I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

mercoledì 5 febbraio 2014

Dallas Buyers Club ( 2013 )

Siamo a Dallas nel 1985: è qui che vive al massimo della velocità Ron Woodroof, elettricista texano, appassionato e scommettitore accanito su rodei, un passato con problemi di droga e un presente che oltre alla tossicodipendenza ha aggiunto l'alcool ( in dosi che stenderebbero senza problemi un bue) e una grande propensione per il sesso sempre e comunque.Vive come se quello fosse il suo ultimo giorno ma quando nel corso di un controllo medico di routine gli viene riscontrata la positività al virus dell'HIV e il medico che lo cura può assicurargli al massimo un'aspettativa di vita di soli 30 giorni, la vita di Ron cambia.
Decide di combattere e comincia a studiare la malattia che lo sta uccidendo, l'AIDS, di cui all'epoca si sapeva molto poco , individuando cure sperimentali in giro per il mondo ( Messico , Giappone) e sperimentandone i benefici su se stesso. E visto che i suoi trattamenti sono più efficaci di quelli tradizionali crea il Dallas Buyers Club, un'associazione ( con scopi di lucro perchè Ron ci fa un sacco di soldi) in cui dopo aver pagato una quota di iscrizione piuttosto onerosa si ha accesso libero all'immensa farmacia creata da Ron e ai suoi trattamenti non approvati dalla Food and Drug Administration che invece di interessarsi ai suoi risultati si limita a intentargli una guerra legale senza precedenti.

La lotta di Ron durerà ben sette anni, altro che i 30 giorni di vita che gli avevano prospettato...
Inutile starci a girare troppo intorno: la curiosità principale riguardo a questo film era la tanto decantata prova di Matthew McConaughey davanti alla macchina da presa in una di quelle performances  virtuosistiche in cui l'attore si mette in gioco molto pesantemente arrivando ad abusare del proprio fisico.Cosa che fece Tom Hanks in Philadelphia ( ma anche in Cast Away) , De Niro in Toro Scatenato e specialità in cui si è cimentato molte volte Christian Bale, in un senso o nell'altro, dalle ossa a vista de L'uomo senza sonno alla panza debordante mostrata nella sua ultima fatica American Hustle.
La domanda è: riuscità McConaughey a soffiare l'Oscar al DiCaprio di The Wolf of Wall Street?
La risposta è un non lo so ma se dovessi scommettere un centesimo bucato ( e tenendo conto che ho una propensione particolare a sbagliare i pronostici) lo punterei su McConaughey perchè all'Academy piacciono parecchio queste prove attoriali così estreme anche se , onestamente, il veicolo cinematografico che supporta la prova di DiCaprio è migliore.
Ma spesso non basta avere alle spalle un film splendido per vincere le tanto ambite statuette.
E Scorsese l'Oscar lo ha vinto in tempi piuttosto recenti e forse anche col film sbagliato, bello , per carità ma assolutamente non all'altezza dei suoi lavori migliori clamorosamente snobbati nella fatidica notte della consegna delle statuette.
Ma torniamo a Dallas Buyers Club, il ritratto di un cowboy un po' troppo moderno con i suoi eccessi, la sua passione per i rodei, le scommesse e le donne, animato da un'omofobia che ha ben poco di ragionevole.
La malattia che lo ha colpito ai suoi occhi sembra quasi un castigo divino, una malattia che colpisce prevalentemente gli omosessuali, che a lui fanno veramente schifo.
La sua vita dopo quella diagnosi cambia: Ron riconsidera tutti gli errori che ha fatto nel passato e mette in piedi la sua personalissima versione dell'American Dream, diventa il classico self made man che riesce a trovare la forza di lottare contro qualcosa che è molto più grande di lui.
Il film di Jean Marc Vallée è la narrazione del percorso di redenzione di un texano che non fa nulla per nascondere la sua sgradevolezza anche se col passare del tempo, tutto viene levigato soprattutto a causa della presenza al suo fianco della mite e silenziosa Rayon, una trans conosciuta all'ospedale, sieropositiva come lui, e di Eve, la dottoressa che lo aveva in cura.
Due parole sulla prova di Jared Leto nella parte di Rayon: se al posto di McConaughey l'Oscar lo vincesse DiCaprio non ci sarebbe nessuno scandalo, anzi.
Ecco , se qualcun altro vincesse l'Oscar come miglior attore non protagonista al posto di Jared Leto, beh allora quello si che sarebbe uno scandalo.
Leto è straordinario, ha fatto un lavoro sul fisico ( di una magrezza impressionante . ancora più di quella di McConaughey) e sulla voce che hanno pochi eguali e poi la sua Rayon è bellissima: sono un etero convinto e ho ormai passato la fase del delirio ormonale ma credo che una bella come Rayon quasi mi farebbe ricredere sulle mie tendenze sessuali e sono sicuro che minerebbe alla base parecchie convinzioni degli eterosessuali più accaniti.
La malattia nel caso di Ron è una sorta di percorso salvifico di progressiva redenzione, porta allo scoperto un uomo molto diverso da quello che era all'inizio  anche se c'è poco o nulla di spirituale o di religioso in un film come questo in cui non si lesinano certo particolari sgradevoli.
Ma , e qui sta il paradosso, l'AIDS tira fuori da Ron la sua parte migliore, crea un uomo migliore pur distruggendo il suo fisico giorno dopo giorno
Non so se McConaughey vincerà l'Oscar ma la svolta che ha saputo imprimere alla sua carriera ( da Friedkin e Killer Joe in poi) è impressionante: da belloccio incapace è diventato un attore a tutto tondo che ultimamente non ha sbagliato un film.
E vederlo sottile come un giunco sotto quei cappelloni da cowboy a tesa larga o anche sotto un sombrero come accade in una scena è un qualcosa che lascia il segno.
E comunque sarebbe sbagliato considerare Dallas Buyers Club un semplice veicolo promozionale per le straordinarie performances di McConaughey e Leto.
C'è dell'altro sotto, c'è cinema passionale e militante, uno spirito da New Hollywood che fa molto anni '70, film di impegno civile che hanno una storia importante da raccontare.
E quella di Ron Woodroof la devono conoscere tutti.....

