I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

venerdì 5 ottobre 2012

Il segreto dei suoi occhi ( 2009 )

Come sottolinea il suo titolo il film di Juan Josè Campanella affida un'importanza fondamentale a quello che si nasconde dietro uno sguardo. 
Sommariamente può essere considerato un film di sguardi: quello fissato sull'eternità della fotografia della vittima, quello spento quasi rassegnato di Esposito, uno sconfitto ante litteram che continua a crogiolarsi nella sua aura da perdente, quello miope nascosto dietro fondi di bottiglia di Sandoval, collega di Esposito che ha un tale sovraffollamento di scheletri nell'armadio che  cerca di dimenticare tutto cercando di innalzare  il proprio tasso alcolemico in ogni momento della giornata , quello strafottente di Gomez assassino impunito,  protetto da poteri forti e dai furbetti di palazzo che sembrano esistere a ogni latitudine, quello speranzoso di Morales, il vedovo che ogni giorno pensa che si quello buono per trovare alla stazione l'assassino di sua moglie, infine quello selvaggio e solo parzialmente ingabbiato dal proprio ruolo istituzionale della nuova cancelliera Irene Menendez Hastings, donna che è addirittura oltre la normale emancipazione.
Ma non è solo un film di sguardi.
Se è facile sorprendere la cinepresa a soffermarsi sugli occhi dei vari personaggi,è altrettanto agevole accorgersi dei vari fil rouges cosparsi per tutto il film (come il tormentone apri la porta/chiudi la porta).
Dopo aver visto (e gradito) questo film una domanda ha continuato per ore a frullarmi per la testa :ma come ha fatto a battere altri concorrenti temibili ( e forse addirittura più attrezzati ) alla corsa all'Oscar come Il nastro bianco di Haneke o Il profeta (o meglio Un prophete) di Audiard? 
Credo che  la risposta da dare sia abbastanza ovvia:mentre il film di Haneke e di Audiard sono due film di "rottura" anche stilistica, Il segreto dei suoi occhi è una pellicola che rispetto alle altri due ha un linguaggio cinematografico collaudato, lungi dall'essere  rivoluzionario, tutto probabilmente ben ( ri)conosciuto e codificato dai membri dell'Academy.
Il segreto dei suoi occhi è film di grande impatto visivo che distilla al suo interno varie sequenze di grandissimo pregio e  che sollecitano le giuste corde emotive: prima fra tutte il grandissimo pianosequenza allo stadio, uno dei brani di cinema più belli a cui ho assistito ultimamente, poi la sequenza alla stazione confezionata come meglio non si potrebbe, oppure anche il confronto tra Esposito e Morales all'interno della casa di quest'ultimo dopo oltre 25 anni che non si sono visti nè sentiti.
Il film di Campanella è un film che sotto le (mentite) spoglie della crime story venata di accenti noir o del thriller raffreddato dal tempo che inesorabilmente è passato , nasconde a malapena l'anima impetuosa del melodramma che sotterraneamente lo percorre.
Campanella si rivela abile manipolatore di generi creando un congegno perfetto in cui i vari flashback si alternano armoniosamente in un film che riesce a incuriosire dal primo all'ultimo minuto.
Probabilmente più un film di forma che di sostanza ma convincente esempio di cinema cristallino nei suoi assunti(e proprio per la sua perfetta intellegibilità premiato nella corsa all'Oscar per il miglior film straniero) e allo stesso tempo pellicola accattivante che non nasconde la sua patina di autorialità.Attori bravissimi,dialoghi perfetti.
E Ricardo Darin si rivela ancora una volta un attore fantastico.

( VOTO : 8 / 10 )  The Secret in Their Eyes (2009) on IMDb

12 commenti:

  1. Lo guardai l'anno scorso mi pare, un film sicuramente interessante che mischia il thriller con il drammatico...

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    1. è un film che ti entra sottopelle proprio per queste sue anime così diverse:thriller, noir, melò...notevole!

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  2. Ricordo che andai a vederlo al cinema per caso e rimasi senza parole per quel finale... Faticai ad addormentarmi, non sarà sconvolgente come il Nastro bianco ma ha il suo peso!

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    1. credo che il film di Haneke abbia altro peso specifico ma anche qui siamo a livelli molto alti...

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  3. Grande film, tecnicamente e per profondità.
    Almeno un paio di sequenze - quella dell'ascensore in particolare - sono da brividi.

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    1. è vero, ci sono dei brani di cinema al suo interno tra i migliori degli ultimi anni...a me ha impressionato la sequenza dello stadio...

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  4. dentro c'è amore, vendetta, calcio, tristezza, amicizia, e altro ancora.
    è un mondo, l'ho visto anche in spagnolo, prima che lo dessero da noi.
    indimenticabile!

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    1. è un film stratificato che contiene molte più cose di quelle che sembra. Bello!

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  5. film bellissimo!
    il piano-sequenza che dal cielo va dentro gli spalti dello stadio al tempo mi shoccò letteralmente... poi ho visto come l'hanno fatto ;)

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  6. quella sequenza è rimasta impressa anche a me...ma come l'hanno fatta?

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    1. è semplicemente finto :(
      http://youtu.be/OBeYm2aPKCw
      http://youtu.be/m6voCojHTxQ

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    2. grazie per i link che andrò subito a controllare!

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