I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 17 luglio 2012

Silenced ( 2011 )

Silenced è tratto da fatti realmente accaduti: una storiaccia di maltrattamenti e di abusi psicologici e sessuali su bambini sordomuti di un istituto che ha sconvolto la Corea del Sud nel 2005 a tal punto da far cambiare la normativa vigente sugli abusi perpetrati contro i minori.
E qui a bottega quando si vedono film in cui ci sono maltrattamenti a bambini si tende a empatizzare molto quello che sta passando sullo schermo.
La vicenda narra di Kang, giovane insegnante d'arte idealista che, raccomandato dal suo professore all'università , comincia a lavorare in un istituto per bambini sordomuti ( dopo aver pagato un robusto obolo al direttore ) a Mujin città della nebbia come viene accennato all'inizio del film.
Nebbia reale e metaforica.
Si accorge subito che c'è qualcosa che non va: i bambini vengono malmenati e sottoposti ad abusi psicologici e sessuali nell'indifferenza generale.
E loro non hanno neanche la possibilità di far udire la propria voce.
Quando Kang cerca di denunciare il tutto a chi dirige la scuola va a sbattere contro un muro di gomma e così aiutato da un'attivista per i diritti umani decide di portare il caso sotto l'attenzione dell'opinione pubblica  facendo testimoniare i bambini di fronte alla polizia.
Si apre così il processo contro i colpevoli di queste violenze ( i dirigenti della scuola e un professore) ma è chiaro fin da subito che si tratta di una farsa.
Se da una parte ci sono gli attivisti per i diritti umani , dall'altra c'è la comunità cristiana di Mujin che si è chiusa a riccio attorno agli accusati perchè hanno fatto sempre il bene della comunità.
Se da una parte c'è  la volontà di ottenere giustizia, dall'altra ci sono i soldi che comprano coscienze con cui procacciarsi il perdono da parte dei genitori delle vittime ( poveracci a basso indice di scolarizzazione che accettano il classico pugno di denari fregandosene degli abusi subiti dai loro figli) e quando ciò non è possibile perchè la vittima è un orfano , non esitano a comprare con offerte di lavoro stuzzicanti l'avvocato della controparte e anche il giudice.
Cercano di comprare anche il silenzio di Kang aiutati dal suo vecchio professore che lui ammira moltissimo. Gli restituiscono il denaro che lui ha pagato per entrare come insegnante nella scuola, gliene danno altro e gli offrono un posto a tempo indeterminato.E per uno in cerca di futuro , giovane,  vedovo e con con una figlia a carico bisognosa di costose cure mediche ,è un'offerta che quasi non si può rifiutare.
Eppure anche se questo rappresenta il crollo di tutte le sue certezze, lui rifiuta perchè contemporaneamente acquisisce  la consapevolezza di dover andare fino in fondo costi quel che costi.
E i  costi da pagare saranno altissimi.
Silenced è un film che possiamo dividere in due parti: la prima concernente la descrizione degli abusi è qualcosa di veramente duro da tollerare: Il regista ci risparmia poco o nulla nella descrizione degli abusi e di questo inferno che dall'esterno pare una scuola come tutte le altre.
Nella seconda parte c'è il processo contro i colpevoli di abusi.
In Silenced non si salva (quasi ) nessuno:  genitori  assenti, il direttore della scuola e uno dei professori sono dei pericolosissimi pedofili con libertà d'azione praticamente illimitata, i poliziotti sono una manica di corrotti foraggiata per anni per avere in cambio silenzio , la comunità cristiana della città di Mujin chiude occhi e orecchie di fronte alle urla disperate di questi bambini a cui è stato rubato il loro bene più prezioso: l'infanzia.
A metà tra il dramma psicologico e il legal thriller , funziona meglio nella prima parte che nella seconda appesantito come è da una parte processuale uguale a quella di tanti altri film e da un finale in cui la retorica esonda copiosa a voler evidenziare l'etica del sacrificio oltre ogni limite di sopportazione classica della società e del cinema coreano in genere.
Ma è film da vedere nonostante le ingenuità della seconda parte perchè Silenced fa correre sinceri brividi lungo la schiena. E fa indignare profondamente perchè non c'è punizione sufficiente per chi abusa di bambini.
Un film come questo fa paura perchè la storia qui narrata potrebbe accadere ovunque.
Grosso successo di pubblico in Corea con oltre quattro milioni e mezzo di biglietti venduti e tre settimane in vetta al boxoffice.
Ha vinto il premio del pubblico al Far East Festival di Udine.

( VOTO : 7,5 / 10 ) Silenced (2011) on IMDb

8 commenti:

  1. Grazie per la segnalazione, mi procuro subito il film, anche se i film "orientali" faccio fatica a digerirli :)

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  2. grazie a te che hai la pazienza di leggermi! E' una questione di abitudine, io mi sono appassionato al cinema orientale ( soprattutto coreano e giapponese) dopo un approccio un po' problematico. Ma poi mi si è dischiuso un universo meraviglioso. Certo che anche in oriente circolano delle bruttezze niente male...basta saper scegliere.

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  3. Io non riuscirei a vedere un film del genere. Non solo perché sono madre di due bambini, ma proprio perché la potenza comunicativa del cinema è enorme e ti arriva all'anima...sarebbe come farmi esplodere una bomba nello stomaco!!!

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    1. La prima parte è stata veramente dura da digerire anche per uno come me che ha lo stomaco foderato di cemento da dentro. Proprio perchè anche io ho due figli e associare i propri figli a quello che si vede sullo schermo è un passo brevissimo. E non ti permette di restare alla giusta distanza per giudicare.

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  4. Indubbiamente efficace, ma davvero troppo paraculo - nell'insistere sui dettagli dell'odiosissima violenza, nel tratteggiare dei cattivi caricature di se stessi, e nel pilotare l'audience in maniera davvero sfrontata.
    Personalmente trovo un "Children" infinitamente più valido.

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  5. si, probabilmente hai ragione ma quelle scene ti rimangono davanti agli occhi.E poi quando si parla di maltrattamenti su bambini si empatizza sempre in maniera fortissima. E mi è accaduto anche con Children...

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  6. Nel complesso film potente, io lo vidi a Udine... la seconda parte é effettivamente piú debole e canonica, ma la scena finale é di un'ironia e cattiveria apprezzabilissime...

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  7. ciao Ivan, benvenuto su queste pagine.La prima parte ti si conficca nel cuore e negli occhi, la seconda un po' meno. D'accordo sulla scena finale che cerca un po' di sana, beffarda cattiveria...

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