I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
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Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

giovedì 20 giugno 2013

V/H/S/2 ( 2013 )

Il primo V/H/S era stato una ventata di novità nel panorama horror odierno: usato la tecnica ormai abusata del mockumentary e del found footage si era distinto per essere la prima antologia ad episodi realizzata con quelle famigerate tecniche e invece di guadagnarsi improperi e contumelie, almeno da parte mia , mi aveva fornito due ore di goduria suina, tra alti e bassi, ma soprattutto alti.
Vedere questo V/H/S/2 da una parte fa un po' paura perchè si è perfettamente consci che è sparito l'effetto sorpresa e il tutto potrebbe essere stato dato in pasto al pubblico famelico solo per esigenze di pagnotta  non per ispirazione, d'altra parte se nel primo episodio solo la presenza di Ti West faceva venire l'acquolina in bocca, stavolta i nomi già segnati sul taccuino sono anche di più, quindi la scialorrea è garantita.
Così come è elevato il rischio di delusione.
Diciamolo subito, a scanso di equivoci. La goduria suina garantita dal primo capitolo ritorna qui se possibile amplificata anche se distribuita in modo meno soddisfacente rispetto al precedente film. Se nel primo V/H/S l'effetto sopresa permetteva di sorvolare sulla debolezza di alcuni segmenti, in questo secondo ci sono due assolute perle e tre episodi piuttosto perdibili. Ma  c'è come una consapevolezza maggiore nell'uso del mezzo espressivo. Se alcuni episodi del capitolo precedente apparivano decisamente sperimentali nel loro essere pionieristici, qui il tutto appare tecnicamente molto più centrato ed elaborato.
Il film è strutturato esattamente come il precedente con un episodio cornice che racchiude tutti gli altri che sono contenuti in videocassette che sono visionate dalla coprotagonista del segmento da cui originano gli altri.Partiamo allora con la disamina dei singoli episodi:
1 ) Tape 56 (di Simon Barrett) : è l'episodio cornice. Due investigatori privati dopo aver pedinato un uomo nell'atto di cornificare la moglie , devono trovare un ragazzo sparito da un paio di settimane senza che la polizia abbia fatto nulla per ritrovarlo. Arrivano a una casa che è il suo presunto nascondiglio e in una sala piena di schermi e di videocassette vedono filmati del ragazzo assieme ai vari segmenti di cui si compone il film. Ma per i due la sorpresa è in agguato e non sarà tanto piacevole. Tape 56 è l'episodio meno convincente del film , come cornice era molto meglio il Tape 49 del film precedente. Qui non c'è nulla di nuovo, una rimasticatura stanca di suggestioni stantie e anche la sorpresa che i due trovano nella casa non aggiunge nulla di nulla. Bocciato. ( VOTO : 5 /10 ) .
2) Phase I Clinical Trials ( di Adam Wingard). Wingard era il regista di Tape 49 e qui ritorna sia dietro che davanti la macchina da presa. Dopo aver perso un occhio in un incidente , un uomo se ne fa impiantare uno bionico. Il problema è che se con quell'occhio che elabora continuamente dati somiglierà a una specie di Terminator o a L'uomo da sei milioni di dollari, è anche vero che subirà un piccolo effetto collaterale. Vede anche tutte entità spiritiche cattivissime che sembrano divertirsi un mondo a mettergli paura e a rovinargli la vita.E una tizia piombata a casa sua gli spiega che è tutto normale. Boh, sarà... Se l'incipit è valido poi il susseguirsi di spaventi risulta abbastanza meccanico e anche il finale ( ATTENZIONE SPOILER: con il protagonista che si strappa quel dannato occhio) è abbastanza prevedibile. Peccato , parte bene ma poi si arena strada facendo ( VOTO : 5,5 /10 ) .
3) A Ride In The Park ( di Gregg Hale ed Eduardo Sanchez) Gregg Hale è un nome per me sconosciuto ma Eduardo Sanchez è uno dei registi di The Blair Witch Project e del piacevole Lovely Molly, anche quello girato con una tecnica abbastanza ibrida. Qui siamo al found footage ai massimi livelli: una coppia di cicloamatori ( con lui che ha una telecamera montata sul caschetto) in pedalata in un parco trovano quello che sembra un cadavere. Si avvicinano e il presunto cadavere morde il ciclista che da lì a poco si trasformerà in zombi. E vedremo la mattanza in soggettiva: lo zombie si comporta da zombie, attacca umani , ne mangia le carni, prende anche parecchie mazzate e non fa una bella fine. Sembra anche che ci sia un substrato ironico in una storia in cui volano letteralmente sangue e frattaglie.
Per quanto riguarda la goduria suina di cui si parlava all'inizio qui siamo quasi a livelli massimi: la storia non sembra essere nuova ma il modo in cui è girata la rende accattivante e originale . Quasi ti dispiace che finisca così presto. Assieme a Safe Heaven è l'episodio migliore. ( VOTO : 8 / 10 ).
4) Safe Heaven ( di Gareth Evans e Timo Tjahjanto). E qui siamo proprio all'università del found footage . Assieme all'episodio precedente è decisamente il vertice del film, si arriva a un livello a cui nessun episodio del primo V/H/S era arrivato. Del resto i nomi dei registi fanno venire l'acquolina in bocca: Gareth Evans, gallese trapiantato in Indonesia dove ha dato alle stampe quel cult che risponde al nome di The Raid : Redemption , dirige questo episodio assieme al suo amicone Timo Tjahjanto autore di un episodio nella megaantologia horror The ABCs of Death ( Libido uno dei migliori , senz'altro il più malato) e coregista di un altro piccolo cult che risponde al nome di Macabre ( la cui recensione la trovate qui). Si narra la storia di un giornalista con la sua piccola troupe che ottiene la possibilità di intervistare una specie di guru religioso molto discusso proprio all'interno di quello che è il suo santuario. Safe heaven fa respirare orrore vero prima a livello di atmosfera perchè quando il guru spiega come è strutturata la vita nel suo santuario e le regole della sua religione  corrono i brividi lungo la schiena. Poi da una semplice suggestione si passa direttamente alle secchiate di sangue e alla violenza inaudita che non risparmia niente e nessuno, spettatore compreso.
Peccato per la creaturona capronica che appare nel finale, avrei preferito farne a meno, bastava già quello che si era visto in precedenza. Qui siamo all'eccellenza del found footage; guardando in giro difficile trovare di meglio. ( VOTO : 8 / 10 )
5) Slumber Party Alien Invasion ( di Jason Eisener) Anche Eisener ha diretto un episodio in The ABCs of Death ( Y for Youngbuck, francamente non dei migliori) e qui si lancia in un incontro umani /alieni. E' come se il solito gruppetto di ragazzi decerebrati da slasher movie incontrasse gli alieni che però invece di essere inoffensivi come quelli di Spielberg sembrano le creature già viste in The Descent di Neil Marshall. Anche qui niente di nuovo: gran ritmo, Eisener la butta abbastanza in caciara sia per mascherare la povertà produttiva sia per rendere più ansiogeno il tutto ma il risultato, pur decente, rimane abbastanza nella media e lontano dall'eccellenza.( VOTO 6 / 10 ) .
Facendo una media aritmetica , l'operazione V/H/S/2 è da promuovere ampiamente: e se anche fosse stata infestata di episodi mediocri ( in realtà ce n'è uno solo mediocre) contiene al suo interno due gioielli luminosi che da soli valgono il cosiddetto prezzo del biglietto.
Chissà se al prossima volta dal supporto magnetico si passerà al digitale...ma vuoi mettere il fascino della buona , vecchia videocassetta?
Comunque ben vengano queste antologie che permettono di conoscere nomi e talenti nuovi...

