I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
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Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

lunedì 9 luglio 2012

Noroi - The curse ( 2005 )


L'altro giorno si stava parlando di come qui a bottega abbia scassato abbastanza il format mockumentary o found footage o quello che è girato in maniera semi ( ma a volte anche sub) amatoriale e poi assemblato in film.
Di questi ultimi tempi sembra che questa tecnica sia usata apposta per contenere i costi , giustificare la povertà di un prodotto in cui si risparmia alla grande sulla confezione e sugli effetti speciali e dare quindi spaventi di grana grossa a buonissimo mercato.
Il problema è che continuerà a fiorire questo tipo di cinema proprio perchè imprenditorialmente è molto redditizio e permette sempre ottimi guadagni anche di fronte a prodotti cinematografici fatti con lo stampino.
Poi, su consiglio di un amico ti imbatti in Noroi -The curse, pellicola che ha ormai qualche anno sulle spalle ma che codifica alla perfezione quelle che dovrebbero essere le caratteristiche portanti del genere senza che si abiuri minimamente dalla qualità cinematografica.
Perchè se ultimamente si tende a non mostrare per nascondere la povertà realizzativa, qui l'orrore è centellinato fin dai primi minuti ma poi a ondate sempre più distruttive appare in tutta la sua furia .
La storia è questa: la casa del documentarista Masafumi Kobayashi  va a fuoco e viene ritrovato il corpo carbonizzato della moglie mentre lui risulta scomparso.Aveva appena finito di girare un documentario sulla sparizione di una bambina sensitiva intitolato "Noroi - The curse " che lo aveva portato ad indagare anche su dei misteriosi rituali.
Il film che teoricamente stiamo vedendo è proprio questo documentario.
Già da queste parole sulla sinossi del film le carte sono praticamente scoperte:  Noroi - The curse è girato utilizzando uno stile documentaristico con Kobayashi sempre davanti alla cinepresa seguito dal suo fido cameraman, il tutto intervallato da immagini prese da show televisivi ( veri? falsi?  boh! ) e da video fatti vedere al protagonista riguardo ai misteriosi rituali del demone Kagutaba.
I problemi sembrano cominciare quando in uno dei rituali di esorcizzazione di questo demone, una donna inizia a comportarsi in maniera strana.
Noroi - The curse segue da vicino l'indagine di Kobayashi  sulla sparizione di una bambina sensitiva e sulle morti misteriose che ne sono corollario.
Aiutato da un'attrice "posseduta" e da un sensitivo oltre la soglia della pazzia, il documentarista si imbatterà in una storia molto più grande di quella che aveva immaginato.
Soprattutto nella seconda parte, in una sezione in cui si esplora un bosco a pochi minuti dall'esito finale, c'è una certa aria stile The Blair Witch project ma nel film di Koji Shiraishi ( responsabile qualche anno dopo dell'orrido torture porn Grotesque) c'è una maggiore consapevolezza dell'uso del mezzo espressivo, un livello  di sofisticazione che stride con la realizzazione ostentamente casalinga del film americano.
E qui veniamo al problema che si può avere con questo film: effettivamente per essere un mockumentary in alcune parti sembra un po' troppo "scritto" e "recitato" ma è innegabile che già dai primissimi minuti lo spettatore è risucchiato come in un vortice nelle indagini di Kobayashi e francamente se ne frega se quello che sta vedendo è vero o falso, costruito o meno.
E questo perchè  Noroi - The curse   è un film che fa paura.
Mette disagio addosso utilizzando anche particolari insignificanti e trincerare tutto dietro la patina del realismo di reportages e interviste non fa altro che accrescere questa sensazione inquietante.
Per non parlare del finale: terrore vero.
Il film di Koji Shiraishi si smarca intenzionalmente  da tutti i clichet del J-horror per mettersi sulla scia di un modello americano che evidentemente grazie al marketing internautico virulento ha fatto girare più di una testa anche ai cineasti giapponesi.
E come succede spesso da quelle parti non abbiamo una sterile copiatura ma una rielaborazione in meglio dell'originale.
Negli ultimi venti minuti del film l'orrore cresce fino a diventare quasi insostenibile, non vedrete l'ora che tutto finisca per non sognarvelo la notte.
Senza effetti speciali e senza versare una goccia di sangue umano.

( VOTO : 7,5 / 10 ) Noroi: The Curse (2005) on IMDb

8 commenti:

  1. sembra parecchio interessante anche se ultimamente quando sento mockumentary mi viene una specie di orticaria

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  2. a me è piaciuto e ha un voto insolitamente alto su imdb per essere un horror...se vuoi leggere un parere contrario al mio c'è quello di Eraserhead...

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  3. Bello, visto qualche anno fa e terrorizzato a dovere, ne conservo davvero un buon ricordo. Poi, sì, Shiraishi ha fatto quella merda di Grotesque ma negli ultimi due anni ha sfornato un paio di mockumentary che sembrano bellini e che vedrò prossimamente :)

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    1. Grotesque l'ho trovato di un gratuito ributtante, questo invece in più parti mi ha fatto una discreta impressione, se non paura vera e propria...

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    2. Ah sì c'è Shirome - altro mockumentary ambientato nel mondo del jpop. Carino ma nel complesso molto meno efficace di Noroi - per quanto goda indubbiamente dei suoi bei momenti.

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  4. Ottimo mockumentary, intelligente ed efficace - riesce davvero a risvegliare paure ancestrali.

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  5. ho visto anche Occult del 2009, credo, a breve ne parlerò ma posso dire che in confronto a Noroi si vola molto più basso. E secondo me non è neanche un horror...

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  6. mamma mia, anche qua rece gemella direi.
    D'accordo su tutto, grande realismo, grande onestà nel non mostrare, finale agghiacciante.

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