I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

domenica 5 luglio 2015

Surrounded ( 2014 )

Maryann è una giovane insegnante in stato di gravidanza che vive in un'isolatissima villa di campagna assieme al marito.
Lui per lavoro si deve assentare per più di un giorno e lei si ritrova assediata , nella sua grande casa, prima da presenze inafferrabili e poi sempre più concrete che le faranno passare una lunga, lunghissima notte.
Riuscirà ad arrivare viva fino al giorno dopo?
Oggi parliamo di cinema italiano, dell'esordio di Laura Girolami e Federico Patrizi che decidono di sfidare il destino con un thriller dalle spiccate sfumature horror in un contesto cinematografico come quello italiano che non è certo favorevole a sforzi di questo genere.
La storia è una classicissima home invasion, il budget è quello che è, ma ormai siamo abituati al pauperismo cinematografico italico in film che non appartengano a certi circuiti, ma è bene notare che , nonostante ci si muova in una specie di campo minato , i due registi cercano di mettere qualcosa di nuovo nella loro creatura a livello di regia, di prospettive e di movimenti di macchina da presa.
Sforzo meritorio , sicuramente, e che regala i suoi frutti nella seconda parte in cui la tensione sale altissima, l'atmosfera diventa irrespirabile e Tatiana Luter ( la bella  protagonista) deve dare fondo alle sue capacità polmonari per trasformarsi in una scream queen dolente e solitaria, risoluta nello sfruttare tutti gli angoli della casa, un piccolo gioiello architettonico geometrico e futuristico.
In fondo è lei la protagonista vera, la casa, con le sue enorme vetrate a piano terra, con le sue scale che la percorrono in lungo e in largo, con quelle stanze dall'arredamento vintage, stanze piene di librerie che si intuiscono solo dietro l'enorme messe di volumi in esse contenuta, con paralumi di gusto antico che contrastano con l'aspetto ultramoderno e minimal di corridoi , cucine e altri locali di raccordo, ricollegandosi idealmente con l'aspetto esterno della villa di campagna, decisamente più normale e anonimo.
In condizioni normali avrei parlato di una brutta accozzaglia  di stili ma questi cambiamenti repentini di ambiente ( a ognuno poi è riservata la sua tonalità cromatica, il calore del legno e il freddo dell'acciaio in perenne contrasto) si rivelano ideali per un film che è ancorato all'unità di tempo e a quella di luogo dando quella vivacità che normalmente sarebbe negata.
Surrounded nonostante gli sforzi di creare qualcosa di originale cade spesso nel deja vù,tra Argento, Carpenter, il Bertino di The Strangers ma anche il recente The Purge, in certi momenti soffre del male endemico del cinema italiano di genere ( la mancanza cronica di budget che a volte si vede un po' troppo) ha una prima parte un po' tirata per le lunghe e piena di dialoghi francamente evitabili, una seconda parte che promette molto e che poi si incarta in un finale un po' troppo facile, l'atteso colpo di scena si rivela piuttosto telefonato.
Altra cosa che mi sento di condannare è il doppiaggio che in alcuni frangenti è veramente inadeguato.
Dubbi anche sul commento musicale a tratti invadente e fastidioso.
Non me la sento tuttavia di condannare questo film prodotto da Gabriele Albanesi che si dimostra ancora una volta attento a quello che succede nell'underground e che cerca di portare alla luce pellicole che normalmente non la vedrebbero...


PERCHE' SI : la regia è vivace e volitiva, si fanno miracoli senza budget, seconda parte interessante.
PERCHE' NO : cade spesso nel deja vù, doppiaggio inadeguato, prima parte un po' troppo lunga e con dialoghi evitabili, commento musicale a volte invadente.


LA SEQUENZA :  a livello iconografico , l'ultima, col ritorno del marito a casa, sui titoli di coda.


DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :

 Non si possono fare miracoli senza budget ma molti autori italiani quasi ci riescono
Ma perché in Italia non c'è uno come ad esempio Jason Blum , criticabile quanto si vuole ma che mette i suoi cinque milioncini a film che sarebbero oro da queste parti.
Sono curioso di vedere che cosa sarebbero capaci di fare i due registi con budget più adeguato.
E basta con 'ste maschere!!!


(  VOTO : 5,5 / 10 )


 Surrounded (2014) on IMDb

7 commenti:

  1. Non l'avevo preso in considerazione, e nonostante non si becchi neanche un sei, penso lo recupererò.
    Viva gli italiani che almeno ci provano.
    Parentesi: hai presente The Perfect Husband, sempre italiano, ma con un cast inglese? Ricordo lo avevi recensito. Mi sai dire se si trova facilmente?

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    1. esatto...almeno provarci...non lo so come ci si procura The Perfect Husband perché mi contattò il regista, Lucas Pavetto e me lo fece vedere mandandomi un link privato...prova a contattarlo su Facebook è sempre molto disponibile...

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    2. Ah, magari provo. Ci terrei molto.
      Sfortunatamente, ancora non si sa nulla dell'uscita a noleggio...

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  2. La maschera sembra presa in prestito da "Bruiser" lo avevo ignorato onestamente, se non altro fa piacere leggere che gli Italiani ancora ci provano ;-) Cheers!

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    1. si, esatto, non il massimo dell'originalità ma almeno ci si prova...

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  3. Anche questo mi pare tranquillamente snobbabile...

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    1. sicuramente non ti perdi nulla di straordinario...

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