 ( VOTO : 7,5 / 10 ) 

Dallas Buyers Club (2013) on IMDb

16 commenti:

  1. bel film, ottimo mccoso, però l'oscar dovrebbe andare a dicaprio.
    ma l'academy lo darò a mccoso, che qui è bravo ma non è al top assoluto della sua carriera.
    jared leto invece è al super top e da super oscar!

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    1. la logica vorrebbe che lo vincesse Leo ma Mccoso ha una di quelle parti che piacciono tanto ai giurati dell'Academy ed è per questo che il mio centesimo bucato di euro lo punterei su di lui....su Leto invece punterei diversi verdoni...è troppo bravo!

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  2. Molto New Hollywood, hai ragione.
    Film buono, ma non eccezionale. Bravissimi invece i due protagonisti.
    Io, però, tiferò per Di Caprio, mentre Leto non ha rivali.

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    1. a me è piaciuto ma non è certo a livello di The wolf of Wall street...McConaughey e Leto sono strepitosi, tra Leo e Mccoso chi lo vince mi va bene...

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  3. Lo vedrò a breve, al contrario di The Counselor ne parlano tutti bene, per fortuna :)

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    1. the counselor ancora lo devo vedere..già sto affilando le unghie...questo è invece un bel film ,solido e di impegno civile...

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  4. Questo sarà mio! A me sembra proprio divertente (nonostante la tristezza sottotraccia della trama...)

    Moz-

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  5. Eh, in effetti Leto in alcuni momenti sembra davvero bella, la sua è una prova straordinaria di un film veramente notevole, non quel super capolavoro come viene presentato, ma a suo modo molto importante :)

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    1. anche per me è un film notevole e poi è nobilitato da due interpreti che danno straordinaria prova di sè....e Rayon è proprio bella! :)

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  6. Non un capolavoro come l'ha definito la critica, ma comunque un ottimo film con interpretazioni magnifiche che utilizza un approccio freddo alla malattia che non fa scadere il film nel piagnisteo scontato.
    Oscar assicurato e meritato per McConaughey.
    Meno male che non sono l'unico a trovare Rayon bello/a, questo mi è di conforto :)
    Leto sfoggia un paio di gambe niente male e ho letto che un giorno è andato fuori dal set a fare la spesa conciato come il protagonista del film.

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    1. le gambe di Rayon sono bellissime! sull'Oscar a McConaughey anche io come ho detto ci punto ma se lo vincesse DiCaprio non sarebbe assolutamente uno scandalo...

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  7. Se Leto non vince a marzo scatterebbe la rivolta... molto più ardua la sfida Matthew/Leo, con l'Academy che non si smentirebbe a premiare il primo vista la storia del film..
    Staremo a vedere, in ogni caso, con tutte le sue imperfezioni, di film "informativi" così ce ne vorrebbero sempre.

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    1. anche a me piacciono molto questi film "informativi " come li hai definiti ..per Leto vedo che praticamente siamo tutti d'accordo, non ci dovrebbe essere storia...

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  8. Buon film, non il capolavoro che mi aspettavo. Scorsese ed il suo lupo sono su di un altro pianeta. Mac è bravissimo e vincerà l'Oscar perchè il suo ruolo è uno di quelli che piace tanto ai signori dell'Academy, Leo lo meriterebbe di più, ma il suo ruolo non piace ai signori dell'Academy. Leto, vera ragione per cui vale la pena di veder il film, l'Oscar lo deve vincere...per forza...

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  9. anche secondo McConaughey vincerà ma se lo dessero a DiCaprio non sarebbe uno scandalo, lo scandalo ci sarebbe se non premiassero Leto che è favoloso...

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