi , mani e piedi legati , in una sterile contrapposizione tra il buono e il cattivo, interpretato da un Samuel L. Jackson che pare anche non affaticarsi troppo nel gigioneggiare.
Anche lui recita al ribasso.
Un ragionevole dubbio quindi assume le fattezze di un brutto pilot di una serie televisiva neanche delle migliori e perciò evitabile, stiracchiato agli 80 minuti , al netto dei titoli di testa e di coda, per poter essere mandato nelle sale e non sembra neanche essere al livello delle produzioni per la televisione via cavo americana , al massimo può aspirare alla seconda serata di Italia Uno o Rai 2 quando sono in vena di mandare in onda filmacci con il solo scopo di riempire nel modo più economico possibile i palinsesti notturni, tanto anche se non li vede nessuno non c'è problema.
La domanda è sempre la stessa: ma perchè con tanta bella roba in giro per il mondo  viene distribuita in sala monnezza di questo genere?
Ma perchè i distributori di cinema nostrani ci prendono per una manica di deficienti?
Da evitare come le piattole.

( VOTO : 3 / 10 ) 

Reasonable Doubt (2014) on IMDb

21 commenti:

  1. Eppure io vi avevo avvisati che il film era ragionevolmente pessimo... :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh, chiediti perché non ti diamo retta...

      Elimina
    2. ah ah ah. spiritosa come poche...

      Elimina
    3. non mi ricordo che ne avessi parlato poisonuccia ma la colpa è esclusivamente mia che sono particolarmente rinco di questi tempi....diciamo che non è che non ci fidiamo ma noi uomini siamo tanti piccoli santommaso , ci vogliamo sbattere allegramente il muso...

      Elimina
  2. grazie per l'avvertimento, anche se già non avevo molti ragionevoli dubbi sul non vederlo :)

    RispondiElimina
  3. Mi stai bruciando tutti i thriller :P in quest'ultimo periodo sono davvero pessimi....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. questo lo puoi saltare senza problemi....pessimo e gli regali qualcosa...

      Elimina
  4. BLEAH, poi dopo questa ancora più convinta. Cioè ancora più bleah. ^_^

    RispondiElimina
  5. Mi era venuta la mezza idea di vederlo. Per fortuna mi sono fermato in tempo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. spero che sia rimasta mezza e non sia diventata intera...pessimo film...

      Elimina
  6. E dire che dal trailer un pochino mi ispirava...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. io il trailer l'ho solo sentito in radio e già mi ispirava poco...poi ho fatto l'errore di volerlo vedere...

      Elimina
  7. Una vera merdina. Ne parlerò anch'io a brevissimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. come al solito siamo d'accordo, vengo a leggerti!!!

      Elimina
  8. urcaaaaaaaa non ce posso crede, l'ho appena masterizzato, mo ho fatto male? :(

    RispondiElimina
  9. ..e non hai visto ancora Snowpiercer.. che chissà se c'arriva a Chieti... io manco in Corea lo distribuivo!!..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. nun me tocca' Bong Joon Ho sennò me aggito!!! però ancora lo devo vedere ma già sento che sarò in totale disaccordo con te ...

      Elimina