( VOTO : 6,5 / 10 )


V/H/S/2 (2013) on IMDb

14 commenti:

  1. Troppo buono sei... ;)
    Per me si salvano in accordo con te il 3 e il 4 che superano la sufficienza abbondantemente, soprattutto quello di Evans se il demone fosse stato meno posticcio.
    Ma gli altri, soprattutto l'ultimo e l'episodio collante sono davvero delle schifezze.

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    1. ma lo sai che io sono un buono... ma sostanzialmente siamo sulla stessa linea....

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  2. Non ho neppure terminato il primo....

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    1. il primo film o il primo episodio di questo secondo? :)

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  3. Devo ancora vedere il primo, il che è imperdonabile vista la presenza di taiuest. farò una maratona!

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    1. la maratona risulterà sfiancante ma per me sono da vedere entrambi...

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  4. Non ho visto il primo, avrei voluto vedere questo ma smorzi il mio entusiasmo. Quindi che fare? Credo lascerò questo film per tempi meno duri (e ricchi di film da vedere)

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    1. il 3 e il 4 mi hanno entusiasmato quindi da soli valgono il prezzo del biglietto...

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  5. Direi che siamo d'accordo, quindi. ^^

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    1. sono andato a rileggerti e devo dire che sostanzialmente concordiamo su tutta la linea....

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  6. Ma lo sai che mi è piaciuto molto più del primo. Sarà perché l'episodio di Sanchez è fenomenale. E Safe Heaven, se non fosse per il finale che è un po' ridicolo, mi ha dato più di qualche brivido.
    Il primo VHS l'avevo ricoperto di improperi. Questo invece mi sono davvero divertita a guardarlo. Con qualche perplessità sia sulla cornice (che però ho preferito a tape 49) e sull'episodio di Wingard che mi ha annoiato.

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    1. facendo una media , più o meno siamo sugli stessi livelli, a mio modesto parere. Il primo non aveva cadute come l'episodio cornice di questo secondo ma non poteva vantare neanche due piccoli gioielli come l'episodio 3 e 4 di questo film...

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  7. Per me il primo era inguardabile, questo capitolo due volevo saltarlo del tutto ma poi ho visto che c'era Tjahjanto, Evans e Sanchez e allora non ho resistito. Be', che dire, mi sono proprio divertito, due episodi davvero molto belli (il terzo e il quarto), uno molto azzeccato e simpatico (il secondo), e vabbè, il resto fa cagare a spruzzo, mi ci può stare :-)

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    1. a me non era dispiaciuto così come mi sono divertito con questo secondo capitolo....e poi gli episodi centrali sono favolosi...

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