I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

giovedì 23 maggio 2013

Colour from the dark ( 2008 )

Seconda Guerra Mondiale: Pietro, non partito per la guerra a causa di una malformazione al ginocchio, vive in una fattoria nella pianura padana assieme alla moglie Lucia e alla sorella di lei, Alice, una ragazza già adulta affetta da problemi psichici che non le permettono neanche di parlare.Un giorno Pietro e Alice per disincagliare un secchio dal fondo del pozzo liberano un qualcosa di cui all'inizio neanche si accorgono. Pietro guarisce dal suo problema al ginocchio, Alice comincia a parlare dicendo cose di senso compiuto, i campi diventano rigogliosi e ricchi di ortaggi bellissimi. Ma è solo l'inizio: Lucia comincia a mostrare preoccupanti segni di squilibrio ( tra cui uno smisurato appetito sessuale), le cose cominciano ad avvizzire , anche Pietro e Alice cominciano a mostrare sintomi inquietanti che il Male, quello con la M maiuscola si è impadronito di loro....
Cominciamo dalla fine: questo film è stato girato nel 2008 in lingua inglese con attori stranieri da un regista che più italiano non si può, Ivan Zuccon ( che lo ha anche montato e fotografato). Ha trovato addirittura una fugace distribuzione nelle sale italiane nel marzo non del 2008. Del 2012.
Si, 2012.
Noi tutti stiamo qua a lamentarci dello stato comatoso in cui versa il cinema italiano di genere ( e non) e quando abbiamo tra le mani un regista bravo ( perchè Zuccon, è un signor regista, molto meglio di certi suoi acclamatissimi colleghi) ci facciamo sfuggire così le sue opere?
Perchè il buon Ivan, già collaboratore di Avati una vita fa, giusto per rinforzare l'assioma del nemo propheta in patria, è molto più conosciuto all'estero, dove ha anche un certo manipolo di seguaci e gode di una discreta considerazione, piuttosto che da noi, praticamente costretti a fare i salti mortali per procurarci i suoi film.
Anche se forse, almeno per Zuccon , qualcosa sembra che stia cambiando.
Colour from the dark è tratto da uno dei racconti più famosi di Lovecraft, The colour out of space, ne trasferisce l'ambientazione dal New England alla pianura padana nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, ottimo espediente per giustificare il numero limitato di attori impiegato. Del resto tutti gli uomini sono partiti per la guerra.
Già dalle prime sequenze siamo calati subito in un'atmosfera carica di elettricità negativa, il Male aleggia sin da subito e Zuccon è bravo a fare di necessità virtù: con un budget ultralimitato ( si parla di 75 mila euro) e un uso intelligente del digitale riesce a fare un prodotto veramente professionale a partire dalla recitazione( Debbie Rochon uber alles ma anche tutti gli altri sono veramente all'altezza, cosa affatto scontata in tanti filmetti horror affetti da cagneria recitativa cronica) per arrivare a tutti gli aspetti tecnici degni di una produzione molto più ricca e blasonata.
Zuccon è veramente bravissimo con la cinepresa, è autore di una fotografia bellissima che riprende magnificamente tutti i cambi di tonalità del racconto, passando dalle tonalità accese e calde della vita a quelle grigiastre del male assoluto che sta contagiando come una malattia infettiva tutto quello che è all'interno della fattoria, umani compresi.
Da notare la contrapposizione continua che c'è nel film tra la religione e il male, tra la fede e il demonio che una volta impossessatosi del corpo di Lucia cerca di distruggere tutti i simboli cattolici a partire da quel crocifisso così maltrattato per arrivare all'incontro/ scontro col prete che tenta di scacciarlo dalla malcapitata..
Sicuramente memore della lezione visiva del Friedkin de L'esorcista, Colour from the dark tuttavia cammina con le proprie gambe , figlio di uno stile e di una visione orrorifica assai personali. Anche se non nega  riferimenti ben codificati nell'immaginario horror.
E' un film ambizioso ma non presuntuoso come ad esempio La casa nel vento dei morti, altro esempio di horror padano che però fallisce proprio per il suo voler sembrare qualcosa che non è.
Colour from the dark è un horror assai piacevole che regala la sua bella compilation di spaventi e anche una congrua dose di splatter ( nonostante il budget esiguo).
Quel che stupisce di più in questa produzione nostranissima è il lavoro certosino nella costruzione dell'inquadratura ,una sorta di quadro che presto si dissolverà nel nero assoluto.
Ivan Zuccon ha talento e sarei molto curioso di vederlo all'opera con un budget adeguato.
E' triste vedere uno come lui praticamente ignorato in Italia, sempre più terzo mondo cinematografico.

