I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 30 settembre 2014

The Signal ( 2014 )

Tre ragazzi,Nic , Jonah ed Haley in viaggio verso la California, sono attirati in una casa abbandonata nel sud est del Nevada dalla possibilità di venire a contatto con un misterioso hacker, chiamato NOMAD, che ha già violato a più riprese il sistema informatico di sicurezza dell'Università.
Arrivati sul posto , la ragazza sparisce assieme a Jonah, mentre Nic, affetto da distrofia muscolare si risveglia in una specie di laboratorio medico e conosce il dottor Damon che gli pone delle domande e cerca di acquisire dati sulle sue facoltà cognitive.
Nic parla con Jonah attraverso una parete e scopre che Haley è in stato di coma.
Tenta di fuggire più volte fino a che scopre....
Delittuoso dire di più, è uno spoler troppo grosso che, svelato, toglierebbe gran parte del piacere della visione.
The Signal è un prodotto scifi piuttosto anomalo per essere americano.
Budget piuttosto risicato, che non vuol dire che non abbia buoni effetti speciali ( usati con molta parsimonia tuttavia ) e che abbia un look sciatto, anzi tuttaltro, con protagonista quel Brenton Thwaites utilizzato subito dopo Oculus ma appena prima di due blockbuster che ne hanno fatto crescere a dismisura l'ingaggio, quali Maleficent e The Giver, The Signal  oltre per la  presenza di quel vecchio marpione di Laurence Fishburne, si segnala, mi si scusi la cacofonica allitterazione , per avere un'idea di base molto stuzzicante.
Un hacker senza volto , nè forma, quasi una figura mitologica, si vuol fare ritrovare da questi ragazzotti maniaci di computer.
Dopo un inizio da road movie in cui i tre ragazzi hanno modo di presentarsi , l'interesse sale quando si ritrovano in una vecchia costruzione dispersa nel bel mezzo del nulla.
Si cita apertamente The Blair Witch project in una sequenza e si apre una bella sezione stile found footage horror che però , si calmino coloro che detestano il genere, dura poco, pochissimo.
Da qui ci si fionda nella seconda parte del film, ambientata in una specie di laboratorio medico.
Non potendo parlare della trama del film posso solo dire che da qui in avanti ci sono alcuni colpi di scena veramente ben congegnati che da catapultano verso un finale in cui è tutto un po' troppo spiegato.
Ecco, il problema dello spiegone: non riuscirò a farmi capire perché devo evitare come uno slalomista tutti i paletti messi in mezzo da una trama che salta amabilmente di palo in frasca ( diciamo District 9, qualcosa di Flash, un 'ultima sequenza che profuma di Solaris di Tarkovskji  ma solo un'annusata, non scherziamo e anche una spruzzata di Pistorius , già che ci siamo, tanto per essere sacrilego).
Perché spiegare tutto così chiaramente e non lasciare qualcosa all'interpretazione dello spettatore?
Dopo la visione si divertirà a immaginare varie interpretazioni, vari scenari per quello che accadrà dopo il finale.
Qui invece è come se gli sceneggiatori ( tra cui lo stesso regista William Eubank, al secondo film ) avessero voluto tirare un segno , definitivo, una fine certa senza alcuna possibilità di immaginare un dopo.
E' quello e basta.
Ed è il difetto di un film, questo, che per altro è girato da un regista che sa molto bene come comporre le inquadrature e che sembra sapere il fatto suo nonostante la scarsa esperienza alla regia ( ma è un esperto direttore della fotografia e questo fa molto).
Qualche volta fa un po' troppo il fighetto ( vedi le scene al ralenti, il refugium peccatorum del regista stiloso) ma si può perdonare, in fondo è giovane e solo al suo secondo film.
Altra cosa;: dopo aver infilato una dietro l'altra qualche trovata niente male e aver proposto un'ambientazione che per me è di indubbio fascino come quella di un asettico laboratorio / ospedale in cui tutti sono vestiti con scafandri anti contagio che sembrano tute spaziali, ma perché poi buttare tutto in vacca con la solita masnada di sequenze di inseguimento che con uno sci fi c'entrano come i cavoli a merenda?
Solo per compiacere il pubblico americano?
Ecco , sotto questo profilo , gli americani non li capirò mai.
Ma a questo film, pur con tutti i suoi difetti, non riesco proprio a volerci male....

PERCHE' SI :  ottima parte centrale del film, ambientazione suggestiva, una buona serie di colpi di scena, regista che sa il fatto suo
PERCHE' NO : spiegone finale evitabile, solite scene di inseguimento che in un film come questo c'entrano pochino, nessuna possibilità di interpretazione nel finale, netto e tranchant.

( VOTO : 6 + / 10 ) 

10 commenti:

  1. Abbastanza originale, concordo sul voto. Io però tutto questo "spiegone" non l'ho visto, non mi pare ci sia una interpretazione univoca.
    Impossibile però parlarne senza spoiler.

    "Spruzzata di Pistorius" (ah ah ah! )

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    1. le sequenze finali mi sembrano molto esplicative anche se non c'è uno spiegone a parole , diciamo che le immagini dicono forse un po' troppo....accidenti è impossibile parlare di questo film senza spoilerare...

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  2. Ho letto in giro opinioni simili alla tua, come fosse una specie di occasione sprecata.
    Appena posso, comunque, lo recupero.

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    1. diciamo che per un buon 2/3 regge ottimamente , poi prende qualche scorciatoia....

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  3. M'hai incuriosito ma pure incasinato molto le interpretazioni "a priori". Il tocco di District 9 non può che intrigarmi però.. basta che l'horror "di recupero" sia solo un episodio minimo se non ti infilzo di arrosticini...

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    1. la parte horror dura veramente una manciata di minuti...

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  4. No no, il finale per me è strepitoso Emidio e a mio modo di vedere doveva essere così, perchè solo mostrandocelo può avere lo stesso effetto.

    Io darei un voto e mezzo in più. :)

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  5. Film scarso e privo di veri contenuti... voto 3.

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  6. Intrigante fino al laboratorio sotterraneo, prometteva bene, poi... Si trasforma in film di azione, strascicato però e di una noia pazzesca. Che cavolo volevano da questi tre? Boh! Un inizio ingannevole risoltosi in una grande perdita di tempo. In una parola: gran delusione.

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  7. Per me sei solo un coglione frustrato: bradipo cinefilo, ma vai a fan culo.

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