I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

mercoledì 8 aprile 2015

From the dark ( 2014 )

Un uomo nella brughiera irlandese sta lavorando la terra quando da dentro una pozza di fanghiglia viene attaccato da qualcosa di non identificato e morso nella regione del collo.
Sarah e Mark stanno facendo una gita in macchina e non sono d'accordo sull'itinerario proposto da lei.
Il navigatore comincia a fare le bizze ricalcolando il percorso a getto continuo e in men che non si dica si trovano con la macchina bloccata nel fango. Mark va a cercare aiuto e trova una fattoria che sembra abitata ma non trova nessuno finché appare l'uomo di cui sopra che addirittura dopo che Mark ha cercato di soccorrerlo tenta di attaccarlo.
Mark fugge e torna con Sarah e sarà l'inizio di una lunga notte: l'unica arma che hanno è che quella creatura sembra detestare la luce...
Conor McMahon è un regista irlandese che si era fatto conoscere più o meno una decina d'anni prima di questo From the dark con un horror dal budget miserrimo che aveva avuto comunque una certa notorietà internazionale , Dead Meat .
Un paio di anni fa aveva tentato la strada della slasher comedy con Stitches , un film su un clown assassino, coloratissimo e genuinamente divertente pur non portando nulla di nuovo alla causa.
Con From the dark sembra tornare un attimo sui suoi passi, quelli che avevano portato agli zombie di Dead Meat.
Abbiamo la solita coppia di personaggi che ciurlano nel manico per una decina di minuti facendo chiacchiere inutili e accapigliandosi su un itinerario, una strada fangosa che guarda caso blocca le ruote della macchina, il navigatore che ricalcola continuamente il percorso perché non ha segnale e dulcis in fundo il telefonino che  non prende pure se intorno di montagne non se ne vedono.
Dopo un quarto d'ora di film è già tutto sul piatto: il morsicato che certamente si trasformerà, la brughiera irlandese buia e minacciosa, una fattoria che sembra piazzata nel centro esatto del nulla, due idioti che non vedono altra soluzione che dividersi per cercare aiuto.
Ma rimanere alla macchina e aspettare che faccia giorno era veramente una così brutta idea?
Il problema del film non è tanto nella sua realizzazione che pure è apprezzabile, McMahon sa come piazzare la macchina da presa, sa creare la giusta tensione, sa dosare le sequenze più spaventose piazzandole nei punti strategici del film.
Il problema è che tutto questo è stato già visto migliaia e migliaia di volte, potrei mettermi a citare decine di film che hanno preso le mosse da questo spunto  e che lo hanno sviluppato praticamente alla stessa maniera, ma sinceramente mi viene noia solo a scrivere i vari titoli.
From the Dark è inoltre falcidiato da un budget misero , ha soli tre attori in scena più un mostro ( e anche qui il design poteva osare di più diciamo che siamo in quella zona che va da Voldemort a Nosferatu passando per i mostri glabri di The Descent ), pochissimi ambienti e un regista che ci propone un film esercitandosi nell'arte della supercazzola per come cerca di rimescolare continuamente le poche carte che ha in mano.
La credibilità delle azioni dei vari personaggi è veramente sotto il limite sindacale, lei ostinatamente cerca di recuperare lui anche una volta che è stato ferito gravemente quando probabilmente avrebbe trovato la via della salvezza su un bel trattorone gommato attrezzato a superare qualsiasi tipo di ostacolo.
E poi abbiamo il buio, buio a strafottere.
Certo per un film con questo titolo non mi sarei dovuto aspettare altro ma qui è veramente troppo , devi strizzare gli occhi in molte occasioni per cercare di capire qualcosa di quello che sta succedendo.
A dir la verità di sorprese non ce ne sono poi tante, tutto è abbastanza prevedibile e scontato e questo è veramente un peccato per un regista vecchio stampo come McMahon ( uno di quegli uomini di cinema capaci di fare un po' tutto dalla scrittura, alla regia, al montaggio e agli effetti speciali visivi e sonori ) che dopo Stitches sembra tornare indietro , alle sue origini, ma in maniera infruttuosa, deteriore.
Stitches era brillante , vivace e supercattivo, qui l'originalità latita e abbiamo un'idea di cinema molto meno ambiziosa di quella che muoveva il suo film precedente.
Un vero peccato.

PERCHE' SI : McMahon come regista non si discute, le sequenze più spaventose sono piazzate nei punti strategici del film, si respira una certa tensione.
PERCHE' NO : sa tutto di realmente già visto, budget miserrimo, credibilità delle azioni dei protagonisti sotto al minimo sindacale.

LA SEQUENZA : l'arrivo di lei col trattore davanti alla porta della fattoria dopo aver scacciato il mostro.

DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
durante il mio viaggio di nozze fortunatamente ho visto un'altra Irlanda
Mai fidarsi di un navigatore satellitare
Esplorare di notte un luogo sconosciuto non è una buona idea
Con una Mercedes meglio non andare per percorsi sterrati.

( VOTO : 5 / 10 )

 From the Dark (2014) on IMDb

14 commenti:

  1. Per fortuna ho visto anche io un'altra Irlanda ma questo film sarebbe stato da vedere prima della partenza :P Ora come ora, invece, mi sa che eviterò!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. meno male che c'è un'altra Irlanda, questa non mi attira proprio...

      Elimina
  2. Porca miseria, mi dispiace tantissimo. Ce l'ho lì pronto perché io Stitches l'ho amato moltissimo e pensavo a una carriera in crescendo per il nostro irlandesotto. Darò un'occhiata in questi giorni, alle brutte finisce tra le porcherie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. anche a me Stitches era piaciuto parecchio, questo secondo è un passo indietro, all'ordinarietà...

      Elimina
  3. Ieri ho visto Once, stupendo, e mi si è riacceso l'amore per l'Irlanda. Mi sa che non lo nutrirò con questo horror qui :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Once è uno dei film del mio cuore...evita di vedere questo , ti sciupa l'atmosfera idilliaca...

      Elimina
  4. PERCHE' NO : sa tutto di realmente già visto, budget miserrimo, credibilità delle azioni dei protagonisti sotto al minimo sindacale.

    non lo guarderò mai. La credibilità delle azioni dei protagonisti è per me fondamentale. Manca quella, il film fa schifo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. qui di credibilità nella azioni se ne trova pochina...

      Elimina
  5. Stitches era veramente convincente... peccato! (p.s. http://cumbrugliume.blogspot.it/2015/04/boomstick-award-2015.html)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stitches era fighissimo, questo è molto più ordinario...passo a trovarti...

      Elimina
  6. Si, per fortuna che c'è un' altra Irlanda....;)
    Però McMahon rimane un buon regista.

    RispondiElimina
  7. Io ho visto questa Irlanda. Come hai fatto ad andare in Irlanda senza imparare che quell'uomo non sta lavorando la terra ma raccogliendo la torba? E che non c'è segnale nelle brughiere, montagne o non montagne. A me è piaciuto.

    RispondiElimina