I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 21 maggio 2013

Aftershock ( 2012 )

Gringo, americano thirtysomething in cerca di emozioni, sta trascorrendo qualche giorno di vacanza in Cile assieme ai suoi amici Kylie e Pollo. Una sera in un locale conoscono delle ragazze e decidono di trascorrere tutti assieme una giornata nella bella località balneare di Valparaiso. La sera stanno tutti in discoteca quando un terribile terremoto rade praticamente al suolo la città.Il gruppetto si trova a lottare per la sopravvivenza sia contro la furia degli elementi naturali, sia contro altri nemici ( evasi , gangs o semplicemente altri umani che cercano di proteggere la propria incolumità) che mano mano gli si parano davanti.
E le sirene avvertono del pericolo di un imminente tsunami.
Eli Roth ha una faccia da pirla che più pirlesca non si può e questo film da lui cosceneggiato  in cui si diverte a recitare ( male) ne è testimonianza inoppugnabile. Eppure questo signore ha fatto arrivare la sua longa manus anche in Cile, si è riuscito a procurare un assegnuccio da dieci milioni di dollari , magari non tantissimi per gli standard americani ma andatelo a dire a gente come Zuccon o i Manetti bros che con un budget del genere farebbero letteralmente faville, per far dirigere Aftershock a Nicolas Lopez, un trentenne ( ma che ne dimostra il doppio) con un brillante avvenire dietro le spalle e con una faccia da pirla che rivaleggia con quella di Roth a vedere le foto su imdb.com.
L'ideuzza che sta alla base di Aftershock è semplicissima: girare un disaster movie come se fosse un horror.
Se nei film su catastrofi naturali la riuscita è direttamente proporzionale alla tenuta ansiogena delle scene di massa e relativi effetti speciali che simulano la distruzione totale , in Aftershock è tutto girato in campo più stretto, quasi a voler privatizzare l'apocalisse e renderla tale solo per il gruppetto di personaggi che ne è protagonista e per quello che sta loro intorno a corto raggio. E il tutto viene girato con abbondanza di effetti splatter , cosa che in genere nel disaster movie viene evitata proprio per dargli carattere il più universale possibile.
Il problema di Aftershock è che soffre di tutti quei difetti endemici al nuovo cinema horror americano: si parte con la solita mezz'ora in cui non succede praticamente nulla , anzi sembra di trovarsi a una versione cilena di Una notte da leoni ( c'è anche tale Nicolas Martinez, nella parte di Pollo, che sembra una versione in scala ridotta di Zach Galifianakis in panza e barbona) e vengono introdotti personaggi uno più detestabile dell'altro, si cerca addirittura di dotarli di una parvenza di background, i dialoghi sono sul filo dell'inascoltabilità come se regista e sceneggiatori sapessero che di questa prima parte non interessa a nessuno.
Poi quando parte la mattanza ( e in fondo noi siamo qua per questo ) il film sale di giri mostrando un'apprezzabile fotografia notturna che dona al tutto un aspetto livido ed emaciato in cui risalta il sangue, sembra quasi percepibile l'olezzo di morte in una città praticamente rasa al suolo e letteralmente stracolma di belve ( gangs, evasi dalle prigioni, sciacalli che fanno incetta di merci di ogni genere).
Il ritmo è alacre, morte e mutilazioni sono in bella mostra ( forse pure troppo) e il film procede spedito verso il suo finale spiazzante che per un attimo fa dimenticare le numerose assonanze di questo Aftershock con l'horror di stampo rothiano, vero e proprio deus ex machina di questa operazione.
Gli attori non sono propriamente all'altezza ( addirittura c'è un'algida Andrea Osvart nella parte dell'unica nella compagnia che mostra un briciolo di cervello, certo è un triplo salto mortale partire dal palco di  Sanremo e trovarsi in  un horror cileno) trattati più o meno come carne da macello e poi c'è Eli Roth : sarà un bravo ragazzo , sarà anche simpatico ma credo che quella dell'attore non sia la professione che fa per lui.
Forse neanche quella del regista ma almeno in questo campo qualcosa di decente ha fatto.
Aftershock è stato un disastro al box office americano( nella prima settimana ha raccolto poco più di 40mila dollari ) anche perchè incappato in un divieto per i minori di 17 anni che ha costretto i produttori a tagliarlo per arrivare a una fetta più consistente di pubblico.
Ma in fondo ha una sua sciocca piacevolezza: se si eliminasse la prima mezz'ora sarebbe anche un bel film.
Oddio bello forse no. Ma almeno divertente.

