I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

lunedì 15 settembre 2014

The Expendables 3 ( 2014 )

Barney Ross raduna la vecchia squadra per recuperare dalla prigionia uno dei membri originali della squadra, Doc, ex medico e lanciatore di coltelli. Il tutto perché manca un membro per organizzare una spedizione e stroncare un traffico d'armi.
Il capo dei trafficanti non è altri che Stonebanks, cofondatore degli Expendables, Barney vorrebbe ucciderlo per vendicarsi, lo cattura anche ma dopo una cruenta lotta è costretto a mollarlo.
Anzi Stonebanks prende in ostaggio alcuni nuovi membri della squadra di Barney , reclutati per non far rischiare la vita ai suoi amici di sempre, un po' attempatelli.
Finale in Armenia: rendez vous in cui ci sarà finalmente lo scontro finale tra Barney e Stonebanks, i vecchi Expendables finalmente accetteranno i nuovi e insieme lotteranno per la vittoria....
The Expendables 3 ovvero il film dalla locandina più affollata di star ( più o meno ) di tutta la storia del cinema.
Continua imperterrito per la sua strada di cinema ostentatamente anacronistico ( ma con brio) il brand creato da Stallone che del vintage cinematografico, diciamo dell'action anni '80 e relativi eroi, ha operato una mitizzazione attraverso questi tre film.
Il timone registico stavolta è passato nelle mani del giovane Patrick Hughes forse per distaccare un po' dalla sua creatura la mano un po' troppo partecipe di Stallone.
Il film mantiene esattamente tutto quello che promette, anzi pure di più.
Si recede dall'ironia sbracata che caratterizzava il secondo episodio in favore di un meccanismo action consolidato, non inedito , ma funzionale al ritmo alacre che contraddistingue tutto il film.
Ci sono però dipartite dolorose all'interno della squadra: quella più sanguinosa in assoluto è quella di Van Damme che in questo gruppo di star un po' in là con gli anni ci stava splendidamente anche per le sue condizioni fisiche scintillanti , poi non c'è più Bruce Willis ( pare per ragioni di vile denaro: aveva chiesto 4 milioni di dollari per 4 giorni di riprese mentre la produzione era arrivato ad offrirgliene 3 , sempre un botto di soldi per così poco lavoro) e non c'è più neanche Chuck Norris, l'expendable ad honorem, che solo con la sua presenza dava un senso a tutto il progetto.
Passando al capitolo new entries siamo messi piuttosto bene: Harrison Ford in un personaggio nato dopo la rinuncia a Brice Willis, c'è Antonio Banderas che per un po' ha smesso di parlare con le galline o a misurare fette biscottate producendosi in un personaggio logorroico e fuori di testa che spesso la ruba la scena ai suoi compari e c'è infine Wesley Snipes ( notare le battute ironiche che lo vedono protagonista: in un impeto metacinematografico, il buon Wesley è al primo film che gira dopo essersi fatto tre anni di carcere per evasione fiscale).
Con un cast così affollato è normale che molti abbiano uno spazio limitato o insufficiente, anzi la perizia della scrittura doveva proprio bilanciare le istanze delle varie stars presenti.
E non sempre ci si riesce. Che senso ha vedere Jet Li per solo una manciata di secondi?
Altra operazione tentata dal film è quella del rinforzamento dell'effetto nostalgia . si va al confronto tra una squadra di vecchi Expendables, anzianotti, usurati dagli anni e dalle missioni, dalle tecniche di combattimento decisamente obsolete ( vedere i piani d'assalto sempre al grado zero di complicazione, si va e si assalta ) e di nuovi mercenari, tecnologici, dai muscoli guizzanti e dalla capacità atletiche e tecniche nettamente superiori.
Eppure l'affetto va verso i vecchietti, come è normale del resto, così come al fan del cinema di quegli anni si scalda il cuore a rivedere su grande schermo un cinema che si richiama così espressamente e orgogliosamente a quel tempo che fu ...e poi che diamine vedere Schwarzy, Stallone e Harrison Ford nella stessa inquadratura è qualcosa da raccontare ai nipotini.
The Expendables 3 concede meno in ironia ( ma c'è sempre, è semplicemente più sotterranea) ma si dà sempre spazio all'autoreferenzialità, pure troppo.
Come succedeva negli altri due film se lo spettatore non è esperto del pregresso delle stars in campo, si diverte la metà.
Ma anche così basta....

PERCHE' SI : il più grande affollamento di star action anni '80 mai visto in un solo film, stile vintage, ironia contagiosa .
PERCHE' NO : non ci sono Van Damme e Willis, un po' troppo autoreferenziale, i nuovi Expendables sono personaggi usa e getta

( VOTO : 6, 5 / 10 ) 

The Expendables 3 (2014) on IMDb

10 commenti:

  1. Parecchio noiosetto, piuttosto deludente...forse è davvero l'ora della pensione.

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  2. 6,5 a sta schifezza galattica???
    ford ti ha pagato, ammettilo!

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    1. ah ah ah , no, non mi ha pagato ma intanto controllo l'estratto conto....

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  3. Anche secondo me il 6,5 è un po' generoso, il realismo è un'altra cosa :D

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    1. secondo me non ha nessuna pretesa di essere realistico...è una superminchiata che però mi ha divertito...

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  4. Io sono stata meno generosa, il film è stato deludente fin troppo, un bel 5 è il voto giusto, e pensare che i primi due mi avevano divertita ^_^

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    1. ah ah ma questo è un film per maschietti nostalgici non per gentili pulzelle...

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  5. Tra i tre il peggiore, ma concordo in pieno con la tua analisi.
    Bravo Bradipo, alla facciazza del Cannibale! ;)

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