I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

lunedì 1 aprile 2013

In Bruges ( 2008)

Ray e Ken sono due spietati sicari prezzolati molto diversi tra loro che sono costretti dal loro boss a una sosta forzata nella piccola cittadina belga di Bruges, visto che la loro ultima missione, l'omicidio di un prete , è andata male e Ray ha anche provocato la morte di un bambino innocente.Mentre i sensi di colpa di Ray aumentano a dismisura, Ken sembra prendere sul serio la sua attività da turista per forza e visita tutto quello che c'è da visitare nella bella vittà medievale fiamminga.Intanto fanno incontri sempre più strani in attesa dell'ordine del  loro boss.
E quando la disposizione dall'alto arriva, i loro destini muteranno repentinamente...
Dopo la parziale delusione datami da 7 psicopatici , mi è sembrato giusto ricordare l'esordio al cinema col botto di Martin McDonagh con un film pluripremiato e che gli ha permesso di diventare famoso in tutto il mondo., la storiaccia di due killer in vacanza forzata a Bruges. Vacanza di lavoro si intende.
Stupisce che questo In Bruges sia un 'opera prima per quanto è compiuta stilisticamente, nei suoi rimandi a influenze antiche ma sempre presenti soprattutto nel cinema inglese (come si fa a non citare Shakespeare nell'arguzia dei dialoghi o nel fatal errore finale che sembra una degna conclusione di una delle sue tragedie)  ma anche nel suo nutrirsi di grande cinema noir americano (il finale è una citazione neanche troppo velata di Carlito's way).
In mezzo trovano posto originali digressioni turistiche, personaggi stravaganti nella loro marginalità (il nano interpretato dal sempre più gettonato Dinklage, il boyfriend della ragazza abbordata da Farrell recitato dal dardenniano Renier) , dilemmi morali irrisolvibili e un boss all'apice della psicopatologia.
In Bruges colpisce per il suo stile così variegato e per l'importanza che viene data all'ambientazione.perchè la bellissima cittadina medievale belga non è solo un patinato sfondo da cartolina.
E'un personaggio aggiunto con le sue architetture gotiche che hanno un che di misterioso e di minaccioso allo stesso tempo, le sue strade strette, la sua piazza principale, i canali che la attraversano, la torre dell'orologio teatro di una delle scene fondamentali del film
I due killer praticamente esiliati a Bruges per una missione finita male sono antitetici: uno,il colpevole della mancata riuscita della missione è un fascio di nervi oppresso dai sensi di colpa (ha ucciso involontariamente un bambino),mal sopporta la cittadina belga troppo lontana dal suo modo di essere e di pensare, utilizzandone e apprezzandone solo i pub e la donna conosciuta occasionalmente.
L'altro ,più tranquillo e equilibrato all'inizio cerca di godersi la vacanza anche se poi col passare dei giorni le cose diverranno sempre più difficili fino al precipitare definitivo degli eventi (in tutti i sensi).

Il regista  dimostra la sua capacità di scrittore per il teatro con dialoghi frizzanti, arguti, mai banali e riempie il film di divagazioni stuzzicanti, notazioni a margine, storie d'amore con molti contrattempi, ironia surreale (tanto che il film ai Golden Globe concorreva tra le commedie) fino al finale da tragedia shakesperiana.
Un ' opera prima che stupisce.  
Un plauso agli attori:Farrell, conscio della sua dimensione attoriale, replicando il personaggio dell'alleniano Sogni e delitti vince il Golden Globe che probabilmente meritava di più il controllato Brendan Gleeson.
Ralph Fiennes sembra anche lui richiamarsi a un altro personaggio del suo passato cinematografico(il Francis Dolarhyde di Red Dragon) e forse pur nella sua tecnica abbacinante risulta forse il meno credibile e questo la dice lunga sul livello complessivo del film.

( VOTO : 8 / 10 )

In Bruges (2008) on IMDb

18 commenti:

  1. Ti auguro Buona Pasquetta con un premio da ritirare dalle mie parti!

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    1. oddio, ormai ho perso il conto...dammi un attimo di tempo e passo a ritirare...e buona Pasquetta ( fatta) !

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  2. Il film mi era piaciuto tantissimo, ci va un pochino per entrarci dentro al meglio ma ne vale assolutamente la pena. Impagabili poi le telefonate di Fiennes.

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    1. all'inizio forse ti spiazza ma poi ti afferra e non ti lascia più scappare...

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    2. Tra l'altro bellissimo anche il tema musicale

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  3. Capolavoro!!!
    No, okay, capolavoro no, ma un gran film, non c'è dubbio. Pure "7 psicopatici" mi è piaciuto, non a questi livelli, ma voglio assolutamente rivederlo: non l'ho trovato per niente banale e pieno di umanità.

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    1. Anche secondo me In Bruges è molto meglio di 7 psicopatici che una delusione, seppure piccola piccola me l'ha data...

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  4. Ho beccato questo film per caso in seconda serata e mi ha preso talmente che ho dovuto vederlo tutto anche se era tardi! tragicomico, divertente e drammatico insieme, davvero una piccola perla!

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    1. concordo assolutamente, un piccolo film prezioso come una perla...

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  5. Ottimo, ottimo film: nerissimo e divertente, coinvolgente e tosto.
    Concordo in pieno.

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    1. un meccanismo ad orologeria che arriva quasi alla perfezione...

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  6. Ironico e scorrettissimo, l'avevo adorato!
    (Quest'estate a Bruges ho voluto provare a salire sulla torre dell'orologio per vedere se ne sarei scesa distrutta come la famiglia americana, ma me la sono cavata decisamente meglio) ;)

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    1. Bruges mi manca nelle mie escursioni ma mi dicono che è veramente qualcosa di delizioso...

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  7. l'ho visto al cinema, eravamo due gatti e quando esci pensi che hai visto un gran film, e se hai visitato Bruges c'è un valore aggiunto.
    Ralph Finnies alterna grandi interpretazioni ad altre davvero prescindibili, come questa (colpa della sceneggiatura o sua?, mistero)
    tutto il resto è di altissimo livello, grandissimo film.

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  8. purtroppo non ho visitato Bruges ma un giorno prima o poi lo farò..per adesso l'ho solo sognata...su Fiennes sono d'accordissimo, attore secondo me straordinario ma non sempre centrato nelle sue interpretazioni...

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    1. Fiennes, mi accorgo ora che l'ho sempre scritto sbagliato:(

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    2. eeeh figurati , io mi sono acoorto da poco che la Boubulova si chiama Barbora o che Mastandrea non è Mastrandrea...

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