I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

sabato 22 giugno 2013

La migliore offerta ( 2013 )

La vita di Virgil Oldman, affermato battitore d'asta, scorre sempre uguale a se stessa tra pasti al ristorante in solitaria, preparazione maniacale delle aste a cui deve presenziare e una sottile ma ben percepibile difficoltà a relazionarsi alle persone , testimoniata anche da guanti che indossa sempre quasi a voler negare qualsiasi contatto fisico con altre persone. Virgil vive per l'arte e per la sua collezione di quadri che ha raccolto in anni e anni di ricerche. Una collezione racchiusa in una stanza segreta in cui spesso si va a rinchiudere per ore e ore solo per respirarne l'aria.Un giorno la sua routine viene sconvolta dalla telefonata di una misteriosa ereditiera che gli vuole far valutare la propria collezione di antiquariato per organizzare una vendita. La giovane non si fa vedere e forse proprio per questo entra nelle grazie del ritroso Oldman, fino al momento in cui  i due troveranno il modo di relazionarsi....
Noi fruitori di cinema italiano passiamo tutto l'anno a lamentarci e a moccolare per la povertà conclamata del cinema italiano e poi ti esce un Tornatore che sembra creato apposta per nascondere i problemi del nostro panorama cinematografico.
Ma è la classica rondine che non fa primavera.
Vedendo La migliore offerta ci si rende conto che se , supportato da adeguati mezzi, il nostro cinema può ancora ambire a un posto di rilievo nella scena internazionale.
Perchè sembra tutto fuorchè un film italiano: certo, il cast internazionale, le locations "esotiche", il fatto che sia girato in lingua inglese sono tutte componenti che mischiano un po' le carte , ma La migliore offerta è cinema italiano a tutti gli effetti. Esportabile, internazionale, qualcosa a cui in Italia possono ambire pochissimi: Moretti, Garrone, Sorrentino, Bertolucci e Tornatore appunto.
Il quale , dal canto suo, gira molto all'americana ma nel senso classico del termine: i movimenti di macchina sono sempre piuttosto elaborati quasi a toccare il manierismo, la costruzione dell'inquadratura è maniacale, anche il modo di recitare di Rush in un personaggio che dovrebbe essere molto sotto le righe, è invece ricco di sfumature e di tecnicismi a volte anche fin troppo evidenti ( si veda la parte iniziale in cui il nostro si "esibisce" in un'asta con la testa che va velocemente a destra e sinistra quasi fosse quella di un tacchino).
La migliore offerta è cinema sofisticato, ben ambientato, ha quell'aspetto ricco e raffinato che in massima parte manca ai nostri prodotti.
Per questo gli si perdonano anche delle sbavature o la pretesa di essere autoriale a tutti i costi che avrebbe potuto facilmente trasformarsi in una zavorra insostenibile : il problema principale è quello che già a partire da metà film , o forse anche prima, si intuisce dove vada a parare tutta la vicenda.
Virgil in questo senso è un bersaglio un po' troppo facile, altamente suggestionabile, il classico uomo meno che mediocre che fa leva sulla sua posizione sociale per manipolare gli altri a suo piacimento. Niente di più facile che tutto gli si rivolti contro in una sorta di contrappasso dantesco.
E se la prevedibilità della vicenda può essere un limite del film, il gusto registico di Tornatore permette di non curarsene troppo , trascinati come si è da questi ambienti polverosi carichi di mistero e dalla chimera dell'amore impossibile a cui si abbandona Virgil.
Tra suggestioni hitchcockiane e reminiscenze da giallo italiano anni '70 ( il personaggio di Claire, la nana che snocciola una mole impressionante di dati matematici), Peppuccio Tornatore ripercorre , a modo suo, la strada del cinema di genere che gli aveva già portato fortuna con un altro suo thriller di ambientazione mittleuropea, quel La sconosciuta che ne aveva riportato in auge la stella un po' offuscata.

