I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 5 agosto 2014

Notte Horror - La metà oscura ( 1993 )

Thad Beaumont è uno scrittore dalle alte ambizioni ma dal successo molto più modesto di quanto preventivato. Quando invece pubblica romanzacci di bassa lega con lo pseudonimo di George Stark il successo è oltre ogni previsione.
Siccome la sua ambizione è la bella letteratura Thad tenta in ogni modo di eliminare il suo contraltare George fino ad organizzare un funerale pubblico del suo doppio.
Il quale non la prende troppo bene. Vera e propria entità fisica elimina nelle maniere più atroci tutti coloro che si frappongono tra lui e Thad. 
Lo deve incontrare per fargli cambiare idea.
Non lo nascondo: in gioventù ho divorato famelicamente quasi tutti i romanzi di Stephen King e anche quelli del suo pseudonimo Richard Bachman.
Li leggevo uno dietro l'altro e non ero capace di fermarmi.
E La metà oscura è decisamente uno dei romanzi migliori che ho letto di Stephen King, un perfetto connubio di horror, thrilling e atmosfere dilatate e incombenti.
In certi frangenti addirittura terrorizzante.
Così quando seppi della versione cinematografica di questo libro e saputo che il regista era uno dei miei figli( cinematografici) più prediletti, George Romero, quasi non riusciì più a entrare nella pelle e mi precipitai al cinema per il primo spettacolo utile.
Non sapevo delle vicissitudini produttive del film , che era stato praticamente fermo due anni al box in attesa di uscita, che la Orion, la casa di produzione era fallita durante la realizzazione del film, che Romero si era dichiarato insoddisfatto dei tagli apportati alla pellicola dai produttori.
Insomma tutte cose che ignoravo bellamente e di cui non mi importava una mazza.
DOVEVO VEDERE QUEL FILM.

Anche perché l'idea che uno pseudonimo , entità immaginaria astratta possa prendere vita , era qualcosa che mi solleticava parecchio e il fatto che  lo stesso Stephen King aveva organizzato una specie di funerale per lo pseudonimo dietro il quale aveva scritto i suoi primi romanzi mi titillava ancor di più..
Come ho già detto La metà oscura è decisamente uno dei migliori libri dello scrittore americano, perlomeno uno dei miei preferiti.
.Una storia perfettamente nelle sue corde, con molte delle sue tematiche preferite, il tema del doppio esaminato da una prospettiva insolita, la filosofia che si incontra con l'horror, la sempiterna lotta tra Bene e Male presenti nello stesso individuo, il rapporto insoddisfacente dell'artista con la propria produzione artistica.
E anche una stoccata ai lettori visto che chi scrive romanzi più raffinati è condannato alla fame mentre scrivere romanzi pulp,violenti e sanguinari,è assai redditizio.
Inoltre è un tema nettamente autobiografico(lo stesso King ha usato per vari romanzi,i primi della sua carriera,lo pseudonimo di Richard Bachman) che sfocia nel surreale.

A dir la verità l'impressione è che temi come questi non fossero precisamente quelli prediletti da Romero ma magari adatti più a un regista come Cronenberg ma l'autore americano non sfigura affatto.
Guardandolo a posteriori dopo tanti anni  questo film è una sorta di corpo estraneo nella sua filmografia.
E'un film di indubbia eleganza che contiene momenti di grande suggestione, un film che col suo tema fascinoso e insinuante nobilita la brutalità della materia narrativa.
Hutton è decisamente bravo nel caratterizzare il doppio personaggio,l'efferatezza del suo George Stark armato di rasoio incute timore così come dal punto di vista formale il film è decisamente ben congegnato tra un richiamo all'opera letteraria di Stevenson per la similitudine che si ha tra la coppia Thad Beaumont/George Stark e quella Dr Jekyll / Mr Hyde e una citazione preziosa de Gli uccelli di Hitchcock.
Come altri film di Romero questo film è stato zavorrato da varie vicissitudini produttive che hanno costretto l'autore a finirlo con mezzi di fortuna ma quasi non si nota.
La lotta tra il Bene e la parte oscura di se stessi assume quasi valenza universale e quegli stormi di uccelli che si sollevano alla presenza dello sfregiato impomatato Stark stimolano pensieri apocalittici.
Forse è un po'troppo lungo (la lista di omicidi è piuttosto articolata) ma l'atmosfera che si respira è realmente inquietante.
Un Male fabbricato all'istante, veloce e letale fa da contrappunto a una normale vita familiare appena increspata dall'insoddisfazione dell'artista per la propria opera.
Una lotta senza esclusione di colpi.
Uno stormo di passeri intanto si alza in volo.....

PERCHE' SI : ci sono Stephen King e George Romero nello stesso progetto, grande eleganza formale, bravo Timothy Hutton
PERCHE' NO : corpo estraneo nella filmografia di Romero, un po' troppo lungo, in certi frangenti appare un po' tirato via....

( VOTO : 7 / 10 )

  The Dark Half (1993) on IMDb

15 commenti:

  1. Mi manca, e per un attimo avevo fatto confusione con "La zona morta" XD e a ripensarci non ho manco mai letto il libro, quindi la cosa non potrebbe far male...

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  2. L'ho visto un secolo fa, quanto mi piaceva Timothy Hutton! Ora è un po' in discesa, sarà perché ha lavorato con la Canalis! XD

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    1. c'è stato un tempo in cui Hutton era veramente sulla cresta dell'onda, questo fu una specie di ritorno per lui ma non gli portò molta fortuna...

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  3. Dovrei riguardarlo perché lo ricordo poco e male e dovrei anche rileggere il romanzo, non uno dei miei preferiti. E l'estate è fatta apposta per recuperare :D

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  4. Lo adorai. Ma il libro di più. Certo, avevo anche 14 anni ... Lo dovrei riguardare! :)

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  5. Concordo. Troppo lungo, ma senza dubbio affascinante.

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    1. ma ci sono sequenze ( come quella finale) che da sole valgono il prezzo del biglietto....

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  6. Uno dei miei Romero/King preferiti, sicuramente

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    1. anche su questo la pensiamo alla stessa maniera...

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  7. Ho paura, guardandolo, di veder distrutto il romanzo....

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