I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

mercoledì 12 giugno 2013

Love & Secrets ( 2010 )

Nella New York degli anni '70 il giovanissimo David Marks, figlio di un ricco magnate immobiliare, conosce Katie, studentessa lavoratrice , decidono di sposarsi e di andare a vivere in riva a un lago nel Vermont, lontano da tutto e da tutti. Il padre di David li fa ritornare in città per affidare diverse mansioni al figlio, Katie studia medicina dopo essere stata ammessa all'Università e le cose cominciano a cambiare. David ha evidenti problemi di personalità, è violento, dispotico e pare che in famiglia fossero tutti a conoscenza della sua psicopatologia. Il film, tratto da una storia vera, narra del processo contro David , accusato della morte di un suo grande amico e della scomparsa nel 1982 di Katie.
Un processo intentato venti anni dopo e finito con un nulla di fatto anche se il film allude pesantemente ai comportamenti torbidi di David e lo additi come sospetto anche per la scomparsa della moglie.
Ad Andrew Jarecki piacciono le vicende torbide: dopo la storiaccia raccontata nel bellissimo documentario Una storia americana, il cineasta americano cerca di raccontare un'altra incredibile storia vera usando però lo strumento della fiction.
E purtroppo perde , strada facendo, il vigore espressivo che caratterizzava la sua opera prima.
Il personaggio di David è un coacervo di sentimenti ballerini, amori viscerali e disamoramenti improvvisi, di psicopatologia nascosta per il bene della famiglia, un fuoco che cova sotto la cenere sempre pronto a esplodere in tutta la sua furia e distruggere tutto.
David è nascosto e protetto da un padre padrone che grazie alla potenza del dio dollaro crede di poter disporre di tutto. E forse anche il figlio è così. Sposa una studentessa spiantata ma con personalità che gli tiene testa ma la malattia di David presto prende il sopravvento: si allontanano , Katie si accorge che non può  trascorrere tutta la sua vita in preda agli sbalzi d'umore di David la cui psiche implode per un nonnulla scatenando la violenza.
Il film parte come un dramma familiare da camera e poi col passare dei minuti cambia pelle, più volte fino a diventare una specie di thriller ( non pienamente riuscito) che sembra fare il verso a Psycho di Hitchcock soprattutto quando un Ryan Gosling vestito da donna e con la parrucca bionda se ne va in giro facendo la figura del surrogato di Norman Bates, personaggio a cui Anthony Perkins ha donato l'immortalità.
E se si ha presente questo riferimento, crolla un po' tutto il castello di carte messo su da Jarecki perchè improvvisamente diventa tutto stantio, derivativo, sembra di trovarsi al mercatino dell'usato in cui si cerca di prendere un po' di tutto da tutti.
Così succede nella seconda parte di Love & secrets ( a proposito altra perla del titolista italiano: ma perchè  dare al film un altro titolo inglese che non c'entra nulla con l'originale All good things ?): i generi si mescolano tra di loro dando luogo a un ibrido citazionista in cui i momenti notevoli ( il finale ad esempio, in pieno stile documentaristico, alla Jarecki) vengono intervallati più o meno alla rinfusa con cadute di tono o parti nettamente più insipide.
E poi, perdere a metà film un personaggio forte e luminoso come quello di Kirsten Dunst, è quasi un delitto capitale. Gosling, lasciato da solo gigioneggia e quando lo fa , senza controllo, dà ragione a quelli che gli cuciono addosso su misura ruoli da bel tenebroso in cui spiaccica più o meno tre o quattro frasi di senso compiuto durante tutto il film.
E invece Ryan Gosling è molto più bravo, come ha dimostrato per esempio in Half Nelson o in The Believer.
Love & secrets però non è film da condannare in toto: fino a che non prevale la citazione hitchcockiana è un dramma familiare valido e con discreti picchi di intensità emotiva.
Fondamentalmente due cose non convincono: visto che la storia vera da cui è tratto il film è sconosciuta ai più perchè raccontare tutto in flashback svelando praticamente subito il finale soprattutto se si ha intenzione di abusare di atmsfere da thriller nella seconda parte?
E , visto il curriculum di Jarecki, perchè non ha girato un documentario su questa storiaccia invece di farci fiction?