( VOTO : 7,5 / 10 ) 


The Best Offer (2013) on IMDb

18 commenti:

  1. La pensiamo praticamente allo stesso modo, Bradipino ^^'
    Piaciuto molto anche a me, anche se ero partito molto prevenuto per via di un'intervista fatta al Peppone nazionale conclusasi tragicamente.

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    1. a me Peppuccio non sta precisamente simpatico ma ha talento per il cinema e con mio scorno lo devo riconoscere!

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  2. Bello, piaciuto anche a me...Sicuramente insieme a Reality uno dei migliori film italiani di quest'anno :)

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    1. a me Reality ha entusiasmato , questo è andato a un passo ....

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  3. ho avuto il piacere di rivederlo a Londra con mio figlio
    il quale figlio si accanisce spesso contro tutto ciò che è italiano (ha notevoli motivi per farlo) e ha sentenziato che LA MIGLIORE OFFERTA è in realtà a british movie (il cast è tutto loro, non c'è un italiano manco a pagarlo)
    ma l'ho rintuzzato: lo stile è molto Tornatore e i soldi sono italiani
    1 a 0 per me
    GIUSTAMENTE il film è stao premiato da una pioggia di David di Donatello e di Ciak d'Oro

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    1. è un film italiano in formato esportazione e quello che dice tuo figlio è prova provata dell'ottimo lavoro di Tornatore che ha fatto un film credibile anche per il pubblico estero, cosa che qui da noi equivale al ritrovamento dell'unicorno o quasi...

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  4. alla fine resti a bocca aperta per la bellezza del film, e Geoffrey Rush è da premio Oscar.

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    1. Rush è bravissimo anche se soprattutto all'inizio nella scena in cui dirige l'asta , secondo me gigioneggia un po' troppo....

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  5. Non gli avrei dato due lire, e ora mi sa che mi toccherà recuperarlo, più per la tua recensione che per il David. ;)

    Alla peggio mi rifarò su di te! :)

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    1. eh eh ! vorrà dire che le bottigliate le prenderò io...per essere un film italiano la confezione è di lusso, la vicenda può anche essere prevedibile ma la regia di Tornatore riscatta anche quello...

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  6. addirittura 7,5?
    cos'è, un regalo di fine anno scolastico? :)

    film interessante nella prima parte, ma poi si sgonfia fino a un finale pessimo...
    giusto in italia una pellicola tanto mediocre può essere scambiata per un capolavoro e venire inondata di premi.

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    1. ah ah ah ! no, niente regali...mi è piaciuto, non sembra affatto un film italiano, sui premi non mi pronuncio perchè pittosto che vedere i David Di Donatello mi sparerei nel piede sinistro ( per non dire un'altra cosa)..la prima parte è la migliore, forse la vicenda è prevedibile ma il finale è risolto con una grande eleganza dal punto di vista registico...

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  7. lo devo ancora vedere, ma ripongo molte speranze dopo averne letto bene un po' ovunque.

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  8. Visto con poca convinzione - grazie anche al solito pessimo trailer che non gli rende giustizia - alla fine mi era piaciuto parecchio. E per la media mediocre dei film visti quest'anno non è poco.

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    1. ormai i trailer sembrano fatti apposta per zavorrare i film o farli sembrare quello che non sono...tra i film di quest'anno, italiani e non, effettivamente questo spicca...

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  9. Mi era piaciuto moltissimo, vagamente Hitchcockiano e pessimista da morire, con un finale cattivissimo!
    Vero, una rondine non fa primavera, ma chissà che qualcuno non prenda esempio...

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  10. ooops! mi sono accorto tardi del tuo commento...il film ha avuto un budget di 13 milioni di euro..è vero che con un budget doppio Peppuccio è riuscito a fare quella schifezza di Baaria e che quindi i soldi non sono tutto...ma aiutano, cavolo se aiutano...

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