I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

mercoledì 17 dicembre 2014

[ REC ] 4 - Apocalipsis ( 2014 )

Angela Vidal la reporter televisiva che avevamo conosciuto nel primo capitolo è portata via dal famigerato condominio in cui cominciò tutto, assieme a due militari sopravvissuti .
Vengono portati su una nave al largo nell'Oceano ad osservare un periodo di quarantena sotto controllo medico e militare.
Ma le cose naturalmente non vanno come dovrebbero: il parassita che rende antropofagi è sulla nave e non impiegherà troppo tempo a far sì che la situazione vada totalmente fuori controllo.
Angela e pochi altri dovranno lottare contro la tremenda minaccia che li insegue nei corridoi angusti della nave....
[REC] 4 - Apocalipsis è il quarto capitolo di una delle saghe zombie più peculiari e longeve della storia del cinema.
Per prima cosa è peculiare la provenienza: fino a [ REC] la Spagna non era sicuramente famosa per l'horror , figuriamoci per i film con gli zombie o per il genere found footage che interpretava con ottimi risultati ( tenendo conto che nel 2007 il genere non era così inflazionato come oggi)
L'altra fondamentale peculiarità risiede nella particolare modalità di prosecuzione della saga: se il secondo capitolo era un seguito puro, già con il terzo capitolo siamo alla notazione a margine narrando di avvenimenti contemporanei rispetto a quelli che avvengono nel famigerato condominio da cui è partito tutto.
E questo quarto capitolo si riallaccia al primo e al secondo non lesinando collegamenti con il terzo film della saga che viene nominato a più riprese.
Anche dal punto di vista stilistico arriviamo a una svolta: viene intelligentemente abbandonato  del tutto il formato found footage ( utilizzato all'inizio) e si passa a un tipo di girato più tradizionale .
La regia dopo un terzo capitolo affidato a Paco Plaza, ritorna nella capienti mani di Jaume Balaguerò.
A parte il secondo capitolo che ho mal digerito ( e leggendo in giro non solo io ho avuto problemi di digestione del film suddetto) , sono un grosso fan di questa saga spagnola di zombie e affini.
Sia perché mi piace la materia, mi ritengo uno zombarolo convinto, sia per come è realizzata, lontano dall'industria hollywoodiana che appiattisce talenti, con un sano spirito anarchico che permette di non essere dei puristi al 100 % della materia.
Gli zombie di Balaguerò e Plaza non sono romeriani, anzi hanno uno scatto da centometristi e non sembrano così acefali come quelli del maestro americano.
In più c'è la componente animale, che non spoilero.
Chi vedrà il film capirà subito quello che intendo.
L'unità di spazio poi, a mio parere, fa bene al film: Balaguerò utilizza benissimo gli spazi angusti della nave, quei corridoi strettissimi in cui hai quasi paura di rimanere incastrato e quelle polverose stanze nella pancia della nave che sembrano non aver mai visto la luce, per aumentare il senso di claustrofobia che già l'ambientazione navale , da sola, fa venire allo spettatore.
Gli effetti speciali hanno un'aria artigianale ma sono assai funzionali dando al film quell'aria delle buone, vecchie cose fatte un po' in casa.
Mi piange un po' il cuore non aver rivisto la magnifica sposina del terzo capitolo, Leticia Dolera in abito da sposa e motosega è una visione praticamente indelebile, ma fa piacere aver ritrovato la tosta reporter del primo capitolo a cui Manuela Velasco, con qualche seducente segno aggiunto dai sette anni passati da un film all'altro, dona la sua vivacità prorompente, nascosta malamente sotto la canotta.
[REC] 4- Apocalipsis non sarà il massimo dell'originalità e vive di dinamiche non esattamente nuove per il genere ma raggiunge il suo scopo che è quello di divertire senza stare tanto a pensare a possibili implicazioni sociali del genere ( come succedeva e succede ancora oggi nel cinema di Romero) .
Solo divertimento, utilizzo creativo di frullatori a immersione e motori fuoribordo, oltre naturalmente alle attese vagonate di zombie.
E Balaguerò ci serve tutto su un piatto d'argento.
E' il capitolo definitivo?
Può darsi: ma il finale è passibile di essere un ulteriore inizio....

PERCHE' SI : zombie , zombie e ancora zombie, ottimo utilizzo degli spazi angusti della nave, si abbandona intelligentemente la tecnica del found footage, ottimo ritorno quello di Manuela Velasco, buoni gli effetti speciali e il trucco
PERCHE' NO : non il massimo dell'originalità, qualche snodo di sceneggiatura un po' troppo "facile", non è tornata Leticia Dolera, indimenticabile sposa con la motosega del primo capitolo...

( VOTO : 6,5 / 10 ) 

[REC] 4: Apocalypse (2014) on IMDb

12 commenti:

  1. Recensione in stereo, vedo :) Comunque è piaciuto anche a me ed Angela Vidal è sempre er mejo!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh eh addirittura in 3 D e non c'eravamo manco messi d'accordo...si chiama telepatia...

      Elimina
  2. Avevo iniziato a vederlo sabato, ma i sottotitoli erano sicuramente stati scritti da qualche zombie senza cervello, perché erano pressoché incomprensibili... Il primo è uno dei miei horror preferiti, infatti il mese scorso ho recuperato il dvd in edizione speciale. Il secondo ha fatto schifo anche me, mentre il terzo - come film puramente intrattenitivo - non è male. Saluti, Bradipo :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh eh io leggendo le tue lamentele ho messo i sottotitoli in inglese e sono andato avanti senza problemi...

      Elimina
  3. come Jaume Balagueró possa passare da una figata come Mientres duermes a una roba così è un mistero

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma pure questo è una figata....devi essere zombarolo come me....

      Elimina
    2. Almeno una saga che non delude!
      Una sola precisazione e non volermene:fino a tutti gli anni 70,la Spagna assieme ad Italia e Inghilterra era una delle patrie dell' horror cinematografico in Europa, i registi usavano l' arma del Terrore per sfuggire alla censura franchista.
      Paradossalmente hanno avuto maggiori problemi dopo la fine del franchismo e con la venuta dei governi democratici che hanno tagliato i fondi al Cinema....per non parlare della Chiesa che voleva solo commedie romantiche.
      É da pochi anni che stanno tornando agli antichi splendori in Spagna.
      Un grande saluto.

      Elimina
    3. hai ragione a precisare Nick! diciamo che ora il genere viene usato in modo molto meno politico...

      Elimina
  4. Volevo vederlo, ma i sottotitoli sballati mi hanno fatto girare troppo le palle.
    Spero li aggiustino, perché io di spagnolo so solo le parole dei balli di gruppo!
    Felice che ti sia piaciuto. Da "zombarolo" come te, apprezzerò :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. avuta la dritta dei sottotitoli italiani farlocchi io ho provveduto con i sub in inglese...benvenuto nella mia umile dimora Mr Ink! Un piacere conoscere un altro zombarolo!!

      Elimina
  5. non mi sembra che hai visto i film....sono posseduti,non zombie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. veramente non ho l'abitudine di parlare di cose che non ho visto...tu lo fai?

      Elimina