( VOTO : 5,5 / 10 )  Aftershock (2012) on IMDb

20 commenti:

  1. Come hai letto da me, non mi è piaciuto, a parte appunto la fotografia molto curata sebbene un pò troppo contrastata e illuminata. Più va avanti più Roth lo trovo un vero imbecille, superficiale, inutile, vuoto :/

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    1. eh eh e con questo ci siamo fatti amici i fans di Roth! A sinceramente non fa nè caldo, nè freddo, lo trovo un gran furbacchione...devo dire che questo film nella seconda parte mi ha sufficientemente divertito anche per una certa ironia sguaiata che fa capolino di tanto in tanto...

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  2. Io più ci ripenso e più mi sembra di essere stata eccessivamente buona con questo film. Oddio, è vero che la mattanza è divertente, ma tutto il resto è così irritante che verrebbe da prendere Roth e Lopez a schiaffoni.
    Comunque sì, diverte :)

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    1. i primi 35 minuti di questo film sarebbero da mandare al macero per quanto vuoti! poi la mattanza diverte...alla fine è poco più ( o meno) di una sciocchezzuola!

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  3. Che dire...come già evidenziato da Lucia io Roth lo avrei rinchiuso già da tempo immemore e buttato via la chiave...il film però, spinta da un piccolo barlume di curiosità, lo avevo però messo in lista. Ma più proseguo a leggere delle recensioni più credo che passerò...

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    1. secondo me Roth è un gran furbacchione come detto sopra! ti dirò io non ci sono andato pesante col voto perchè in fondo Valparaiso è bella e la mattanza nel complesso diverte...

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  4. Nooooooo ma come avete fatto tutti a vederlo di già? ç______ç
    Comunque, Bradipo, io ho imparato a volerti bene ma non puoi dare della faccia da pirla al mio aMore (Quentin è l'aMMMMMMMore con un'infinita quantità di M, non confondiamoci XD), costringendomi a smettere di leggere la recensione con la lacrima nell'occhio XD
    Comunque lo recupero, voglio sapere di che morte morire... perlomeno è divertente :P

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    1. ah ah ah ! perchè c'abbiamo i superpoteri! a quindi sei innaMorata di Roth per osmosi, giusto perchè pappa e ciccia con Quentin? no, no, niente lacrime , il film visto senza pretese può pure divertire,non è serio e non si prende troppo sul serio...

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  5. Come dicevo da psiche il film in questione non l'ho visto e non ho un gran interesse a vederlo, però povero Eli, mi sa che sono l'unico che gli vuole bene :-(

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    1. anche tu un fan! questo te lo puoi pure vedere, ti puoi divertire!

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    2. uhm, non so i film catastrofici non mi attirano molto, di Roth aspetto con grande interesse Green Inferno

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    3. ma è un catastrofico girato come se fosse un horror con splatter e tutto il resto....

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  6. grande eli roth!
    il film non mi ispira molto, ma a un horrorino rothiano una possibilità gliela si può sempre dare...

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    1. massì gliela puoi dare questa occhiata, va a finire che ti diverti anche ..conoscendo i tuoi ormoni sempre al galoppo...

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  7. Secondo parere così così, a sto punto (che Roth mi perdoni) non lo vedrò. O forse sì.

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  8. Kuriosità maledetta... ne avete parlato così male che adesso mi tocca propppio vederlo...

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  9. Per me è veramente una gran merda, e non per parlare solo della prima, infinita mezzora, è una gran merda sempre - poco ritmo, curiosità zero, nessun senso di pericolo, nessuna atmosfera confusa e inquietante, è sempre la solita questione del solito sadismo yankee, ma poco credibile, poco coinvolgente, a tratti ridicolo, e con un finale da cinghiate che non ha alcun senso :)

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    1. 'mmazza , barba e capelli gli hai fatto...a me la seconda parte ha divertito, il finale mi è sembrato una botta di ironia sbracata, un po' come la storia della mano...

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