( VOTO : 6 / 10 ) 


All Good Things (2010) on IMDb

20 commenti:

  1. film delusione, con i miei pupilli gosling e dunst purtroppo sprecati..

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    1. avrebbe potuto essere molto meglio col materiale umano a disposizione...

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  2. Film che avrebbe potuto essere molto più interessante, considerate le premesse (storia vera, caso irrisolto, ecc.).
    Sulla traduzione di un titolo inglese con un altro titolo inglese mi ero già posta ben più di una domanda. Arrivando all'unica conclusione possibile: ci prendono per il culo.

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    1. la tua unica conclusione è anche la mia: ci prendono per il culo perchè ci ritengono degli inferiori...del resto se ci siamo sorbiti cinepanettoni a go go per un quarto di secolo senza battere ciglio...beh forse un po' di ragione ce l'hanno pure...

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  3. concordo, occasione sprecata. ma i due mi sono piaciuti parecchio

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    1. la Dunst ( qui veramente bella da morire...intendo dire anche più del solito) stavolta è molto meglio di Gosling..a inizio film non l'avrei detto...

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  4. Devo vederlo, in effetti le tue domande verrebbero anche a me. Boh, staremo a vedere, poi ti dico. ;-)

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    1. vedilo e poi sappimi dire ...e scusasse per la licenza congiuntiva!

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  5. Confesso, non conoscevo questa storia caro Bradipo, ma condivido le tue critiche.
    Si spremono molto questi attori dell'ultima generazione , vedi Gosling e la Dunst in questo caso, fino a far commettere loro spesso passi falsi.
    Premetto anche di non aver visto i film, ma se si vuol fare paragoni alla Psycho , cadiamo in un brutto rischio, perchè l'interpretazione di Perkins nel ruolo di Norman, sarà sempre l'unica nella stroria..
    Comunque lo vedrò..
    Un abbraccio sincero, caro amico mio!

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    1. neanche io la conoscevo ma per conoscerla basta poco perchè la fine te la spiattellano all'inizio...a me piace Gosling , lo trovo bravo però mettergli una parruccca bionda e fargli fare lo psicopatico non rende giustizia al suo talento e il paragone con Norman Bates mi è venuto automatico e credo non solo a me...un saluto!

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  6. Poco entusiasmante, molto derivativo, concordo in pieno con tutta la recensione. Salvo solo Langella, il suo personaggio mette veramente i brividi.

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    1. non brutto, alla fine la sufficienza risicata gliel'ho data...ma mi ha deluso dato il materiale a disposizione...

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  7. A me non è dispiaciuto anzi...sono sul sette; qualche nota negativa c'è ma nel complesso un bel film :)

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    1. sarà che avevo aspettative alte...boh non lo so ma ci sono rimasto un po' male...

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  8. Certo non all'altezza di Una storia americana, ma comunque un discreto thriller che mi aveva piacevolmente intrattenuto.
    Intessante, senza dubbio, la vicenda.

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    1. Jarecki mi sembra che abbia più talento come documentarista che come regista...ma perchè da una storia come questa non ci ha fatto un bel documentario?

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  9. Nonostante non se ne parli benissimo devo recuperarlo. Ryan Gosling è il mio attore preferito e la Dunst... la Dunst è bona...

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    1. sulla Dunst concordo..qui la trovo bella più del solito e anche Gosling mi piace parecchio ma forse sarà che mi aspettavo molto di più...

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  10. Non mi è piaciuto, peccato perché il cast era davvero promettente.

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    1. un vero peccato perchè con un cast così ti aspetti il botto!

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