( VOTO : 7 / 10 ) 

Colour from the Dark (2008) on IMDb

22 commenti:

  1. C'è una differenza grossa tra il tuo voto e quello di Imdb: mi sa tanto che lo recupererò giusto per scoprire che effetto fa a me!

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    1. si, ho visto....ma il voto di imdb su produzioni non americane è sempre "strano". Spigolando in giro per internet però se ne parla per lo più bene di questo film...

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  2. Il film non è un capolavoro ma per i mezzi ***è*** un capolavoro!
    Io adoro Zuccon e lo seguo da moltissimo. Ti consiglio anche Nympha che mi ha lasciato incredulo quando scoprii che era opera di un italiano.
    E la Rochon è sempre un gran bel vedere, porca miseria! Leggiti questa bella interview: http://wwwwelcometonocturnia.blogspot.it/2013/02/intervista-con-l-attrice-debbie-rochon.html

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    1. non sarà un capolavoro ma è girato benissimo e ti fa pensare a che cosa farebbe uno come Zuccon con un budget adeguato...l'intervista la leggerò quanto prima, la Rochon merita...merita...

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  3. Omonero quota in pieno Bradipo.
    Sono anni che rincorro Zuccon e le sue interpretazioni dei lavori di Lovecraft. Se non l'hai visto ancora ti consiglio "La Casa Sfuggita" e "Nympha", ma anche gli altri non sono male.

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    1. cercherò di vederli quanto prima. Zuccon è un grande!

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  4. Oi Bradipo, ma come su fa a mettere i simbolini per condividere il post nei social network?

    quelli in fondo al post

    sono una capra...

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    1. AH AH AH! e lo hai chiesto proprio alla persona giusta che ha le corna di capra anche più lunghe delle tue...ci stavano quei pulsanti, stai sicuro che non ho messo niente di mio...

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  5. Non sono mai riuscita a seguire Zuccon quanto vorrei proprio per il problema dell'irreperibilità di cui parli anche tu..questo sembra trattare del mio argomento no, ma ci sto lavorando su quindi prima o poi lo recupero!

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    1. il recupero è obbligatorio soprattutto quando facciamo dell'ottimo cinema di genere...una vergogna che in Italia uno bravo come lui sia così bellamente ignorato!

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  6. E c'è una maniera per cui uno può sapere su facebook della presenza di nuovi post?

    Che insomma gli arrivino le notifiche direttamente là?

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    1. mi spiace ma lo chiedi alla persona sbagliata...spero che qualcuno te lo faccia sapere così tu lo dici a me!

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  7. Interessante: un horror ambientato nella pianura padana, tratto da un racconto di Lovecraft non si può perdere. Grazie!

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    1. come ha detto Eddy per i mezzi con cui è girato è un capolavoro!

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  8. Mi intrufolo per dire che non credo ci sia possibilità di collegare le notifiche di nuovi articoli tramite fb, ma via mail non andrebbe bene lo stesso? E' così semplice sta qui sotto...^_^

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    1. io non riesco neanche a creare un richiamo qui sul blog della pagina di Facebook che ho "creato" ..anzi se qualcuno mi può aiutare...

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  9. Ah ah, grazie Valentina :)

    in realtà le notifiche via mail le ho aggiunte proprio oggi quando per una volta mi sono messo a cercare di migliorare il blog a livello "pubblicitario".

    Vale, ma invece quei tasti a fine post che hanno praticamente tutti tranne me come si mettono?

    Bradipo dice addirittura di esserseli trovati per caso.

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    1. confermo: c'era già tutto il pacchetto completo e io non ho aggiunto nulla. Forse dipende dal tipo di modello che si è scelto per fare il blog...

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  10. era uno dei miei racconti preferiti di L e nemmeno sapevo che esistesse sto film!
    grazie per la segnalazione

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    1. figurati...stiamo qua per questo, no? per far conoscere agli amici film nuovi...Zuccon con la cinepresa è veramente bravo!

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  11. Bello, non ci si crede che è un horror italiano. Ecco cosa succede quando alla regia c'è qualcuno con le palle. Mi è venuto voglia di rivederlo.

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    1. è una vergogna che uno bravo come Zuccon sia relegato in un limbo. Da noi è totalmente ignorato mentre all'estero è almeno conosciuto un po' meglio...

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