I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 6 novembre 2012

The Human Centipede ( Full Sequence , 2011 )

Martin, guardiano di un garage notturno nel suo gabbiotto guarda avidamente The Human Centipede ( First Sequence), prende appunti e fa disegni. Il suo scopo è realizzare veramente il centipede umano non solo con tre persone unite mediante connessione ano / bocca ma addirittura con ben dodici elementi.
Il problema è trovare volontari e per questo non esita ad azzoppare a colpi di pistola malcapitati che trova nel suo garage, vicini di casa un po' troppo invadenti e gente reclutata con falsi provini per il nuovo film di Tarantino ( una delle attrici del primo film che interpreta se stessa in un guizzo metacinematografico).
Li convince poi ulteriormente a colpi di piede di porco nell'occipite giusto per provocare quel lieve stato d'incoscienza al fine di trasportarli in un capannone industriale dismesso dove cercherà di portare a termine il suo folle progetto.
Tom Six l'ha pensata proprio bene: come fare un sequel di un film a suo modo "definitivo" come The Human Centipede ( First Sequence)?
E' semplice: non farlo ma raccontando una storia che partisse da quello.
L'orrore che nel primo film era semplicemente suggerito vuoi per scelte stilistiche ma soprattutto per problemi di budget qui è sparato in faccia allo spettatore, la telecamera non si sottrae di fronte a nulla.
Se nel primo film la follia del dottor Heiter si realizzava mediante complessi interventi chirurgici qui il protagonista , che non è un medico di fama mondiale , porta avanti il progetto in modo molto meno sofisticato: al posto di  bisturi e strumenti chirurgici ci sono attrezzi da ferramenta come martelli ( ottimi per asportare più denti con un colpo solo ben assestato) e pinzatrici automatiche (che permettono cuciture ano/bocca solide e  sbrigative, forse un tantino dolorose).
Martin  è un minus habens che sembra il fratello  di  Giuseppe Paviglianiti di Cinico tv di Ciprì e Maresco.Merito va a chi ha scoperto questo non professionista di nome Lawrence H. Harvey, alto un metro e un foglio di giornale con un cimitero di ravioli e birrette piazzato sotto il mento a formare una panza di dimensioni pantagrueliche, occhi a palla che sembrano quasi uscire fuori dalle orbite, sudorazione sempre ai massimi livelli tanto da farlo apparire sempre fastidiosamente unto e una persistente asma bronchiale che proprio sul più bello, ovvero quando sta prendendo a pistolettate o a piediporcate le sue povere vittime, gli taglia il respiro e lo costringe alla sua bella dose di Ventolin.
La cinepresa di Tom Six lo pedina incessantemente, lo inquadra spesso seminudo, sottolineando che è un adepto al culto del dio Onan, cercando di tirare fuori il peggio da questo individuo che apprendiamo essere stato vittima di abusi sessuali da parte del padre,alleva una scolopendra in una teca di vetro ed è soggiogato da una madre segaligna dai modi nazisti. Fino a determinare la ribellione di Martin che col suo fido piede di porco le apre la testa come un melone.
Altra particolarità è l'uso del  bianco e nero ( si dice per cercare di aggirare la censura ) che col suo aspetto sporco e sgranato si rivela scelta scelta estetica azzeccata .
Nell'ultima parte del film si raggiunge l'apoteosi : lo schifometro arriva a livelli impensati , questa particolare catena umana è sottoposta da Martin alle violenza più assurde. Tipo un lassativo per provocare lo stravaso a vista di liquami biologici da un individuo all'altro.
Se la parte centrale del film poteva apparire meccanica perchè rispondente sempre allo stesso schema ( trovare vittima e portarla al capannone) nella parte finale c'è il delirio assoluto.
Non solo il rosso del sangue ma soprattutto il marrone della m... beh ci siamo capiti.
The Human Centipede ( Full Sequence ) è il film che Tom Six aveva sempre sognato ma non era riuscito a fare col primo capitolo di una trilogia che vedrà nel 2013, forse, il capitolo conclusivo.
Una versione full optional del film precedente in cui lo spettatore verrà condotto in un luogo dove l'aberrazione regna incontrastata.
Il regno di Martin.

( VOTO : 7,5 / 10 ) 

The Human Centipede II (Full Sequence) (2011) on IMDb

8 commenti:

  1. Avevo letto del primo e francamente mi schifava abbastanza. Questo penso sia addirittura peggio. Mi fido di chi l'ha visto (e ammiro il coraggio) ma è troppo per me!

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    1. in questo secondo capitolo lo schifometro impazza molto più che nel primo che si limitava a suggerire più che mostrare. Questo invece mostra decisamente tutto!

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  2. Ce l'ho lì da un sacco di tempo, ma dato che il primo mi era parso abbastanza ridicolo, non mi sono più avventurato nella visione del secondo. Vedremo in futuro.

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    1. anche stilisticamente questo c'entra poco col primo. Ma è molto più estremo.Non so se consigliartelo.Anche se ho dato un voto piuttosto alto non mi sento di consigliarlo a nessuno che non abbia lo stomaco foderato di cemento armato .Da dentro.

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  3. dopo il primo, sto aspettando il momento giusto per affrontare una probabile nuova visione estrema come questa... :)

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    1. rispetto al primo la visione è moooolto più estrema!

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  4. na trashata di merda, il protagonista cmq è l'uomo talpa dei Simpson... è uguale!

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  5. il protagonista è qualcosa di veramente inguardabile e pare che ci sarà anche nel terzo e definitivo capitolo della trilogia!

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